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venerdì 29 marzo 2013

La Rete dei Comitati si rivolge alla Commissione Parlamentare Speciale

Esodati, la Rete dei Comitati si rivolge alla Commissione Parlamentare Speciale

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La Rete dei comitati degli Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Quindicenni, Fondi di settore, Esonerati e Donne Esmol, in questi giorni di grave incertezza politica, ha ritenuto di attivarsi facendo un primo, concreto passo per riavviare il discorso politico sul gravissimo problema sociale che, fatti salvi i pochi (molto pochi) i quali, proprio in questi giorni, stanno ricevendo i sospirati certificati di pensione, coinvolge ancora circa 300.000 famiglie nel dramma della riforma pensionistica; questo senza tener conto di tutte quelle categorie, come i licenziati per cessata attività, che i provvedimenti di salvaguardia non hanno preso in considerazione e che nemmeno sono mai entrati a far parte delle statistiche.
Il timore che il forte ricambio avvenuto tra i seggi di entrambe le Camere possa vanificare molti mesi di lavoro, di riunioni, di interpellanze parlamentari, di diritti restituiti seppur non ancora onorati, è fondato. Per questo la Rete ha inviato, nella settimana scorsa, ai Parlamentari della XVII legislatura, un dossier col quale ha inteso fornire una base informativa comune circa gli aspetti normativi ed attuativi della riforma pensionistica, degli effetti perniciosi indotti con l'assunzione del concetto di retroattività della Legge e sul complesso intreccio normativo che dovrebbe regolare tutta la vicenda.
Ora, la Rete dei Comitati si rivolge direttamente alla Commissione Parlamentare Speciale per il controllo degli atti urgenti del Governo con una lettera, indirizzata a tutti i Parlamentari chiamati a gestire alcuni atti inderogabili del governo. Nella missiva, nella quale la Rete non manca di stigmatizzare ulteriormente le molte lacune legislative, si chiede, non senza argomentarne le motivazioni, il rinvio alle Camere dello schema di Decreto Interministeriale, il quale dovrà definire le modalità attuative della salvaguardia per l'ultimo contingente di 10.130 salvaguardati. Nel documento viene infine ribadita la volontà di collaborare con le forze parlamentari per addivenire ad una soluzione condivisa e definitiva della vicenda Esodati in tutta la sua complessità. Su questo ultimo punto, alcuni contatti pare siano già in corso.
E' d'altro canto difficile immaginare che la Commissione Speciale lascerà cadere questa forte richiesta di collaborazione e dialogo e, come tra l'altro suggerito nella lettera stessa, la discussione non potrà non tener conto della cosiddetta, e mai del tutto accantonata, Proposta Damiano (PdL 5103). Proposta alla quale ora la politica dovrà però dare serie e concrete risposte per quanto riguarda i necessari finanziamenti e che, d'altra parte, non può teorizzare soluzioni di tipo contributivo per chi, ormai troppo avanti negli anni, non ne ricaverebbe nemmeno l'equivalente di un reddito di cittadinanza.
I documenti presentati ai componenti la Commissione Parlamentare Speciale sono scaricabili a fondo articolo.
(Leggi)

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