Esodati bresciani all'INPS

Come a Roma, in altre città d'Italia  gli esodati hanno organizzato una presenza per denunciare il ritardo nell'attuazione delle salvaguardie previste e ricordare che è ora di pensare anche a chi è ancora in attesa di norme di salvaguardia.

L'iniziativa bresciana.

 

Il servizio del tg di Teletutto

Ore: 12:49| mercoledì, 3 aprile 2013

La "guerra degli esodati" delle Poste Italiane contro Inps e Ministero del Lavoro prende piede anche in città. Un sit-in è stato organizzato mercoledì alle 9.30 davanti alla sede dell'Inps di via Benedetto Croce 32, in contemporaneità con altre città italiane.
Gli esodati denunciano il ritardo nella gestione delle salvaguardie dalla riforma previdenziale e chiedono al ministro Fornero chiarezza sulla graduatoria.

riproduzione riservata © www.giornaledibrescia.it

(Leggi)

 

«Stamattina, alcuni di noi esodati postali si sono ritrovati davanti all’Inps di Brescia in concomitanza con i colleghi romani  e alcuni degli esponenti dei comitati presso l’ex Ipost a Roma. L’obiettivo era quello di sapere perché per i postali le lettere di Salvaguardia tardano tanto ad arrivare.
Dopo 15 mesi di trepidazione, disperazione e ansia, ancora nessuno di noi postali, non solo non ha ricevuto la lettera, ma tantomeno il primo rateo di pensione, rateo che alcuni di noi dovevano prendere già da Gennaio.

Giornalisti e operatori  di TV E GIORNALI LOCALI  CI HANNO INTERVISTATO e scattato fotografie, UNO DI NOI E’ POI STATO RICEVUTO DA UN Dirigente INPS che sfortunatamente  non sapeva nulla  più di noi sulla situazione.

E’ molto sconfortante che questa grave ingiustizia toccata a  tanti cittadini Italiani prossimi alla pensione venga così malamente sottovalutata.

Mentre non vengono ancora rese note le famosissime graduatorie, mi chiedo: perché tanti paletti, soprattutto per i postali?

Se non è accanimento  questo, mi chiedo come altro possa essere chiamato!

Questa è la domanda ricorrente che mi pongo, ma che vorrei tanto rivolgere al Ministro , prima che se ne vada».

P. P.