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mercoledì 1 febbraio 2012

Ancora l'On. Damiano

PENSIONI: LE CRITICITA’ DELLA RIFORMA NON SONO SUPERATE, LA PARTITA RIMANE APERTA

Le criticita’ sociali che derivano dalla riforma delle pensioni sono davanti ai nostri occhi. Non dimentichiamo le importanti parole del presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine 2011: in quella occasione, Mario Monti affermo’ con chiarezza che nessun lavoratore poteva essere messo nella condizione di rimanere per lunghi anni senza uno stipendio o una pensione. Queste situazioni purtroppo esistono e sono il frutto delle contraddizioni che la riforma previdenziale ha prodotto e alle quali va posto riparo. Per noi la partita rimane aperta e continuera’ al Senato con il decreto Milleproroghe. Del resto, lo stesso tema e’ presente sul tavolo del confronto sul mercato del lavoro, ben evidenziato dal documento unitario di Cgil, Cisl e Uil. I lavoratori con accordi di mobilita’, licenziamenti individuali, esodati o sovrannumerari debbono trovare una risposta ai loro interrogativi e ai loro problemi.

4 commenti:

  1. Grazie all'on.le Damiano e a tutti coloro che si sono adoperati per migliorare la riforma.
    Auguri a coloro che conseguiranno il trattamento pensionistico nei 24 mesi previsti per gli esodati.
    Purtroppo, maturo i requisiti di vecchiaia nel 2013 e causa finestra Tremonti non rientro nei 24 mesi.
    Non avendo vinto alla lotteria, dovrei conseguire la pensione nel 2020, anzichè ad ottobre 2013, come previsto dalla normativa vigente al momemto dell'accordo con l'azienda.
    Da quel momento ad oggi è iniziato un calvario d'incertezze e di precarietà (finestre Tremonti, aspettative di vita, proposte estive di Sacconi per riscatto laurea ed altro, seguite dalla riforma Fornero) indegne di un Paese civile.
    I nati nei primi anni cinquanta siamo stati considerati alla stregua di criminali da colpire:
    dall'azienda dove abbiamo lavorato con piacere e soddisfazione che ormai ci considerava solo un costo da eliminare;
    da Fornero che ci considera dei privilegiati e come tali solo un costo da abbattere nell'interesse generale;
    da tutti coloro che si riempiono la bocca con la parola equità, il cui criterio ispiratore dovrebbe essere la giustizia sociale e non il solo criterio del costo.
    In aderenza al suddetto criterio,le eventuali modifiche al Milleproroghe al Senato potrebbero essere di poco conto.
    Lottiamo perchè questo non accada.
    Lottiamo perchè venga eliminata l'altra vergognosa lotteria già prevista nel decreto attuativo che uscirà a giugno 2012.
    Lottiamo per salvare tutti gli esodati, consapevoli che il costo della riforma pensionistica graverà per sempre su noi poveri sventurati nati nei primi anni cinquanta e sulle nostre famiglie

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  2. Sono una donna di sinistra,ce l'ho con il pd, non doveva accettare questa riforma da schifo fatta dai bocconiani. Il pdl si è difeso la patrimoniale, il pd non ha difeso le nostre pensioni.Dovevano arrivare i professori, per fare uno scalone di 7 anni e lasciare col c per terra migliaia di famiglie come gli esodati? Facendo cosi' anche io saprei risanare i conti dell'Italia. Bersani non puoi accettare una situazione del genere,c'è la crisi è vero, ma con uno stipendio dei parlamentari, possono mangiare 20 famiglie di esodati

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  3. Per non discriminare nessuno bastava mantenere per 7 anni , dal 01/01/2013 al 31/12/2019, le vecchie norme per tutti , è incredibile tra l’altro che non vengano rispettati gli accordi collettivi firmati entro il 2011 da cui sono scaturiti i conseguenti licenziamenti modulati in vari modi.

    Sono nata nell’ottobre 1955 ed ho iniziato a lavorare nel novembre 1974.

    Nel dicembre 2010 ho firmato il "Verbale di Accordo" con la mia Azienda , per un percorso di accompagnamento alla pensione (esodo incentivato), con tre anni di mobilità ed il versamento volontario dei contributi di un anno fino al raggiungimento del quarantesimo anno (dicembre 2014). Per effetto dell'ultima manovra del Governo Berlusconi, avrei integrato ulteriori tre mesi di scalino ai i dodici mesi già in vigore e la mia pensione, con sistema retributivo, sarebbe scattata dal primo aprile 2016. Dal 29 dicembre 2010 non sono più dipendente e non avrò possibilità di rientrarvi.
    La manovra Monti e le successive modifiche mi hanno catapultata nello sconforto totale perché io non sarò salvata in nessun modo:
    1 - non potrò essere considerata per la mobilità in quanto non maturerò i vecchi requisiti pensionistici in quel periodo bensì un anno dopo.
    2 – non posso essere considerata esodata in quanto anche in questo caso non maturerò i requisiti pensionistici entro 24 mesi dal 31/12/2011 bensì l’anno successivo.
    3- non posso essere considerata lavoratrice precoce in quanto riuscirei ad avere i requisiti per uscire nel 2016 ma risulta riconosciuta la cassa integrazione ordinaria e non la mobilità ordinaria ed i contributi volontari. Non c’è che dire è stata ben studiata.

    Ci dovrà pur essere almeno una tra queste opportunità per me e chi come me è in tale situazione. Non posso e non voglio pensare di dovere andare in pensione nel 2016 con penalizzazioni e tantomeno attendere il 2022 per non averle.

    Oltretutto chi ci darà i soldi per pagarci i contributi volontari? Un chiarimento per cortesia:con la manovra Monti maturerei 41 anni a fine 2015 gradirei sapere se dovrei pagarmi i volontari per 41 anni + 3 mesi escludendo gli ulteriori mesi per le aspettative di vita o quanto dovrei versare? ricordo che con la vecchia norma non era obbligatorio per chi aveva raggiunto i 40 anni versare i contributi dei 15 mesi successivi di attesa delle pensione, con la nuova norma siamo stati penalizzati a tutto tondo.

    Auspico in una soluzione rassicurante per tutti noi perché la situazione ha portato migliaia di persone nella disperazione più profonda
    Cordiali saluti

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  4. ultimo giorno lavoro 31.12.2011 con 38 anni 11 mesi 16 giorni.pensione prevista 2013 .entro 31.12.2011 quota 97 ,compio 60 gennaio 2012.solo per un giorno non rientro nel milleproroghe.avete salvato una sola persona al parlamento 5.000 esodati postali no,con tutte le conseguenze di totale nessun reddito per cifra 20.000 persone con i familiari.che ne sara di noi .quando abbiamo firmato a settembre io non sapevo che esisteva la Fornero che bello.fate qualcosa in none dell'equita'.

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