Soltanto un esodato ogni cinque ha finora ricevuto la liquidazione della pensione come previsto dai vari provvedimenti “di salvaguardia” che si sono succeduti negli ultimi anni. Lo rivela un rapporto dell’Inps citato in questa notizia di alcuni giorni fa che fotografa la situazione aggiornata al 20 gennaio scorso. Secondo i dati le “posizioni salvaguardate” sono in totale 162.147 e i già “liquidati”, al momento, 33.147. 
uscita d'emergenzaL’Inps continua il lavoro di certificazione delle domande ricevute: quelle relative ai primi tre provvedimenti di salvaguardia sono state già lavorate mentre quelle per gli ultimi due dovrebbero esserlo entro fine anno.
La maggior parte degli esodati (35.139) proviene da una situazione di mobilità ordinaria. A seguire ci sono i lavoratori dei fondi di solidarietà (18.795), i prosecutori volontari (16.741), i cessati (7.180), i lavoratori in mobilità lunga (3.202), gli esonerati (1.226), i congedati per assistenza ai figli (98) e i prosecutori volontari in mobilità (77).
La questione continua a essere al centro dell’agenda politica (leggi qui): entro marzo la Camera dovrebbe esaminare una proposta bipartisan formulata dalla Commissione Lavoro per definitivamente il problema “con criteri generali e omogenei – come ha affermato il presidente della Commissione, Cesare Damiano (PD), spiegando che il provvedimento “affronta in modo risolutivo il problema eliminando alcuni paletti della riforma e aggiustando alcune date. Viene così consentito a chi ha maturato i requisiti di andare in pensione con le regole precedenti alla riforma Fornero”.
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