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lunedì 4 novembre 2013

A volte scatta una molla

A volte scatta una molla
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Oggi a mezzogiorno sono stato alla Direzione generale dell’Inps, con Cesare Damiano, Presidente Commissione lavoro della Camera dei deputati, e una rappresentanza di esodati e giovani precari per testimoniare il problema del lavoro e delle pensioni. Non è stata una manifestazione, non c’era un palco. Ero su una cassetta di frutta e parlavo con un piccolo megafono.
Ci siamo stati per una battaglia particolare che per noi ha un valore simbolico. Ci siamo stati per raccontare un pezzo di storia del Paese, per ottenere equità e giustizia. C’è un campo, c’è una sinistra che di giustizia e equità fa ancora i suoi valori. I pensionati hanno già pagato un prezzo pesante in questi anni di crisi, e non si possono mettere in  discussione ancora una volta. Ci sono decine di migliaia di pensioni che non vogliamo chiamare “d’oro”, ma che certo sono “d’argento”. Su queste, invece, un prelievo di solidarietà sarebbe legittimo.
La molla che mi ha fatto venire qui è la situazione di tante famiglie, come quelle dei lavoratori del Sulcis, che con un assegno di cassa integrazione o con la pensione devono mantenere una famiglia. Quando in questo Paese si parla dei privilegi dei pensionati, noi rispondiamo come fa il bancomat ogni tanto “prelievo non disponibile”: basta mettere le mani in tasca ai pensionati.
Questa legge di stabilità va migliorata. Noi ci batteremo in parlamento per chiudere la vergogna di persone lasciate all’improvviso senza reddito. Bisogna rivedere anche le norme sul pensionamento a 60 anni delle donne, perché non è socialmente giusto che questa norma della legge Fornero venga attuata così drasticamente. Le misure prese non bastano. E’ una vergogna che centinaia di migliaia di lavoratori esodati siano lasciati senza reddito e senza ammortizzatori sociali, e diciamo che intanto devono partire gli assegni dell’Inps, perché è in gioco  la vita delle persone.
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Guarda il VIDEO di Angela Nittoli su Repubblica online
Leggi anche: Il Fatto Quotidiano

Testimonianza diretta
a seguito dell'incontro avuto con Nori e Uselli, riporto quanto emerso:

- INPS ha terminato di lavorare sui  55.000 ed ha iniziato a lavorare sui 10130;
- INPS provvederà a  breve a spedire le lettere di certificazione salvaguardia alle persone che finora non erano state notificate per via del teme "aspettativa di vita";
- a seguito espressa richiesta di Damiano, INPS invierà sistematicamente i flussi di certificazione via via effettuati da INPS stessa affinchè possano essere comparati numero salvaguardati e  numero effettivi certificati. Ciò potrebbe essere utile, ritengo, anche per poter  estendere ulteriori eventuali salvaguardie.
Spero che l'iniziativa di oggi porti a passi significativi per una soluzione definitiva del problema esodati. Stiamo a vedere...

Cuperlo mi è sembrato veramente intenzionato a far sì che ciò avvenga. ciao.





4 commenti:

  1. CARO CUPERLO IL PRESIDENTE LETTA ALL'ATTO DEL SUO INSEDIAMENTO AVEVA DETTO CHE LA RISOLUZIONE DELLA QUESTIONE ESODATI DOVEVA ESSERE UNA PRIORITA' DEL SUO GOVERNO.INVECE SONO TRASCORSI NOVE MESI E SIAMO ANCORA AD ASPETTARE UN PROVVEDIMENTO LEGISLATIVO CHE CI DIA LA SALVAGUARDIA COME DIRITTO COSTITUZIONALE MA SOPRATTUTTO LA SERENITA' PERDUTA.AUGURI PER LA CORSA ALLA SEGRETERIA DEL P.D. GLI ESODATI POSTALI CHE HANNO FATTO ACCORDI AL 31.12.2011. DOBBIAMO ESSERE TUTTI SALVAGUARDATI SIAMO 1250 CIRCA .

