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sabato 11 febbraio 2012

Gli emendamenti di PD - PDL e IDV

Milleproroghe: Pd e Pdl, proteggere pensioni esodati
I senatori della Commissione lavoro dei gruppi Pd e Pdl che sostengono il governo Monti ritengono cruciale che, nel decreto cosiddetto milleproroghe, venga inserita la modifica, prevista da un emendamento di cui i primi firmatari sono Maurizio Castro (Pdl) e Giorgio Roilo (Pd), che prevede che, dalle nuove norme sulle pensioni, vengano sicuramente protetti tutti 'i lavoratori la risoluzione del cui rapporto di lavoro sia stata pattuita in accordi individuali o collettivi di regolazione degli esuberi o del loro esodo anticipato entro il 31 dicembre 2011, come è scritto nello stesso emendamento (... Leggi il resto)



Milleproroghe. Emendamento IdV per salvare pensioni esodati
"L’Italia dei Valori ha presentato in Senato un emendamento all'art. 6 del Decreto Milleproroghe, che mira a far rientrare nel regime derogatorio  tutti i lavoratori previsti dagli accordi individuali e collettivi, sottoscritti entro il 31 dicembre 2011". Lo affermano in una nota congiunta il presidente dell’IdV, Antonio Di Pietro, e il responsabile Lavoro e Welfare del partito, Maurizio Zipponi."La deroga al nuovo regime pensionistico introdotto con la riforma Fornero, se sarà approvato l'emendamento dell'IdV, verrà estesa alle decine di migliaia di lavoratori esclusi dal testo del Milleproroghe votato alla Camera, che faceva salvi soltanto coloro i quali avessero risolto il proprio rapporto di lavoro entro la medesima data. L'approvazione del nostro emendamento consentirebbe dunque ai 386 lavoratori di Agile ex Eutelia, ai 653 di Fiat Irisbus, ai 640 di Termini Imerese, ai 5000 di Alitalia, ai 1240 di Fincantieri, ai 1000 di Alcoa, ai 2000 di Poste Italiane, e a tante altre migliaia di lavoratori oggetto di procedure ancora aperte, come ad esempio il distretto siderurgico di Piombino, di scongiurare il rischio di un futuro senza lavoro, senza stipendio e senza pensione, e di accedere alla pensione con i requisiti maturati al momento della sottoscrizione degli accordi sindacali. Chiediamo alle altre forze politiche di sostenere questo emendamento, per sanare le maggiori iniquità della riforma pensionistica, cui rischiano di aggiungersi i pessimi interventi sul mercato del lavoro annunciati dal ministro del Lavoro, Fornero, e dal presidente del Consiglio, Monti, che contrasteremo dentro e fuori le aule parlamentari”.

3 commenti:

  1. Come saprà alla Camera è stato approvato un emendamento, al decreto-legge "Milleproroghe" con il quale verrebbe conservata la precedente normativa a condizioni che la pensione possa avere decorrenza entro il 6 dicembre 2013 (24 mesi dopo l'entrata in vigore del DL n. 201/2011) e, evidentemente, Lei non ci rientra. Ora il decreto-legge "Milleproroghe" è all'esame del Senato e si sta cercando di ampliare la "salvaguardia". Vedremo nei prossimi giorni la soluzione che sarà adottata.

    Ieri pomeriggio a sostegno di queste richieste abbiamo tenuto una manifestazione presso il Senato.

    Credo, però, che assieme ai Suoi colleghi che si trovano nelle Sue stesse condizioni, dovreste chiedere ai Sindacati della categoria di ricontrattare le condizioni con Poste Spa o che Poste Spa stessa intervenga sul Governo perché trovino una soluzione.


    Ottavio Di Loreto
    L'esperto risponde

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  2. l'azienda poste e' a totale capitale dello stato pertanto se lo stato agisce in questo modo siamo rovinati , in tutti i sensi se noi poveri disgraziati che ci siamo costruiti la casa dopo anni di sacrifici non riusciremo a pagare l'imu lo stato ci mette in condizione di venderla, invece noi gli dobbiamo elemosinare questa misera pensione che sfiora i mille e cento euro al mese chiedo ai signori onorevoli con quale faccia vi presenterete fra pochi mesi a chiederci il voto??? ormai ripeto la democrazia e' finita siamo in uno stato dittatoriale .. se devono fallire gli italiani e meglio che fallisce l'italia e tutta l'europa che ci ha rovinato
    insieme all globbalizzazione del cavolo che avete dato la possibilita' di riempire l'italia di cinesi ed altro ormai noi italiani siamo diventati la ruota del carro di tutti. Finisco qui altrimenti potrei scrivere per ore e dire tuti i guai che avte conbinato ed adesso siamo noi poveri fessi a pagaree le conseguenze....

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    1. sono una svincolata da Poste a Ottobre 2010 e nata nel 53 e che avrebbe dovuto prendere la pensione nel 2014. Ora grazie al governo Monti è stata spostata al 2020. Sei anni in più senza stipendio e senza pensione e in più con un figlio di 32 precario che ha il "brutto vizio" di voler abitare ancora con mamma e papà. Anch'io sono terrorizzata di dover SVENDERE la nostra casa visto che non so come faremo a pagare l'IMU e a sopravvivere agli altri aumenti. Dopo 35 anni di lavoro lo Stato italiano mi sta togliendo ogni futuro e ogni dignità. Sono pienamente d'accordo con quello che scrive Anonimo feb 11 2012 04.57 AM. Ma credo anche che noi esodati dovremmo vendere cara la nostra pelle a costo di legarci davanti a Palazzo Chigi o a quello delle Poste di Viale Europa.
      Mari 53

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