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mercoledì 7 novembre 2012

Brunetta: “Non sappiamo quanti sono”

7/11/2012- la legge di stabilita’
Esodati, niente fondi. Salvataggio cancellato
Continua il giallo dei numeri. Brunetta: “Non sappiamo quanti sono”
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
Esodati, si ricomincia da capo. Come da molti previsto, ieri la Commissione Bilancio della Camera ha bocciato l’emendamento «salva-esodati» votato all’unanimità dalla Commissione Lavoro. Non è stata considerata adeguata e sufficiente la copertura finanziaria che avrebbe risolto la situazione di circa 10mila lavoratori rimasti senza reddito e senza pensione. Copertura che era stata reperita in un prelievo del 3% sui redditi oltre i 150mila euro che aveva fatto insorgere Pdl e Udc. 
E così si ritorna alla casella di partenza. La palla passa di nuovo al governo, al quale i relatori alla Legge di Stabilità chiedono di portare in Parlamento i numeri ufficiali. «Non possiamo - dicono Renato Brunetta, Pdl, e Pier Paolo Baretta, Pd - fare miracoli. Fornero ci deve dare dati esatti sulla platea». Solo così infatti, sostengono, si possono poi valutare le risorse necessarie.
Sembra un po’ incredibile. È passato un anno dall’inizio della polemica sui lavoratori che si sono licenziati o che avevano accettato di perdere il posto di lavoro contando sulla possibilità di andare in pensione. Ma non prevedendo che la riforma Fornero li avrebbe lasciati nel limbo. E nonostante sia evidente che contarli sia il primo passo obbligato, ancora non si riesce a sapere con precisione quanti siano e quanto costi «sistemare» queste persone. Sullo sfondo, lo scontro tra governo e Parlamento. L’Esecutivo e il ministro del Lavoro Elsa Fornero non intendono accettare la richiesta del Parlamento di ripristinare in modo uguale per tutti (come è stato per i primi 130.000 già «salvaguardati») le vecchie regole pensionistiche. E il Parlamento non sa dove e come trovare le risorse necessarie. In ogni caso l’ennesimo flop non disarma l’ex ministro del Pd Cesare Damiano, gran difensore degli esodati. 
Intanto prosegue il lavoro di riscrittura della manovra. «L’impianto delle novità è confermato», dicono all’unisono Pdl-Pd-Udc al termine della riunione con il ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Fra le misure allo studio e che dovrebbero incassare l’ok della commissione Bilancio a breve spunta il bonus ricerca già dal 2013. Le risorse, spiega il relatore del Pd Baretta, arriverebbero dal fondo Giavazzi. Si sta, poi, sempre lavorando all’ipotesi di un intervento sul cuneo e sulla produttività (leggi Irap), mentre solo la metà del Fondo di Palazzo Chigi, pari a 900 milioni, sarà destinata al «sociale». Risolto anche il capitolo dell’Iva agevolata alle cooperative sociali, che almeno per un anno continueranno a godere del regime speciale in vigore. Tra i temi che restano aperti, invece, quello delle franchigie e del tetto alle detrazioni.
I partiti insistono nel chiederne l’abolizione. Ospite ieri della trasmissione Ballarò, il ministro Grilli ha detto che il governo sta pensando di eliminare il tetto alle detrazioni sui mutui e alle spese mediche.
Sulle pensioni, ha aggiunto: «Se ci sono trappole ingiuste dovremo rivedere le norme». Mentre sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici Finmeccanica, ha concluso il ministro, «le eventuali decisioni del governo saranno prese con la massima serenità e non saranno dettate dal giusto dibattito mediatico». 
Intanto, nel rapporto sull’Inps, la Corte dei Conti lancia l’allarme per le conseguenze previdenziali del precariato. Le «crescenti forme di precarietà del mercato del lavoro - si legge - nei posti e nelle retribuzioni, che incidono sui futuri trattamenti pensionistici, soprattutto per le fasce più deboli (giovani e donne)» avranno «riflessi su adeguatezza delle prestazioni e sostenibilità sociale del sistema».
(leggi)
 

4 commenti:

  1. se sono incapaci di fare i calcoli, basterebbe dire: "chi ritiene di essere esodato presenti una domanda".....esaminarle, contarle e il gioco è fatto. Ci vuole tempo? sempre meno di un anno che è già tracsorso!

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  2. come dovevasi dimostrare: ennesima presa per i fondelli. Il problema degli esodati si potrà risolvere quando tutti noi scenderemo in piazza con i forconi. a chi ancora difende i partiti di sinistra (nella persona di bersani) o di destra (nella persona di cazzola), sappiate che l'uno è il gatto e l'altro la volpe e ci trattano come burattini.
    esodato53

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  3. Per la prima volta non mi sento di colpevolizzare il Ministro Fornero. Per diverse ragoni che proverò a spigare. Premesso che ognuno fa il suo mestiere, io credo che in questa fase dove TUTTI gli Emendamenti al riguardo sono stati "segati", le colpe,a mio avviso, sono da ricercare nella parte politica, che prima approva in Comm.ne Lavoro e poi nega in Comm.ne Bilancio. E nelle due Comm.ni, scusate, chi c'è? C'è la politica, che, se è vero che non conosce i numeri esatti dei c.d. esodati, è altrettanto vero che non intende promuovere nessuna azione a loro favore. Non posso pensare in modo diverso, visto che prima promuove,poi boccia. Il Ministro, scusate, in queta fase entra davvero poco. Avendo letto,tanto gli Emendamenti Bipartisan, quanto gli Emendamenti presentati dall'On. Cazzola che erano certamente piu' riduttivi, mi sento di dire che è solamente mancata la volonta' politica di dare un seguito alla tematica...Il poco si conta, il nulla non si conta. Poi, raccontiamo e diciamo quello che vogliamo,ma i fatti concreti sono questi.

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  4. Basta andare sul sito www.camera.it e vedere come è composta la Comm.ne Bilancio.....Mi pare di vedere che è composta dai membri degli stessi partiti che hanno espresso parere favorevole in Comm.ne Lavoro....o sbaglio? La risposta viene da sola.....No comment...

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