Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

martedì 4 giugno 2013

Pensioni: esodati, crisi economica e cumulo

Pensioni: esodati, crisi economica e cumulo
Maurizio Mariotti
Pensando agli esodati ai quali hanno allontanato la possibilità di avere una pensione già intravista, pensando a chi sta lavorando ora e ha più di cinquant’anni e ha visto allontanarsi la possibilità di andare in pensione perché, dicono, non ci sono più risorse economiche, mi viene in mente una parola che, fino a qualche tempo fa era molto nota, cumulo.
Con una norma, abrogata non ricordo da chi ma sicuramente per tutelare gli interessi dei soliti furbetti, (ovviamente i politici con i loro vitalizi e pensioni varie e le varie caste che, dopo aver ottenuto una pensione più che vergognosa come importo, contributi versati e periodo contributivo, continuavano allegramente a lavorare), si gestiva il cumulo degli importi di pensioni, vitalizi e stipendio derivante da attività lavorativa. In presenza di ciò si diminuiva, fino ad annullarlo l’assegno di pensione.
Questa norma, dicevo, è stata annullata perché ritenuta non giusta!
Ma come? Un dipendente pubblico e forse anche quello di qualche azienda privata, non può fare il doppio lavoro perché deve lavorare in esclusiva, e poi si permette che, una volta andato in pensione, possa lavorare da privato magari rientrando sotto le spoglie di consulente per un’altra Società in quella dove prima lavorava? Ma allora non poteva continuare a lavorare così si risparmiava la pensione? Alla faccia di tutti gli esodati e di tutti quelli che avranno una pensione ritardata, diminuita e forse neanche l’avranno.
Questo succederà soltanto per l’ingordigia di chi fa le leggi a proprio uso e consumo al solo scopo di rendere legale ciò che oltre che essere vergognoso ed infame, dovrebbe essere dichiarato anche illegale.
(Leggi)
 

4 commenti:

  1. IL Ministro AMATO ( penso che sia ministro) oltre agli stipendi d'oro percepiti durante il suo mandato, oltre la buonuscita d'oro e oltre la pensione d'oro ( chissa' perche' dopo aver lavorato e percepito stipendi con importi vergognosi accumulati negli anni saranno certamente diventati importi stratosferici, debbano anche percepire una pensione e per di piu' "D'ORO ") l'ho visto per televisione presentare un programma che attualmente non ricordo.......perche' loro possono rioccuparsi mentre noi esodati.. senza lavoro...senza stipendio e senza pensione non possiamo rioccuparci in un'altra attivita' lavorativa, per sopravvivere, pena l'esclusione dalle salvaguardie? ? ? ? ? ? ?....... NON VIVIAMO ASSOLUTAMENTE IN UNO STATO DI DIRITTO E TANTO MENO DEMOCRATICO ! ! ! ! CE LO FANNO CREDERE ! ! !

    RispondiElimina
  2. MERCE' PER DIO!
    ANZI CHE TU M'UCCIDA, DIMMI,
    DI CHE IO T'HO OFFESO, CHE TU UCCIDER MI DEBBI? (Dal DECAMERONE)
    ( ex poste italiane Spa)

    RispondiElimina
  3. Sono convinta che non si debba uccidere nessuno per avere i propri diritti, se pero' tutti quelli preposti a farli rispettare questi benedetti diritti,lasciano sempre correre perche' tanto loro stanno bene (CON STIPENDI E PENSIONI PIU' CHE ADEGUATE), sono piu' di 18 mesi che lo sto' ripetendo e sul blog penseranno che ho l'Alzaimer i nostri politici dovrebbero farsi un'esame di coscienza e poi AGIRE. Paola

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paola, questo piccolo pezzo e' tratto dal DECAMERONE scritto da Giovanni Boccaccio...... l'ho trascritto perche' sembra il " grido di dolore degli esodati " :
      Pieta' in nome di Dio!
      Prima che tu mi uccida, dimmi,
      Di che cosa io ti ho offeso, per cui tu mi devi uccidere?........ ciao Paola

      Elimina