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domenica 11 novembre 2012

Esodati, individuate le risorse




Esodati, individuate le risorse
Un fondo autofinanziato per ampliare la platea degli esodati. Che parte con una dote di 100 milioni. A garantire "l'autocopertura progressiva" saranno le risorse che risulteranno inutilizzate rispetto agli oltre 9 miliardi già stanziati per i primi 120mila salvaguardati. L'opera di setaccio avverrà con l'innesco di un nuovo meccanismo che sottrarrà dalla tutela previdenziale gli anni di "scivolo" eventualmente usufruiti (con buonuscite) dai lavoratori e quelli eventualmente legati a successivi periodi di reimpiego. E se a settembre 2013 da un apposito monitoraggio Governo-Inps dovesse emergere la necessità di nuovi fondi, scatterebbe anche una sorta di mini-clausola di salvaguardia: una stretta sulle pensioni più alte intervenendo sull'indicizzazione. Ma non necessariamente con una proroga secca del giro di vite già prevista dal primo pacchetto-Fornero sulle previdenza. A definire questa nuova soluzione per gli esodati è un emendamento presentato ieri alla Camera dai relatori della legge di stabilità.
A beneficiare del nuovo dispositivo dovrebbero essere anzitutto i quasi 9mila nuovi esodati stimati dall'Inps nei giorni scorsi. Ma non è escluso che nel 2013 la platea possa salire anche a quota 15mila. Proprio il nodo-platee ha condizionato la sofferta stesura dell'emendamento. Alla fine si è scelta la strada di non vincolare il nuovo fondo a un numero predeterminato di lavoratori, legando la platea solo alle risorse progressivamente disponibili. In ogni caso il Governo sarà chiamato ogni mesi a un confronto con le parti sociali per verificare la situazione. Tra questa sera e domani il correttivo messo a punto da Pier Paolo Baretta (Pd), Renato Brunetta (Pdl) e Amedeo Ciccanti (Udc), in qualità di relatore al Bilancio, sarà votato dalla commissione Bilancio. Soddisfazione è stata espressa da tutta la maggioranza per la soluzione trovata. Il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, parla di «importante passo in avanti». E altrettanto afferma Giuliano Cazzola (Pdl). Particolarmente «soddisfatti» anche Baretta, Brunetta e Ciccanti.
Per una partita arrivata alla conclusione ce n'è una ancora aperta sulla scuola. Considerando definitivamente tramontato, per ammissione dello stesso ministro Francesco Profumo, il ritorno dell'innalzamento a 24 ore dell'orario per i docenti, il Miur deve sempre reperire i 157 milioni chiesti dalla spending per il 2013 (che salgono a 172 per il 2014 e 236,7 per il 2015). Con il passare delle ore sembra scongiurata anche l'ipotesi di tornare ai tagli lineari. I tecnici di viale Trastevere hanno lavorato fino a ieri sera per individuare le voci da sfoltire. Con i risultati annunciati dal sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo: «Esiste già un emendamento che «copre al 100% le esigenze» ed è attualmente alla valutazione della Ragioneria dello Stato. In realtà, quella di Polillo potrebbe anche rivelarsi una fuga in avanti. Nel considerare pressoché certo che la sforbiciata riguarderà il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa (Mof) e le spese per le sedi e che non interesserà la ricerca e l'università non è così sicuro che l'Istruzione sia riuscita a reperire l'intera posta all'interno del proprio bilancio. La parte che manca potrebbe alla fine mettercela il Tesoro se accogliesse l'appello di alcuni deputati a fare un «dono alla scuola».
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Leggi anche: ADNkronos; La Stampa; QotidianoNet; Il Sole 24ORE; La Repubblica; TG42Sky; il Fatto Quotidiano 

4 commenti:

  1. Da quel poco che ne ho capito NON E' CAMBIATO MOLTO. Semplicemente sono a disposizione sempre i soliti novemiliardi e centomila euro per i soliti 120.000 piu' qualche decina di Noi che saltasse fuori.Se i 120.000 piu' i tot, si riveleranno di meno, allora si accantona per i successivi restanti e cosi' via fino (se si avra' fortuna) ad esaurimento.Non male se ho capito bene!! Abbassare le pensioni d'oro, quello No!!!!!!! raffaele c e la sua famiglia

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    1. raffaele, si parla di un fondo autofinanziato per ampliare la platea.
      non ti struggere, il 2013 sarà la bocca della verità.
      chi a gennaio, febbraio e marzo, come previsto dalla previgente normativa pensionistica, materialmente, percepirà la pensione anche se, fuori dai nr previsti dal decreto, allora è fatta e, le battaglie da parte nostra e dei nostri rappresentanti parlamentari saranno premiate (capisci a me).
      mario 1952

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    2. Fondo autofinanziato e da chi? Io sto dicendo che chi non prendera' o non entrera' nella graduatoria piu' o meno(perche' lavora da un'altra parte, per non aver fatto istanza, ecc.ecc.) i soldi rimasti autofinanzieranno altre richieste di ALTRI rimasti ad 'aspettare'. Cosi' andando avanti con gli anni gli 'assenti' finanzieranno (o meglio autofinanzieranno) PERO' SEMPRE CON QUEI SOLDI! Se poi ho capito male e ci sono altri soldi BENVENGANO! raffaele c e la sua famiglia

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  2. Stanno facendo il gioco delle 3 carte; hanno rotto davvero i ...
    Il bello (il brutto veramente) è che i politici presentano l'emendamento come soluzione risolutiva!!! Ma porca miseria, la vogliono capire che bisogna semplicemente stabilire un principio. Un principio di diritto, tutto il resto è aria fritta.
    Angelo

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