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martedì 9 luglio 2013

Coordinamento Cgil: “Il Governo latita e spariscono i numeri”

APPELLO DALLA RETE NAZIONALE: "RIPRISTINARE IL PATTO TRADITO CON I LAVORATORI"
Esodati, Coordinamento Cgil: “Il Governo latita e spariscono i numeri”
luglio - 5 - 2013
La questione ‘esodati‘ rischia di passare nel dimenticatoio. “E’ in corso un evidente tentativo di far dimenticare nuovamente il dramma nascondendolo dietro affermazioni riduttive del problema che vengono affidate ai media dai Ministri di questo Governo senza però portare mai l’ufficialità dei numeri in Parlamento“. E’ quanto denuncia il Coordinamento esodati Cgil Parma. “Il ministro Giovannini li aveva promessi in Aula il 16 maggio nel tempo massimo di una settimana. E’ passato oltre un mese e mezzo!
Ora, cambiando il tiro rispetto a quanto affermato nel corso del dibattito sulla fiducia in Parlamento, si vuol far credere che la ventilata modifica della riforma delle Pensioni servirà anche per gli esodati, ma non può essere così“. Il coordinamento locale, aderente alle Rete Nazionale dei Comitati, ha quindi sottoscritto l’appello ufficiale sotto riportato e inviato giovedì a Governo, parlamentari,  forze politiche e stampa nazionale.
“Nel silenzio dei Media, passano i Governi ma gli esodati restano: i Governi sono “solo chiacchiere e distintivo”?”
“In data 9 maggio u.s., reiterandolo il 16 giugno, la Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate (ESMOL),“Quindicenni”, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati aveva fiduciosamente richiesto al Governo di essere ascoltata sulla questione dei cosiddetti “esodati” per portare il proprio contributo di conoscenza profonda del problema ed, essendo diretta parte in causa, esprimere le giuste rivendicazioni di coloro che vivono già oggi nell’angoscia e nella disperazione.
A nessuna delle 2 richieste il Governo ha dato alcun riscontro!
La Rete, fin dall’approvazione della Riforma Fornero sulle pensioni, ha cercato di interloquire in modo propositivo con i Partiti, le Istituzioni, i Sindacati ed i Media, dimostrando ormai una inconfutabile competenza sulla materia, come riconosciuto da tutti coloro con cui è riuscita ad interagire.
Evidentemente o il Governo è sordo al grido dei figli con cui ha “rotto un patto” oppure teme il confronto!
Se ciò era comprensibile per il governo Monti, in quanto autore del “delitto” in danno di centinaia di migliaia di famiglie, non si spiega però per il Governo Letta che ha evidenziato nel suo programma la questione “Esodati” come priorità da risolvere.
Non vogliamo qui soffermarci sul fatto che riteniamo l’approvazione della Riforma delle pensioni Fornero in piena violazione degli articoli 76 e 77 della Costituzione, in quanto materia sottratta illegittimamente al potere del Parlamento, come anche sottolineato a suo tempo dall’allora Presidente della Camera on. Fini e da altri autorevoli personaggi pubblici. Ci sarebbe invece da chiedersi come mai in meno di un anno è stata dichiarata dalla Corte Costituzionale la violazione di legittimità costituzionale di un articolo della stessa Legge 214 (SalvaItalia) che riguardava però il contributo di solidarietà per le pensioni al di sopra dei 90.000 euro, mentre in oltre 18 mesi dalla sua approvazione nessuna istituzione ha considerato di dover sottoporre all’esame della Consulta l’intera assurda riforma previdenziale Fornero-Monti: vogliamo porre l’accento sulla facilità di ricorso alla Corte Costituzionale da parte della “casta” (i ricorrenti avverso il contributo di solidarietà per le pensioni oltre i 90000 Euro erano tutti ex- Magistrati, alcuni anche della Corte dei Conti e la Magistratura competente era la stessa Corte dei Conti), mentre per i cosiddetti “esodati” ed i normali cittadini in generale non vi è la stessa potenzialità di far valere i propri diritti.
Ma non ci arrendiamo al riguardo!!
Infatti, l’onestà e la serietà di una Classe Politica e di un Governo si misurano sulla sua coerenza ed affidabilità: l’on. Letta per ottenere la fiducia in Parlamento ha testualmente affermato: <<In particolare con i lavoratori “Esodati” la comunità ha rotto un patto, e la soluzione strutturale di questo problema e’ un impegno prioritario di questo governo!>>
Ebbene, se si rompe un patto non esiste altra soluzione che tornare a rispettarlo, chiedendo anche scusa!! Non può esistere un problema di soldi, in particolare se si considerano gli 80 miliardi di risparmi sulla previdenza che la riforma Fornero garantisce nel periodo 2012 -2021 (dati del “Servizio Attuariale dell’INPS) !!! Significherebbe perpetrare un furto ed una truffa!!
