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domenica 2 febbraio 2014

Esodati della scuola, soluzione vicina: approvato ddl Pd-Cinque Stelle

Esodati della scuola, soluzione vicina: approvato ddl Pd-Cinque Stelle
I cosiddetti "Quota 96" sono circa 4mila e sono rimasti spiazzati da un errore della riforma Fornero sul calcolo della data della pensione. Ora il provvedimento approvato in Commissione cultura alla Camera trova la copertura finanziaria. Con l'Ok del Bilancio diventerebbe definitivo
L’odissea dei Quota 96, i cosiddetti “esodati della scuola”, potrebbe essere vicina alla conclusione. Si tratta delle migliaia di insegnanti, bloccati più di un anno fa dalla Riforma Fornero che ne cancellò i diritti acquisiti. Adesso una proposta di legge portata avanti da Pd e Movimento 5 Stelle potrebbe restituire loro l’agognata pensione: il testo individua platea dei beneficiari e copertura finanziaria, e in settimana è stato approvato dalla Commissione Cultura alla Camera. Manca solo l’ok del Bilancio perché diventi legge.
La situazione dei Quota 96 è uno dei tanti pasticci dall’ultima riforma delle pensioni. Che ha commesso l’errore, in questo caso, di non considerare la specificità del mondo della scuola, dove l’unità di misura è l’anno scolastico e non quello solare. Anche per il personale della scuola, invece, la Fornero ha fissato il termine al 31 dicembre 2011 (fine dell’anno solare) e non al 31 agosto 2012 (fine dell’anno scolastico). E così quei docenti che avrebbero maturato i requisiti (la quota 96, appunto, da raggiungere sommando età anagrafica e contributiva) a fine anno, e che avevano già presentato domanda sono rimasti bloccati in servizio. La svista è stata riconosciuta da più parti, ma lo scorso settembre i “quotisti” sono rimasti esclusi dal Decreto legge sulla scuola, per ragioni fondamentalmente economiche.
Da allora si è mosso qualcosa in Parlamento. Il Pd ha depositato un disegno di legge a firma della deputata Manuela Ghizzoni, che segue da tempo la questione. Un altro, in parallelo, è stato presentato da Maria Marzana del Movimento 5 stelle. I due ddl, simili fra loro, sono diventati un nuovo testo unificato che dovrebbe finalmente risolvere la questione. Innanzitutto circoscrivendo la platea dei beneficiari: saranno 4mila i soggetti a cui verrà riconosciuta la possibilità di accedere al trattamento. Finisce così la guerra di cifre (e di nervi) andata avanti a lungo su quanti fossero effettivamente i Quota 96: 3mila, sosteneva il Miur; 9mila, ribattevano le stime attuariali dell’Inps (facendo così lievitare il valore potenziale del provvedimento). Un censimento condotto dal Ministero ha permesso di stabilire un numero certo. “Un passo fondamentale per poter ragionare su dati concreti e trovare le coperture”, afferma Ghizzoni.
E questo è appunto l’altro merito del testo. Individua i soldi con cui mandare in pensione i quotisti: 35 milioni nel 2014, poi circa 107 milioni in media ogni anno tra il 2015 e il 2017, quando il trattamento andrà a pieno regime; da ricavare principalmente dal fondo generale per gli esodati aperto dalla finanziaria per il 2013. Ci sono anche delle scadenze temporali e procedurali: le domande vanno presentate entro maggio 2014; saranno registrate dall’Inps secondo un ordine progressivo e accettate fino al raggiungimento del limite prefissato. Una condizione ribadita anche dalla Commissione Cultura (con la raccomandazione che l’ordine sia redatto in base alla somma dell’età anagrafica e contributiva) al momento del parere favorevole.
Adesso a dividere i Quota 96 dalla pensione resta solo la Commissione Bilancio. Non una pura formalità, perché fino ad oggi lo stop è sempre arrivato dal Ministero dell’Economia (e in particolare dalla Ragioneria di Stato). “Ma stavolta la situazione è diversa”, si dice sicura Ghizzoni. “Il testo tiene conto delle obiezioni sollevate in passato. Ci sono le coperture, non c’è motivo per respingerlo”. Il ddl potrebbe essere incardinato già in settimana. Per l’inizio della discussione bisognerà aspettare un po’, ma si punta ad un’approvazione lampo, direttamente in Commissione con procedimento decentrato. “Anche perché il termine di scadenza è fissato a maggio: dobbiamo fare presto per dare il tempo a tutti di presentare domanda”, conclude Ghizzoni. Per i Quota 96 la pensione negata non è mai stata così vicina.
(Leggi)

