La Cgil di Parma fa il punto sulla situazione, nonostante il silenzio del governo centrale. Ci sono buone notizie per gli esodati lasciati nel limbo.
Due esodati delle Poste |
NUOVI PROVVEDIMENTI - La presentazione delle domande che scade il 25 settembre interessa sia i lavoratori che non potevano rientrare nè nei 65.000 nè nei 55.000 ma che hanno i requisiti di salvaguardia per la terza tranche. Inoltre interessa coloro che pur avendo presentato domanda per i precedenti decreti non hanno ricevuto alcuna risposta o l'hanno avuta negativa. Va ricordato infatti che purtroppo, a tutt'oggi, la stragrande maggioranza dei lavoratori che avevano presentato domanda per la salvaguardia dei 55.000 non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione in merito all'accettazione o meno della propria istanza. È inoltre di queste ore l'annuncio della salvaguardia di ulteriori 6.500 lavoratori in tutta Italia (licenziati individualmente in modo coatto), circa i quali si conta di poter fornire a breve qualche informazione in più in merito alle casistiche contemplate. Alla conferenza stampa sono intervenuti Claudio Bernardini, responsabile Coordinamento Esodati Parma, e Giuseppe Braglia, segretario confederale CGIL Parma, che hanno evidenziato la necessità che il Governo preveda, nel prossimo documento di stabilità, un provvedimento che risolva definitivamente la questione degli esodati. A Parma gli esodati sono circa 200.
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