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venerdì 2 novembre 2012

Cazzola, Pdl: sugl esodati Damiano non la racconta giusta

Dibattito
Cazzola, Pdl: sulla vicenda esodati Damiano non la racconta giusta
di Giuliano Cazzola, deputato del Pdl e vice presidente della Commissione Lavoro 
In un articolo apparso su ItaliaOggi venerdì scorso, titolato «La norma salva esodati? È di Fornero», sono riportate delle considerazione di Cesare Damiano sulla mia linea di condotta a proposito del caso esodati che non corrispondono a verità. Su sua insistenza io ho sottoscritto, nella primavera scorsa, il progetto di legge AC 5103, perché conteneva solo due modeste correzioni della legge Fornero rivolte a prevedere talune deroghe a salvaguardia di situazioni effettivamente gravi. Poi quando il progetto, attraverso il confronto con i sindacati, è divenuto una lunga e meticolosa lista, finanziariamente insostenibile, ho ritirato la mia firma dal testo iniziale. È vero, proprio perché ritenevo più utile una norma di carattere strutturale al posto di una casistica infinita di deroghe, ho proposto io, in Commissione, un emendamento per applicare, in via sperimentale, l'estensione anche ai lavoratori, della possibilità riconosciuta, fino a tutto il 2015, alle lavoratrici di avvalersi del trattamento di anzianità sottoponendosi interamente al calcolo contributivo; in verità, avevo previsto requisiti più severi di quelli che poi sono finiti nella stesura finale, ma non ho mai negato, come dice Damiano, di averlo fatto, tanto che una norma siffatta è contenuta persino in un pdl a mia firma depositato alla Camera. Faccio solo notare che la mia non partecipazione al voto nella riunione del 7 agosto, quando il progetto fu approvato definitivamente dalla Commissione, pur a fronte di una lettera del ministro che ne chiedeva il rinvio a settembre, derivava dal fatto che non avevamo ancora ricevuto la nota tecnica sui costi. Se, come sarebbe stato corretto, non vi fosse stata la fregola di votare al buio quel provvedimento e si fosse atteso il responso sugli oneri finanziari, non avrei avuto il minimo dubbio a stralciare quella norma prima di portare, come si è fatto, il testo in Aula (dove è abortito). Al dunque, poi, un parlamentare si assume le proprie responsabilità attraverso il voto: io, quel provvedimento, non l'ho mai votato. Quanto alle ultime fasi di questa triste vicenda, mi si rimprovera di essere stato presente alla riunione preliminare in cui si è deciso di andare avanti sulla linea Damiano e presentare con la firma del presidente e dei capigruppo l'emendamento di cui si è parlato in questi giorni. In che modo avrei dovuto dimostrare inequivocabilmente il mio dissenso se non presentando, come ho fatto in quella sede, un emendamento per alcuni aspetti diverso e non partecipando, con tanto di dichiarazione, al voto nella sede formale della Commissione ? Damiano, poi, mi rende un grande onore definendomi «portavoce del ministro Fornero». Io continuo a riconoscermi in questa maggioranza e nel governo che essa esprime e ho grande stima per il ministro del Lavoro di cui apprezzo il coraggio di aver preso a pedate, magari con qualche eccesso, tanti vecchi tabù di un'Italia assistenziale e parassitaria e tanti luoghi comuni accettati come verità inconfutabili. Ho solo una domanda da rivolgere ai miei colleghi di partito che hanno sempre seguito le indicazioni di Cesare Damiano in questa tormentata vicenda. Visto che la vostra principale preoccupazione è di carattere elettorale, siete propri sicuri che una spasmodica attenzione ai problemi dei c.d. esodati sia premiante su quel piano ? Io non ne sono certo: a mio parere c'è un'Italia che lavora e fatica che forse è stanca di pagare per chi ha in testa soltanto l'idea di andare in pensione a qualunque costo e il prima possibile, dopo aver intascato un incentivo o aver lasciato il posto al figlio. Credo che un partito di centro destra, serio e responsabile, abbia più elettori in questa parte d'Italia che non tra gli esodati.
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6 commenti:

