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martedì 20 novembre 2012

Esodati per Bersani e Damiano: un confronto "franco e intenso" tra

Incontro pubblico degli esodati con l'on. Cesare Damiano.
Roma 19/11/2012 - In Via Galilei, a eravamo 80 e c'erano anche esodati venuti dal Lazio e dalle regioni confinanti (Campania, Abruzzo...). La riunione, iniziata alle 11,00 (con una introduzione preceduta da una chiosa rapidissima contro la ripresa della guerra tra Palestina ed Israele, per dire che se i governi stessero meno attenti agli spread ed alle agenzie di rating e moderassero la produzione e la vendita di armi probabilmente saremmo più vicini alla pace) è terminata alle 13,00.
L'INTRODUZIONE (estratto)
Vorrei, in apertura, ringraziare l’on. Damiano… anche perché è uno di quei parlamentari che non ci ha mai raccontato frottole. Non ci ha mai detto che ci sarebbe stato un qualche emendamento ad una legge“salvifico” per tutti del tipo:”tutti quelli che hanno firmato accordi prima del 4 dicembre sono salvi”. Ci ha spiegato (già a gennaio /febbraio) che la soluzione sarebbe stata lunga e la trattativa con il governo sarebbe stata dura e difficile.
Questo ancora il 9 ottobre, all’incontro con la rete dei comitati…Ma io ringrazio Damiano soprattutto perché la sua impostazione del problema è quella giusta… Voglio ricordare le sue parole di giugno… «Non parliamo più di numeri e di tetti: parliamo di diritti dei lavoratori, perché il diritto di andare in pensione con le vecchie regole, per coloro che si trovano nella circostanza di non avere più lavoro e pensione perché sono stati spiazzati da questa riforma, va ripristinato». Appunto, il diritto e la giustizia sociale.
Le soluzioni continuano ad essere parziali perché si continua a partire dai tetti di spesa. E continuano ad escludere persone… voglio ricordare una categoria… quella delle lavoratrici e dei lavoratori licenziati delle piccole aziende e delle aziende fallite. Senza ammortizzatori sociali, senza incentivi che li accompagnassero alla pensione. Ogni qualvolta in una legge si inserisce un emendamento che riguarda queste persone insorge il governo e la ragioneria dello stato. Ma queste sono persone!...
È una ingiustizia enorme che dà conto del tasso di equità che anima il governo!…
Nel merito dell’emendamento alla legge di stabilità vorrei chiedere all’on. Damiano più notizie sul Fondo che si va ad istituire…
Da ultimo permettetemi di spiegare perché un gruppo di esodati di Roma si è fatto promotore della costituzione di un comitato per Bersani all’interno della contesa delle primarie del centro sinistra… noi esodati di Roma, in primavera abbiamo messo in campo una iniziativa che chiamammo“operazione maometto”. È consistita nell’andare presso le sedi nazionali dei partiti, in particolare PD e PDL, ma anche tutti gli altri per cercare l’incontro con i segretari nazionali. Bersani è stato l’unico segretario che ci ha incontrato ed ha dialogato con noi. Ci ha ascoltato e proposto soluzioni, mostrandoci che c’è una politica che sa ascoltare i cittadini, c’è una politica che trova il suo motivo principale nello stare in mezzo alla gente ed ai suoi problemi. Anche lui come Damiano, ci ha proposto un cammino lungo ed a tappe. Voglio ricordare una dichiarazione al quotidiano “libero” di giugno 2012 «Finche' non c'e' un Governo nuovo - diceva Bersani - non potremo introdurre una struttura diversa, dunque in questo mesi vedremo di trovare una soluzione man mano che si presenta il contingente». Che rappresenta un impegno per oggi, ma anche per il futuro. E ci ha garantito che il PD non avrebbe mollato la presa. E così è stato sia con il decreto dei 55.000 (a proposito ancora non se ne vede la pubblicazione in Gazzetta), sia con gli interventi sulla legge di stabilità…
Ma il segretario del PD ha messo la sua faccia sulla questione esodati… anche nel suo stesso partito, all’interno del quale non tutti convergono sulla linea della proposta di legge 5103…
Un'ultima riflessione.
Spesso Bersani dice nei suoi interventi che le foglie nuove nascono da alberi con radici profonde. Io sono molto d’accordo su questa affermazione ed è uno dei motivi del mio personale sostegno a Bersani. Il nostro movimento si è ritrovato ed è cresciuto perché tutti noi abbiamo attinto e preso forza dalle nostre radici. Dalla solidarietà che ci ha unito anche nei momenti in cui sembrava tutto perso, agli inizi di dicembre, spingendoci a cercarci là dove potevamo ritrovarci e cioè sulla piazza di internet. Dalla nostra storia di lavoratrici e lavoratori che ci ha costruito dentro la rabbia e la voglia di lottare quando il diritto viene calpestato.
Dalla idea che è radicata in noi tutti che un paese dove non c’è giustizia sociale è un paese che non può crescere e svilupparsi. Queste sono le nostre radici, i valori che ci hanno unito e che ci permettono ancora oggi di stare insieme e di dire che non molleremo la presa fino a che l’ultimo degli esodati non avrà ritrovato la serenità e la tranquillità che merita.
Comitato Esodati per Bersani


NEL SUO INTERVENTO CESARE DAMIANO HA PARLATO DI:
FONDO DI SALVAGUARDIA
- Il fondo appena costituito rappresenta uno strumento utile alla salvaguardia di tutti.
Ha valenza di tutela e non di assistenza. Infatti è stata tolto il termine assistenziale contenuto nella proposta governativa. In esso sono convogliate le risorse già stanziate (attualmente di circa 9 miliardi e 700 milioni sono spalmate su un arco temporale che arriva fino al 2020).
Può essere rinnovato e rifinanziato. Stabilendo la spesa di volta in volta ha minori problemi di copertura.
I risparmi che potrebbero prodursi su questo stanziamento restano al fondo. Viene così superata la norma introdotta da Tremonti, secondo la quale tutti i risparmi prodotti sulle previsioni di spesa vanno automaticamente a coprire il debito pubblico.

