Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

venerdì 10 febbraio 2012

La copertura...

Manca la copertura per i ritocchi alle pensioni
ROMA
Continua la trattativa sull'ampliamento della platea dei lavoratori «esodati» da esentare dalla riforma delle pensioni Fornero-Monti. Anche ieri, al Senato, il nodo principale del milleproroghe non è stato sciolto. E le commissioni Affari costituzionali e Bilancio, che avrebbero dovuto concludere l'esame del testo in sede referente, hanno deciso di rinviare a lunedì il capitolo pensioni insieme ad altre questioni aperte, prima fra tutte quella della tutela del diritto di autore per i prodotti di alto design. Ma non si potrà andare oltre. Anche perché martedì il decreto dovrà approdare in Aula a Palazzo Madama dove il Governo potrebbe anche ricorrere alla fiducia.
L'impasse è legato all'eventuale nuova copertura finanziaria da individuare, ma non solo. Tra i partiti, che spingono per un ulteriore ritocco dopo quelli già apportati alla Camera, e il ministero del Lavoro non è stato ancora trovato un punto d'incontro. Ma Pd e Pdl insistono nel loro pressing. E anche i due relatori, Lucio Malan (Pdl) e Vidmer Mercatali (Pd) stanno lavorando per individuare una mediazione. Tra le ipotesi sul tappeto c'è la possibilità di garantire il salvagente a tutti i lavoratori con accordo legato a mobilità o a esodi incentivati siglato prima del 6 dicembre (data di entrata in vigore del decreto) per i quali l'interruzione del rapporto del lavoro sia prevista fino a un anno successivo all'accordo stesso (5 dicembre 2012 e non più 31 dicembre 20011 come previsto dal testo approvato dalla Camera). Ma non è detto che questa proposta passi, così come non è del tutto escluso che, alla fine, il testo possa restare quello modificato a Montecitorio.
A sollecitare con insistenza un ampliamento della platea degli «esodati» da salvaguardare sono anche i leader di Cgil, Cisl e Uil, che ieri sono intervenuti al presidio organizzato a Roma dai sindacati per chiedere modifiche al milleproroghe.
La partita, dunque, si dovrebbe chiudere lunedì nelle Commissioni che ieri hanno votato gran parte dei 300 emendamenti sopravvissuti alla tagliola dell'ammissibilità (oltre 600 quelli presentati). Tra i nodi rinviati c'è, sempre in tema previdenziale, un correttivo che prevede che la riforma Fornero si applichi al personale scolastico a partire dal 31 agosto 2012.
Nella lista dei temi caldi compare anche un emendamento della Lega Nord che cancella la norma sulle graduatorie dei docenti introdotta dalla Camera, su cui il Governo sta riflettendo, destando allarme nel Pd. Da risolvere anche i problemi di copertura sui benefici fiscali concessi per tre anni agli esuli italiani cacciati dalla Libia nel 1970 da Gheddafi.
La partita nelle Commissioni è destinata ad accendersi anche sulla proroga, introdotta alla Camera, dal 2006 al 2016, della tutela del diritto d'autore sul design storico divenuto di pubblico dominio. Il relatore Malan, e anche la Lega, hanno presentato un emendamento per cancellare del tutto questa proroga. Lo stesso Malan e l'altro relatore Mercatali, hanno presentato singolarmente emendamenti finalizzati a evitare alle assicurazioni di contabilizzare le minusvalenze da titoli di Stato ai fini del calcolo del loro stato patrimoniale sottoposto a vigilanza. L'obiettivo sarebbe quello di accrescere la solvibilità delle compagnie assicurative, e gli attivi a copertura delle riserve tecniche, in modo da attenuare gli effetti pro-ciclici delle regole di vigilanza. Anche in questo caso la votazione è stata rimandata a lunedì.
(Leggi 10-02-2012)

(Leggi anche questo) Milleproroghe, il Governo lavora al nodo "esodati"

Nessun commento:

Posta un commento