  1. Io e i miei familiari abbiamo votato da sempre centro destra e garantisco che da oggi votero' dove non si trvera' Cazzola

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  2. Chi ha in testa di andare in pensione.....
    Allora facciamo così... stabiliamo che per tre-quattro anni blocchiamo lo stipendio o pensione dei deputati e senatori... voglio vedere che dirà il suddetto deputato C.

    egoser52

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  3. " On." Cazzola Ogni qualvolta apre bocca per cercare di difendersi da attacchi a parer suo ingiusti, altro non fa che aggravare la sua cosidetta dignità di parlamentare e non solo: anche di uomo; esortando noi tutti a sminuire ancor di più quel briciolo di fiducia se casomai ne fosse ancora rimasta. Ma come può parlare sempre di incentivo e di assunzioni dei figli, non conoscendo la situazione di ogni singola persona? per dirla con una frase fatta: LEI FA DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO! E SBAGLIA!!! sbaglia perchè quello che le aziende hanno fatto, non ha tolto niente a nessuno! semmai ha fatto entrare nel mondo del lavoro i giovani, quello che voi politici con le vostre leggi del cavolo e le vostre ruberie non siete capaci di fare. CHE AVREBBE PENSATO SE LA SUA AMICA FORNERO AVESSE PRESO A PEDATE I SUOI DIRITTI A PARTIRE DALLA SUA BELLA PENSIONE D'ORO della bellezza di 10.000,00 e oltre di euro al mese? Sarebbe ancora così tanto devoto alla sua amica Fornero? Non penso proprio!!!!! Le do un consiglio! PRIMA DI APRIRE BOCCA E SPUTARE ANCORA SENTENZE CONTRO NOI VERI LAVORATORI, RIFLETTA UN TANTINO DI PIU'. Alle prossime elezioni, vedremo chi avrà ragione....

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  4. cazzola puo' stare senza stpendio o pensione, quindi senza reddito ,
    anche per 10 anni. HA UNA BELLA RISERVA... DA UTILIZZARE.

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    1. Sicuramente!!! In genere quelli che hanno di più sono sempre meno disponibili a rinunciare anche ad una minima parte del loro avere e dei loro privilegi. Basta pensare a come si sono subito ribellati coloro alla quale si sarebbe dovuto prelevare il 3% oltre le 150.000,00 mila euro come contributo di solidarietà verso gli esodati. Sono tutti solidali a patto che: siano sempre gli altri a pagare. Noi che ai sacrifici ci siamo abituati, possiamo anche abituarci a digiunare e vivere sotto i ponti o ancor peggio dal ponte ci buttano giù loro!!!!!

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  5. ANONIMO DELLA CLASSE 534 novembre 2012 alle ore 22:19

    ON.LE CAZZOLA I PARTITI DELLA MAGGIORANZA CHE SOSTENGONO IL GOVERNO HANNO IL DOVERE MORALE PRIMA CHE POLITICO DI CERCARE DI RISOLVERE IL PROBLEMA DEGLI ESODATI ESCLUSI DALLE DEROGHE DELLA RIFORMA FORNERO.I DECRETI CHE ATTUALMENTE SALVAGUARDANO 120.000 PERSONE LASCIANO FUORI GLI ESODATI POSTALI DEL 53.OCCORRE METTERE DA PARTE QUALCHE DIVERGENZA POLITICA E CONVERGERE ALL'IDEA COMUNE CON GLI ALTRI PARLAMENTARI SUL PRINCIPIO CHE LA QUESTIONE DEGLI ESODATI ESCLUSI RIVESTE UNA DRAMMATICA E INGIUSTA SITUAZIONE SOCIALE DA PORVI RIMEDIO A PRESCINDERE...LE RISORSE BISOGNA FARLE USCIRE ANCHE PER GLI ESODATI POSTALI DEL 53 COME? IN QUALSIASI MANIERA, VOI PARLAMENTARI SIETE DEPUTATI A TROVARLE.

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