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mercoledì 2 luglio 2014

Damiano; confidiamo nelle promesse del Ministro

Esodati, il parere di Cesare Damiano.Esodati, il parere di Cesare Damiano.
2 luglio 2014 - 14:48 - pubblicato da raidenscrive
Non è semplice riformare le pensioni in Italia. Accanto alla difficoltà a smantellare le norme contenute nella legge Fornero, economicamente convenienti, ci sono troppe situazioni particolari a cui mettere mano.
E se gli esodati e i quota 96 si aspettavano certezze e non parole, sono certamente rimasti delusi. Attraverso l’ennesimo intervento di salvaguardia traspare la logica dei numeri non ancora certi, delle risorse da mettere in campo e delle modalità con le quali attuare una seria riforma strutturale in nome di un risanamento, del resto mai avvenuto o quanto meno non ancora, delle finanze dello Stato.
Confidiamo nella promessa del ministro del Lavoro Giuliano Poletti di trovare una correzione strutturale delle regole pensionistiche nella prossima legge di stabilità”. Così, interviene sull’argomento il presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano (Pd).
“Il ministro del Lavoro Poletti – ha aggiunto l’ex ministro del Welfare – ha infatti confermato la scelta di individuare una soluzione strutturale al problema pensionistico all’interno della legge di stabilità, utilizzando un insieme di proposte che vanno dalla flessibilità a partire dai 62 anni di età e con delle penalizzazioni, alla Quota 100, all’adozione del calcolo contributivo per chi lo sceglie sino al prestito pensionistico. Tutte queste soluzioni prevedono un minimo di 35 anni di contributi”.
In ballo, dunque, fra le tante proposte, c’è quella dell’opportunità del calcolo con il metodo contributivo, regime che sarà prorogato ed esteso anche agli uomini. E ancora, la previsione di quota 100 (come somma dell’età anagrafica e degli anni di contribuzione) oppure l’introduzione dell’Assegno Pensionistico Anticipato (APA).
Il Pd – ha concluso Cesare Damiano – continuerà la sua battaglia per risolvere questi problemi che ci trasciniamo da alcuni anni e che causano enorme disagio sociale”.
(Leggi)

4 commenti:

  1. DAMIANO !!!! hai buttato via il lavoro di un anno intero, tuo e dei tuoi colleghi, della Commissione Lavoro, e ti sei venduto per una manciata di salvaguardie ??? 8.000 ALTRO CHE 32.000 !!!! Perchè gli altri 24.000 coperture sono frutto delle precedenti salvaguardie... Hai buttato la spugna così facilmente al primo raound e ora pensi di darci da bere la storiella che Poletti ti racconta, che nella prossima legge di stabilità ci "DOVREBBE" essere un provvedimento strutturale ??? Siamo chiamati "ESODATI" ma non siamo imbecilli !!! ESODATA 17

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    1. "Damiano; confidiamo nelle promesse del Ministro"
      MINISTRO, MA DI QUALE GOVERNO: FORSE PASSATO!
      ESODATA 17, hai pienamente ragione, perchè i nuovi 8.000 esodati, forse salvaguardati, non sono 32.000, come sventolate a piena pagina. Spiegalo anche a PEPPE e alle sue teorie certificate.

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  2. Io vedo questo:
    1) un anno di lavoro in commissione per la soluzione unitaria e definitiva del problema esodati è stato intenso e vero. Il secondo Governo di questa legislatura tergiversa e continua a procrastinare da questa volontà, viene "costretto" a presentare un emendamento che di fatto trova una soluzione "in itinere".
    2) viene disposta la salvaguardia di poco più di 32.000 nuove posizioni.
    3) di queste 24.000 finanziate coi risparmi, cioè si usano dei soldi destinati alla salvaguardia e non spesi e 8.000 con nuovi stanziamenti.
    4) per me non sono pochi, anche se non era quello che pensavamo/speravamo illusoriamente (Renzi ha sempre svicolato sull'argomento)
    5) alcune persone resteranno certamente scoperte per un periodo e in parte è anche "colpa nostra" perché abbiamo abboccato alle sirene della "soluzione strutturale" perdendo di vista chi, nel frattempo restava VERAMENTE scoperto.

    Detto ciò:
    - la battaglia per la soluzione per tutti va fatta e resta l'obiettivo principe
    - a me va bene anche la "corsa a tappe" purché porti tutti al traguardo.

    Un'osservazione. Abbiamo avuto più fattiva e più operosa azione da chi continuiamo a bersagliare rispetto a chi fa la sparata sui giornali e poi si dilegua

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  3. L'ottimismo di Damiano circa "l'ulteriore sforzo" di Poletti con la sesta salvaguardia ma anche per la volontà espressa sempre dal ministro del lavoro di apportare modifiche alle attuali regole pensionistiche con un loro ammorbidimento attraverso formule tipo 62+35 con penalizzazioni ovvero con il prestito da restituire o anche con quota 100 da far passare nella Legge di Stabilità entro il 2014 mi può anche stare bene. Ma, ATTENZIONE, CHE NON PENSINO CHE QUESTI STESSI MECCANISMI POSSANO ANDAR BENE ANCHE PER NOI ESODATI NON ANCORA SALVAGUARDATI. ASSOLUTAMENTE NO. PER NOI DEVE VALERE IL MEDESIMO PRINCIPIO ADOPERATO PER I 170.000 GIA' SALVAGUARDATI. E QUESTO PER IL SACROSANTO RISPETTO DI UN SEMPLICE PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA DI TRATTAMENTO PER UN'INTERA PLATEA DI LAVORATORI CHE (NEI MODI PIU' SVARIATI) SONO COMUNQUE TUTTI USCITI DAL MONDO DEL LAVORO PRIMA DELL'ENTRATA IN VIGORE DELL'ATTUALE LEGGE MONTI/FORNERO SULLE PENSIONI E QUINDI DEBBONO POTERE BENEFICIARE DEL PREVIGENTE SISTEMA PENSIONISTICO.

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