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lunedì 25 marzo 2013

La soluzione proposta dagli esodati: serve un governo per attuarla

manifestazione esodatiGLI ESODATI PROPONGONO UNA SOLUZIONE - PER ATTUARLA SERVE UN GOVERNO
La rete dei comitati degli esodati ci ha inviato uno studio molto articolato in cui si approfondiscono gli effetti della famigerata riforma Fornero e si individuano le vie di uscita per superare il caos giuridico che si è venuto a creare.Pubblichiamo il capitolo più importante dello studio, quello relativo alle proposte, perché consideriamo un dovere civico dare ogni possibile contributo alla conoscenza e alla risoluzione della questione.Chi volesse conoscere il testo integrale potrà richiederlo scrivendo a “ redazione@moderatiriformisti.it This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. ”.Il dossier è stato inviato a tutti i parlamentari sottolineando l'urgenza di risolvere il problema. Un problema che in un Paese normale non sarebbe mai sorto.Solo in Italia poteva succedere che una ministra, dopo avere fatto una riforma che ha sconvolto la vita di centinaia di migliaia di persone e che ha calpestato i diritti di milioni di cittadini, confessasse di non essere stata informata sulle implicazioni che la riforma da lei varata avrebbe potuto comportare.Eppure non era difficile informarsi. Avrebbe potuto chiedere all'INPS, alle Confederazioni sindacali, ai colleghi del Consiglio di gestione di Intesa San Paolo, visto che aveva anche un ruolo in quella banca.Purtroppo, la politica italiana riserva sempre sorprese. Oggi, la Fornero non è più un problema perché, anche se formalmente ancora in carica, non può fare altri danni. C’è, invece, il problema Grillo, il quale, in apparenza esprime tutta la sua solidarietà agli esodati, così come ad altre categorie di cittadini in difficoltà.Poi, però, archiviate le belle parole, non muove un dito per risolvere la questione. Anzi, con il suo atteggiamento ostruzionistico, impedisce alla legislatura di decollare e, quindi, di fatto, allontana qualsiasi prospettiva, per i lavoratori coinvolti, di uscire dal tunnel nel quale sono finiti.Atteggiamento grave perché se è vero che le responsabilità sono del governo Monti, è, anche, vero che gli interessati hanno il diritto di pretendere dal nuovo Parlamento uscito dalle elezioni che la situazione venga risolta in tempi brevissimi.
Senza entrare nel merito delle politiche di ciascun partito, è incontestabile che la posizione di chiusura cieca di Grillo è il principale ostacolo all'avvio di una nuova fase nella quale i problemi della gente, anche i più semplici come quello degli esodati, siano posti al centro dell'azione politica per risposte concrete e tempestive.Poi, magari, quando Grillo avrà raggiunto il 100 per cento dei consensi entreremo nel paradiso terrestre. Però, per il momento, questa posizione alla Ponzio Pilato lascia gli esodati in un scomodo limbo senza stipendio e senza pensione. Così come, tra qualche settimana, impedirà di finanziare la cassa integrazione in deroga e causerà altre decine di migliaia di drammi. Drammi veri di uomini e famiglie che, magari, hanno votato proprio per i 5 Stelle.I parlamentari del Movimento farebbero bene a riflettere sul documento che pubblichiamo e sul dramma esodati. Nei giorni scorsi si sono vantati di essere il primo partito per numero di voti. Si tratta di una affermazione forse non del tutto aderente alla realtà. Ma come primo o come secondo partito, hanno, comunque, il dovere di adottare posizioni ispirate alla responsabilità. Anche perché non hanno alcun modo di sfuggire alle loro responsabilità, sia che assumano decisioni, sia che optino per l’Aventino e impediscano che le Istituzioni funzionino. Gli italiani che li hanno votati si aspettano che utilizzino i consensi ricevuti per risolvere problemi reali come questo, senza fumisterie ideologiche e stupidaggini sulla decrescita felice.La decrescita non è mai felice, soprattutto per chi già soffre le conseguenze catastrofiche della recessione (ettore nardi)
 

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