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sabato 26 settembre 2015

Boeri: gli uomini percepiscono il 41% in più

Pensioni, ultime notizie al 25/9 sull'Inps da Boeri: gli uomini percepiscono il 41% in più

Il Presidente Boeri interviene nuovamente sulle pensioni sottolineando come quelle degli uomini risultino del 41% più alte di quelli delle donne.

Nuovo intervento del Presidente Inps Tito Boeri, che porta avanti l'operazione trasparenza concentrandosi questa volta sulla disparità di trattamento previdenziale tra uomini e donne. Secondo l'economista della Bocconi, i primi percepirebbero un emolumento maggiore mediamente del 41.4%. Questo pur tenendo presente che quasi il 60% dell'intera platea delle pensioni erogate va a favore del genere femminile. "Una grossa componente della disparità è legata alle pensioni di anzianità, che hanno avvantaggiato gli uomini", perché quest'ultimi possono contare su maggiori anni di versamenti. Anche per questo, secondo Boeri "non bisogna ripristinare i vecchi criteri pensionistici. Se si vuole introdurre maggiore flessibilità dobbiamo porre dei criteri di natura anagrafica e non contributiva". Questa dovrebbe essere la migliore strategia per evitare che nel futuro si sviluppino delle nuove disuguaglianze tra sessi nei trattamenti pensionistici percepiti dopo una vita di lavoro.

Pensioni: Boeri richiama ad un provvedimento sulle ricongiunzioni onerose

Stante la situazione, secondo Boeri al fine di garantire maggiore equità è importante agire sul tema delle ricongiunzioni onerose, per tagliare i costi di queste operazioni in favore di chi ha effettuato versamenti in diversi fondi o casse previdenziale. L'obiettivo è e di arrivare all'unificazione delle diverse forme di contribuzione senza che questo pesi sulle spalle dei lavoratori, un proposito che potrebbe giocare in favore dell'uguaglianza di erogazioni tra i sessi. "La revisione dell'istituto di ricongiunzione onerosa andrebbe fatta: me lo auguro. Sarebbe una riforma che guarda alle donne" spiega Boeri, sottolineando come la vita lavorativa di quest'ultime è particolarmente caratterizzata da prestazioni lavorative discontinue e quindi da versamenti che si alternano anche in diversi fondi. Un elemento che pesava già sulle donne e che si è inasprito con la legge Fornero: "è indubbio che nel 2011 abbiano bloccato moltissime donne, allontanando per loro la prospettiva di andare in pensione" conclude il Presidente dell'Inps.
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Leggi anche: Il Messaggero

2 commenti:

  1. Queste sono le persone che manteniamo noi lavoratori, dopo che prende un sacco di soldi a spese nostre si permette di dire certe cavolate a spese nostre, ma buttatelo fuori dall'inps a calci in culo......

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  2. PENSO DI NON AVER MAI LETTO UN ARTICOLO PIU' DEMENZIALE.
    "Secondo l'economista della Bocconi, i primi percepirebbero un emolumento maggiore mediamente del 41.4%. Questo pur tenendo presente che quasi il 60% dell'intera platea delle pensioni erogate va a favore del genere femminile."
    NORMALMENTE CHI HA VERSATO DI PIU' PERCEPISCE DI PIU'.
    MA LA COSA INTERESSANTE, E' CHE LE DONNE VIVENDO DI PIU', HANNO ANCHE LA REVERSILITA' DI QUELLA DEL MARITO.
    QUINDI, DOVE STA IL PROBLEMA?

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