Giornale di Brescia, 02 febbraio
2012
Senza stipendio e pensione: il dramma degli
esodati
Sono 70 tra Brescia e provincia, 5.000 in Italia. Sono gli esodati
delle Poste Italiane. Dipendenti che, tra il 2010 e il 2011 hanno siglato
accordi con l'azienda per lasciare anticipatamente il lavoro. Un incentivo
economico delle Poste avrebbe dovuto coprire la somma dovuta per stipendio e
contributi previdenziali. Il problema è che il 6 dicembre la manovra Monti ha prolungato il periodo contributivo utile alla pensione, lasciando in mezzo al guado gli esodati. I quali rischiano di ritrovarsi senza pensione, perché il diritto non è ancora stato maturato, e senza stipendio perché nel frattempo finiranno i soldi ottenuti dalle Poste. Con in pià la necessità di proseguire nel versamento dei contributi per raggiungere l'anzianità prevista dalla normativa.
Indietro, gli esodati non possono tornare, perché le Poste non li riassumono. Avanti faticano ad andare, perché le risorse economiche sono limitate e gli accordi non si possono modificare. Come se non bastasse, l'ente previdenziale cui facevano riferimento, l'Ipost, nel luglio 2011 è stato inglobato nell'Inps ingarbugliando ancor di più la matassa: basti pensare che ad oggi nessuno è riuscito a versare i contributi perché manca l'ok da parte dell'ente. Una situazione incredibile, come la definisce Mara Polato, tra gli esodati bresciani. Ha firmato l'accordo lo scorso marzo, l'incentivo delle Poste la garantisce fino a fine 2012, e poi? "Poi speriamo che in Parlamento introducano una norma che salvaguardi gli esodati fino al 6 dicembre 2011" risponde. In caso contrario, dovrebbe trovare 15mila euro per i contributi aggiuntivi. Un emendamento in tal senso è inserito nel Milleproroghe, ma non coprirebbe tutti i casi: è attesa una modifica in Senato. Gli esodati bresciani non si sono persi d'animo e hanno organizzato un movimento divenuto nazionale grazie al blog http://postaliesodati2011.blogspot.com. Il loro è caso seguito dalla Cisl e ha trovato sponda in Parlamento, riferiscono gli esodati, soprattutto nelle deputate del Pd Codurelli e Gnecchi e nel loro collega Baretta. "Purtroppo registriamo la completa assenza dei parlamentari bresciani sul tema" conclude Mara con un pizzico di delusione. egg
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