10 commenti:

  1. Voglio far presente che: con tutto il rispetto di tutti i lavoratori !!! i quotisti 96 della scuola ,.non possono essere definiti esodati, in quanto persone ancora in servizio e con una gia' legge per ill pubblico impiego di andare in pensione a 65 anni.. Mi chiedo: e i veri e propri esodati che un lavoro non c'e' l'hanno piu' ??? E tutti i lavoratori del privato che anche loro aspiravano alla quota 96 , che ne sara' di loro ???? Cari Deputati, Ministri e Senatori non siete in grado di gestire questa nostra Italia con tutte le problematiche che ne derivano...e che voi avete contribuito ad aggravare. Esodata poste 17

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    1. Sono completamente d'accordo con te, che non si possono salvare lavoratori che ancora sono in servizio quando ci sono altri che non hanno più reddito per vivere. Andate a vedere chi ha presentato il DL di salvaguardia, sono state due deputate, una del M5S e del PD, rispettivamente " INSEGNANTE DI SCUOLA MATERNA e PROFESSORESSA UNIVERSITARIA" Non vi sembra strano?? Alla faccia delle lotte alle lobi e alla casta, sono tutti uguali si pensa solo ai propri interessi di appartenenza. Per risolvere il proplema basterebbe eliminare il paletto dei 36 mesi e stabilire che tutti i lavoratori che hanno firmato accordi entro il 31.12.2011 hanno diritto di andare in pensione con le norme anti Fornero. NON OCCORRE ESSERE DEI GENI PER COMPRENDERLO. MA LE COSE SEMPLICI SONO QUELLE PI§ DIFFICILI PER I "NOSTRI" POLITICI.

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  2. Ma come si fa? Si salvano i quota 96 della scuola (che hanno un lavoro e uno stipendio) e si lasciano nella melma altre categorie (senza reddito) con quote superiori (100 nel mio caso). Che il Tevere si porti via parlamento e parlamentari...

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    1. Leggi bene! Bisogna approfondire prima di arrivare a conclusioni affrettate.

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  3. Anonimo delle 14,17, Visto che tu hai capito piu' di noi , spiegaci !!!

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  4. Il governo ha molto interesse per la scuola , mi stranizza il M5stelle che la quota 96 deve essere per tutti i lavoratori che hanno lasciato il lavoro prima della legge fornendo e meglio ancor se la quota 96 sia per tutti i lavoratori senza fare discriminazione con nessuno perche' i contributi li pagano tutti. Facciamo ritornare a Mastrapasqua !!!!

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  5. Mastrapasqua !!! dopo quello che ha fatto ??? E poi , che poteri ha il presidente dell' Istituto chiunque esso sia ???? chi stabilisce le regole e' il nostro parlamento !!! Sono camera e senato che approvano le leggi ; l 'Istituto attua cio' che gli altri stabiliscono....come si fa a non capire questo ???

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  6. La pensione a 55 anni e' riservata solo ai POLITICI!!!!!

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  7. Mi riferisco chi dice di non capire! I nostri soldi dei contributi pagati dove sono???????????????

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  8. M5S sbandierate che siete dalla parte dei cittadini e poi salvate i quota 96 della scuola, gente che ancora lavora e che si sono visti solo allungare il periodo lavorativo. E non pensate a quelli che sono fuori dal lavoro e hanno raggiunto la quota 96 lasciando nella disperazione quelli che hanno anche quote superiori (io per esempioo raggiunto quota 99 e non sono salvaguardato solo perchè raggiungo i requisiti solo dopo 4 mesi dal termine della mobilità ordinaria).
    M5S sbandierate che non vi alleate con nessun altro partito, poi per fere questa porcata avete firmato il provvedimento con il PD. Ma la cosa ancora più sporca che il DL è stato presentato da due deputate (del M5S e del PD) entrambe legate al mondo della scuola. VERGOGnATEVI ve lo dice uno che vi ha votato e sostenuto.

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