RIFORMA
PENSIONI 2015 – "Sul tema delle pensioni vanno evitati
errori e improvvisazioni. Prima della legge di Stabilità vanno risolti i
problemi della cosiddetta Opzione Donna e della settima salvaguardia". A
dirlo è Cesare Damiano, esponente del Partito Democratico e presidente della
Commissione Lavoro della Camera, secondo cui nella legge di Stabilità va
affrontato invece il tema della flessibilità. “Non sono proponibili le
tesi di Morando (flessibilità a costo zero), o di Boeri (ricalcolo tutto
contributivo dell’assegno pensionistico): sono due ipotesi che si equivalgono e
che portano a un taglio del 30% della pensione”, spiega Damiano, ricordando che
la proposta del Pd in Commissione Lavoro della Camera “prevede una
penalizzazione massimo dell’8% nel caso di anticipo di quattro anni (in
pensione a 62 e non a 66) o una pensione di anzianità con 41 anni di
contributi”. Secondo l’esponente Pd si tratta di “una buona base di partenza
sulla quale siamo disponibili ad avviare da subito un confronto serio con il
Governo. Si possono trovare soluzioni anche meno costose, ad esempio
differenziando la penalizzazione: del 2% fino ai 1.500 euro mensili, del 3% al
di sopra di tale cifra".
RIFORMA
PENSIONI 2015 – Siamo nel mese di settembre e da quanto si è potuto capire, già
nel corso di questa settimana il Governo Renzi riprenderà ad occuparsi del
delicato tema relativo alla riforma delle pensioni con la possibilità di
operare in ottica flessibilità in uscita. Governo che nel corso di questo
periodo estivo non ha mai lasciato capire quale fosse l’orientamento o quanto
meno la linea da seguire. Tuttavia, in attesa che possano filtrare le prime
indiscrezioni, sembra chiaro che l’Esecutivo sia praticamente costretto a
pensare a penalizzazioni per quanti hanno in animo di uscire prima del tempo
prestabilito nella riforma Fornero, dal mondo del lavoro. Possibili novità
potrebbero arrivare già nel corso di questa settimana.
RIFORMA
PENSIONI 2015 - "Il ripristino della flessibilità
nell'accesso al pensionamento è una necessità ormai da tutti riconosciuta, non
solo per fornire risposte ai lavoratori coinvolti in situazioni di crisi
aziendale, ma anche per offrire ai giovani nuove opportunità di ingresso al
mercato del lavoro". Lo ha detto il segretario confederale della Cisl,
Maurizio Petriccioli, intervenendo nella discussione riguardo le ipotesi
di soluzione per il pensionamento anticipato. "Qualunque sia la
soluzione che verrà individuata - ha aggiunto - è necessario che i relativi
oneri non vengano addossati esclusivamente sulle spalle dei lavoratori, perché
la flessibilità non può compromettere l'adeguatezza dei trattamenti
pensionistici. Ciò implica la nostra indisponibilità ad accogliere ipotesi di
integrale ricalcolo della pensione col metodo contributivo ma anche una piena
apertura a valutare qualunque proposta che rispetti parametri di equità e che
consenta di rimettere nella disponibilità dei lavoratori le scelte relative al
pensionamento". Secondo Petriccioli occorre inoltre "approvare
rapidamente la settima salvaguardia per gli esodati, in modo da
evitare ulteriori disagi e ritardi applicativi alle persone interessate, e
creare, successivamente, le condizioni per risolvere in modo definitivo e
strutturale un problema ormai annoso".
RIFORMA
PENSIONI 2015 - "E’ urgente una riforma delle pensioni, per
poter eliminare le storture della Legge Fornero e ridare una maggiore
flessibilità in uscita anche per creare nuova occupazione per i giovani
attraverso il ricambio generazionale". Lo scrive in una nota su Facebook
il deputato della Lega Nord Roberto Simonetti, ricordando che proprio queste
storture si sono concretizzate "in un aumento dell’età anagrafica per
l’accesso al sistema pensionistico, la formazione degli esodati, cioè coloro
che pur avendo sottoscritto un patto con l’azienda e lo Stato ora non hanno né
stipendio né pensione, e la regolarizzazione e stabilizzazione della cosiddetta
opzione donna". Simonetti ripropone dunque le proposte di Lega Nord che
“alla ripresa dei lavori parlamentari di settembre saranno all’ordine del
giorno della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati”. Per quanto riguarda
la Quota 100, le Lega prevede “un nuovo metodo di calcolo per rendere maggiormente
flessibile l’uscita dal lavoro, lasciando al lavoratore la scelta di quando
andare in pensione, fermo restando il raggiungimento della quota 100 attraverso
la somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva con un minimo di 35
anni di contributi o in alternativa 58 anni di età, salvaguardando così chi ha
iniziato a lavorare da ragazzo".
Sul fronte
esodati, invece, Simonetti fa sapere di aver già proposto ed ottenuto in
commissione "una fase legislativa per realizzare la settima e definitiva
salvaguardia di tutti coloro che sono stati esclusi dall’accesso alla pensione
dalla legge Fornero, di coloro cioè che si son visti spostare la finestra di
uscita benchè avessero fatto un accordo con l’azienda e lo Stato per una
rinuncia al lavoro finalizzata alla pensione. Da includere anche le categorie
degli edili, di coloro che provengono da una situazione di fallimento di
azienda, i cosiddetti quindicenni, i marittimi ed i ferrovieri, categorie
sempre escluse dalle precedenti salvaguardie".
Infine per
la cosiddetta opzione donna, la Riforma Maroni del 2004 "prevede un regime
sperimentale fino alla fine del 2015 per le sole lavoratrici che consente loro
di andare in pensione con almeno 57 anni di età (58 per le autonome) e con 35
anni di contributi, purchè si accetti il sistema contributivo puro. Due
circolari dell’Inps, la n.35 e n.37 del 2012 hanno interpretato in senso
restrittivo la norma, considerando la finestra Sacconi di un anno e il periodo
dell’adeguamento di vita di tre mesi come periodo da computarsi entro il 31
dicembre 2015, riducendo così di più di un anno la sperimentazione. Ho già
proposto una norma interpretativa che modifichi quanto diramato dalle circolari
dell’Inps, includendo così l’intero anno in corso e soprattutto prevedere la
proroga al 2018 di questo sistema pensionistico molto utile per le donne che
devono accudire una famiglia".
(Leggi)
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