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  2. IO AVEVO FATTO UN ACCORDO CON POSTE ITALIANE CON IL QUALE DOVEVO ANDARE IN PENSIONE A 62 ANNI.VORREI CHE QUELL'ACCORDO VENISSE RISPETTATO NIENTE DI PIU'.LA LEGGE DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI GLI ESODATI POSTALI SENZA DISTINZIONI DI CLASSE O DI GENERE.LA SALVAGUARDIA NON DEVE ESSERE SUBORDINATA ALLE RISORSE FINANZIARIE DELLO STATO PERCHE' TUTTI GLI ESODATI POSTALI ABBIAMO LAVORATO UNA VITA E VERSATO I CONTRIBUTI PER AVERE LA NOSTRA MERITATA PENSIONE E NESSUNO CI REGALERA' NIENTE.LE NOSTRE RISORSE FINANZIARIE SE SONO SERVITE PER GLI ALTRI ADESSO BISOGNA CHE IL GOVERNO E IL PARLAMENTO FACCIANO POLITICHE NECESSARIE PER TROVARE LE RISORSE FINANZIARIE PER ESTENDERE LA SALVAGUARDIA A TUTTI GLI ESODATI POSTALI E GIUSTIZIA SARA' FATTA. ESODATO DA SALVAGUARDARE DEL 53

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  3. Egregio Onorevole Cuperlo, voglio lasciare un mio commento con la speranza che le giunga direttamente, e con un pizzico di presunzione le possa far riflettere sul suo operato oggi tanto acclamato per la nostra causa. Sono un'esodata di Poste Italiane che come molti mie colleghi pur avendo sottoscritto un accordo con la nostra società si ritrova oggi in una situazione di incertezza e a volte di sconforto, ritrovandosi derubata di un diritto acquisito che per un governo tecnico maledetto è stata la chiave per salvare l'Italia dal baratro. Oggi nel baratro ci siamo noi, senza prospettive, senza certezze, e a distanza di quasi due anni, ancora oggi ascoltiamo parole, parole soltanto parole. Mi perdoni, ho paura che sia l'ennesima bufala, sbandierare ancora una volta il nostro problema perché molti disperati possano crederci per avere ancora una volta solo un vostro ritorno, siamo stanchi di essere portati in giro, siamo stanchi di ascoltare, di assistere a finte battaglie. Se veramente avete a cuore il nostro problema, l'unico intervento che dovete fare e penso sia giunto il momento di fare senza parlare, non è contare quanti esodati ci sono, non è escogitare forme di salvataggio che considerando la diversità delle categorie degli esodati, potrebbe portare ad ulteriore sfacelo, ma è riportare una situazione esistente pre-Fornero: tutti coloro che avevano acquisito il diritto alla pensione prima dell'entrata in vigore della legge, devono rimanere soggetti alle regole della vecchia legge, non esistono altre alternative. Comunque vorrei anche farle notare che se l'impegno fosse stato forte , oggi eravamo tutti salvi, il PDL in campagna elettorale aveva promesso ai suoi elettori che avrebbe lottato per abolire l'IMU, una volta al governo sono arrivati a minacciare la caduta del governo stesso se ciò non poteva essere mantenuto, l'IMU è stato abolito. Voi che in campagna elettorale avete tanto sbandierato il problema degli esodati, e questo sicuramente avrà anche influito su un aumento dei voti, non siete stati capaci di sposare la causa, si poteva chiedere il baratto a Voi l'IMU a noi gli Esodati, non avete avuto la forza o la volontà di fare.
    Oggi siamo creditori nei Vostri confronti, aspettiamo solo la giusta soluzione, i numeri ci sono, altrimenti non continuate ad illudere e deludere persone che hanno tanto da fare per affrontare la vita di tutti i giorni. Grazie Esodata PT RI53

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  4. Sono contenta che qualcuno faccia il proprio dovere verso gli esodati: vorrei solo che ancora una volta non si trattasse di campagna elettorale. Se al contrario Lei sta cercando di aiutarci ad avere giustizia, le chiedo di non mollare, tanta gente ha bisogno di certezze. Paola

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