RICONGIUNZIONI ONEROSE
- Si sta lavorando per trovare una soluzione alla questione delle "ricongiunzioni onerose", per permettere a quelli che passano da un regime previdenziale più favorevole o ugualmente favorevole di non pagare doppi contributi.
Quelli che passerebbero da un regime meno favorevole ad uno più favorevole dovrebbero invece pagare la differenza di contributi.

LE "QUINDICENNI"
- Ha chiarito la questione delle 15enni (coloro che avevano maturato il requisito minimo richiesto in passato per la pensione e che tutte le riforme precedenti avevano sempre salvaguardato). Dice ciò che ha già detto l'On. Maria Luisa Gnecchi (PD): il salvaitalia non abroga la deroga delle 15enni. Se l'INPS rigettasse le richieste di pensione Damiano ha testualmente detto: «Promuovo io le cause e l'INPS le perderà tutte».

CONFRONTO CON L'INPS
- Damiano e la Gnecchi hanno aperto un confronto con l'INPS sull'interpretazione delle norme onde evitare gli ultimi scempi commessi dall'INPS e cercando di forzare anche sulla questione dell'aspettativa di vita e della finestra.

AMPLIAMENTO DELLA PLATEA
- Non si è riusciti a far passare dalla «decorrenza del trattamento» alla «decorrenza del diritto» perchè la ragioneria ha opposto motivazioni di armonia con le leggi di merito già prodotte (65000 e 55000). Ciò si è potuto fare solo per i mobilitati (dei quali si recuperano quelli in deroga e gli accordi territoriali).
- Damiano ha poi chiarito che, a parte piccoli (ma, per molti, importanti) cambiamenti di date che potrebbero esserci al Senato o addirittura prima (spostamento della data di uscita per gli esodati al 31/12/2012, spostamento della data di maturazione del diritto alla decorrenza del trattamento dal 6/12 al 31/12/2014) non ci sono altri appuntamenti utili.
- La legge di stabilità dovrebbe essere l'ultimo provvedimento di questa legislatura.
- Stanno cercando di aprire il tavolo sui licenziati delle piccole aziende e delle aziende fallite che Damiano, giustamente, considera una priorità assoluta.

SI VORREBBE FARE...
- Rispetto alla riforma delle pensioni Damiano ha poi detto che la sua idea è di reintrodurre gradualità attraverso le quote. Il suo riferimento è arrivare a quota 100 in un arco di tempo brevissimo ritoccando in alto le quote che già esistevano.

COSA SERVE
Per fare questo intervento bisogna non solo che il centrosinistra vinca le elezioni ma, poiché c'è una parte del PD che non la pensa così, anzi crede che la riforma Fornero sia intoccabile (Damiano non ha fatto nomi, ma il riferimento a Renzi ed Ichino è chiaro) la questione è anche CHI del centrosinistra sarà il candidato premier.

INFINE
Dopo il suo discorso, Damiano si è confrontato con le domande poste dai numerosi presenti che illustravano le proprie problematiche particolari, utili ad una maggiore definizione delle situazioni che stiamo vivendo. Ha sempre risposto con coerenza e preparazione senza dare adito a false illusioni propagandistiche.
(Leggi)
 

2 commenti:

  1. L'On. Damiano è stato ed è uno dei pochi che ha preso a cuore il problema. Di questo dobbiamo dargliene atto. All'On. Damiano vorrei soltanto domandare una cosa:perchè non si mette sul tavolo il surreale tema delle maxi-pensioni? Perchè nessuno ne parla? Eppure hanno un costo annuale spropositato(circa 13 miliardi annuali di Euro) e sono un vero insulto agli Esodati e a chi arranca miseramente per arrivare a fine mese. Questo è un tema che nessuno menziona eppure è la vera pietra dello scandalo di questa Italia. E infine,un secondo quesito, già tema dell'Emendamento Cazzola: perchè non far pagare un conto a chi è andato in pensione a 35/40 anni? Anche su questo silenzio assoluto. Eppure su queste due platee, si puo' certamente attingere e lavorare...Grazie.

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  2. - Damiano ha poi chiarito che, a parte piccoli (ma, per molti, importanti) cambiamenti di date che potrebbero esserci al Senato o addirittura prima (spostamento della data di uscita per gli esodati al 31/12/2012, spostamento della data di maturazione del diritto alla decorrenza del trattamento dal 6/12 al 31/12/2014). QUESTA EVENTUALE CORREZIONE, COSA VUOL DIRE? CHE PROBABILMENTE GLI ESODATI CLASSE 53, POTREBBERO ESSERE SALVAGUARDATI? QUALCUNO SA DIRMI LA GIUSTA INTERPRETAZIONE?
    esodato classe 53


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