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venerdì 7 settembre 2012
Esodati, i nuovi 55 mila aspettano il decreto di ottobre
Venerdì, 07 Settembre 2012 09:18
Esodati, i nuovi 55 mila aspettano il decreto di ottobre
Entro Ottobre il secondo gruppo di 55 mila lavoratori del decreto spending review conoscerà le regole per accedere alla salvaguardia. La suddivisione è di ulteriori 40 mila i lavoratori in mobilità, 7400 prosecutori volontari e 6 mila cessati.
Il secondo contingente di 55mila lavoratori previsti nel decreto legge sulla spending review dello scorso luglio (Dl 95/2012, convertito con la legge 135/2012) attende in questi giorni con trepidazione il decreto di attuazione del ministero del Lavoro. Il provvedimento deve essere infatti emanato entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge 135 del 7 Agosto 2012 sulla spending review, dunque entro il 6 ottobre. I tempi stringono. Il decreto di giugno scorso ha infatti regolato l'accesso alla salvaguardia del primo gruppo, quello piu' consistente, di 65mila lavoratori.
Non sono ancora ufficialmente noti i numeri relativi alla loro suddivisione ma stime parlano di 40mila lavoratori in mobilità ordinaria e lunga, di 7.400 prosecutori volontari e di 6mila lavoratori cessati al 31 dicembre 2011 previsti dal decreto milleproroghe 2012, a cui vanno aggiunti 1.600 a carico dei fondi di solidarietà. Nel complesso saranno 120mila le persone finora salvaguardate rispetto ai nuovi requisiti di pensionamento per un impegno finanziario complessivo a carico dello Stato di poco superiore ai 9 miliardi.
Chi sono i nuovi 55 mila lavoratori esodati salvaguardati - L'articolo 22 del decreto legge numero 95 del 6 Luglio 2012 ha tutelato:
1) i lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato in sede governativa entro il 31 dicembre 2011 accordi finalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali ancorche' alla data del 4 dicembre 2011 gli stessi lavoratori ancora non risultino cessati dall'attivita' lavorativa e collocati in mobilita' ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, i quali in ogni caso maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennita' di mobilita' o, ove prevista, della mobilita' lunga.
2) nei limiti di ulteriori 1.600 soggetti rispetto a quanto indicato dall'articolo 6 del decreto ministeriale del 1° giugno 2012 ai lavoratori che, alla data del 4 dicembre 2011, non erano titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarieta' di settore, ma per i quali il diritto all'accesso ai predetti fondi era previsto da accordi stipulati alla suddetta data e ferma restando la permanenza nel fondo fino al sessantaduesimo anno di eta';
3) gli autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione entro il 4 Dicembre 2011 che non abbiano ripreso attività lavorativa, che abbiano un contributo accreditato o accreditabile al 6 Dicembre 2011 e che maturino la decorrenza della pensione entro il 6 dicembre 2014;
4) i lavoratori di cui all'articolo 6, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011 (cd. cessati dal servizio) che maturino la decorrenza della pensione entro il 6 Dicembre 2014.
Chi resta fuori - Le speranze di chi rimane senza tutela sono ancorate alla proposta-damiano approvata lo scorso agosto in commissione Lavoro alla Camere, frutto dell'unificazione di tre provvedimenti diversi.
(Leggi)
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