Il patto tradito è semplice e comprensibile a tutti: i lavoratori cosiddetti “esodati” sono stati spinti, sulla base di accordi atti a risolvere difficoltà aziendali e spesso con il coinvolgimento e la garanzia del Governo o di suoi Enti diretti, a lasciare il proprio posto di lavoro con la promessa di essere accompagnati alla pensione ormai vicina (con le norme vigenti al momento dell’uscita), in cambio del salvataggio di coloro che erano più giovani. Ed in questo il Governo e lo Stato sono pienamente e totalmente responsabili (insieme alle Aziende e ai Sindacati) in quanto direttamente sottoscrittori e garanti degli accordi, se non addirittura in qualità di proprietari delle stesse Aziende in ristrutturazione, oppure come controparte diretta di accordo assicurativo (AGO-INPS) come nel caso dei Contributori volontari.
Ma esiste un patto, meno evidente alla pubblica opinione, che lo Stato ha tradito : quello che coinvolge coloro che hanno perso il lavoro senza accordi, magari per fallimento dell’azienda ed erano a poco dalla maturazione della pensione certamente meritata e dovuta, perché la quasi totalità di essi ha versato un valore di contributi tale da ripagarsi pienamente la pensione prevista (fanno eccezione solo i pochi che possono aver fatto una carriera strepitosa: ma in Italia solo l’1% dichiara di possedere un reddito superiore a 100.000 euro/anno!). Le affermazioni bugiarde che circondano ormai le pensioni non sono applicabili a coloro che hanno versato il 33% della loro retribuzione per 35-40 anni. Un semplice calcolo matematico (la matematica non è né di destra né di sinistra) farebbe comprendere chiaramente il diritto!! Siamo in ciò confortati dai fatti: 5 anni di bilanci INPS e di resoconti annuali presentati al Parlamento in cui, fino al 2011, l’Ente ha sempre dichiarato che con la riforma del 2004 i conti erano in equilibrio fino al 2050!!
Perciò delle 2, l’una: o il Governo Monti ha mentito ed ha fatto cassa con i contributi dei lavoratori anziché con i patrimoni e la fiscalità, oppure i vertici dell’INPS hanno mentito per anni alle Istituzioni. Se fosse vero quest’ultimo caso non si capirebbe però perché non sono ancora stati rimossi !
Ora vediamo che il Governo, rinviandola continuamente, sta di fatto “inabissando” la questione “Esodati” privandola della sua priorità e, per bocca di vari suoi esponenti, sembra intenzionato a fare poco o nulla violando così anche il “patto” verso il Parlamento in base al quale ha ricevuto la fiducia!! L’assenza di risposta da parte del Governo alle richieste della “Rete dei Comitati” di essere ricevuti non fa che rafforzarci in questa idea!
Eppure ci sono in Commissione Lavoro della Camera ben 4 proposte per l’avvio della soluzione. Abbiamo incontrato la Commissione in una audizione informale e tutti i partiti hanno confermato che sono determinati a portare a conclusione in modo unitario ed in tempi rapidi la questione “Esodati”!
Ma il Governo … latita!
Abbiamo già visto nella passata Legislatura tale atteggiamento! Utilizzando direttamente anche il suo braccio operativo, la Ragioneria Generale, il Governo Monti è riuscito ad impedire, già allora, l’approvazione di norme che avrebbero consentito di evitare di avere, ora e in questo momento, migliaia di famiglie alla disperazione e centinaia di migliaia nell’angoscia del proprio futuro. In questo modo il Parlamento è stato esautorato del suo ruolo e potere, sancito dalla Costituzione all’art. 71.
Il Governo attuale, insieme alla sua maggioranza, latita sulla questione dei cosiddetti “Esodati” perché:
· Il Ministro Giovannini si nasconde dietro la ricognizione dei numeri: in Aula, al Senato il 16 maggio u.s., aveva dichiarato “.. la prossima settimana, completati questi approfondimenti, riusciremo a fornire questa mappa (con i numeri degli “Esodati”, n.d.r.) di cui ho parlato.”. Sono spariti i numeri ed anche il Ministro Giovannini! Ad oggi i dati validi, e finora mai smentiti ufficialmente, parlano di circa 500.000 soggetti, di cui solo 130.000 salvaguardati!
· Il Governo si presume voglia continuare a nascondersi dietro il comodo alibi della mancanza di risorse, dimenticando volutamente che il risparmio ottenuto dalla manovra sulle pensioni Fornero non è stato un taglio di spesa, ma un prelievo sui contributi dei lavoratori (in pratica una tassa su una sola categoria di soggetti!) .
Ma in merito all’argomento risorse vogliamo ricordare quel che segue:
· Se son veri i calcoli pubblicati, la soppressione IMU sulla prima casa in versione PD costerebbe 4 MILD/anno mentre in versione PDL costerebbe 8 MLD/anno. Con la cifra riferita ad un solo anno si riuscirebbero a salvaguardare circa 100.000 (versione PD) o 200.000 (versione PDL) cosiddetti “esodati”!
· Se gli F35 costano circa 15 MLD, a cui va aggiunto circa il doppio di tale cifra per il mantenimento operativo della loro vita, ancor più utile sarebbe stato risparmiare quei denari. Ma questa maggioranza ha appena confermato in Parlamento di voler spendere quei soldi, inutili per molti Paesi che hanno receduto dall’acquisto, Canada in testa. Il tutto mentre gli scandali per corruzione che colpiscono le aziende italiane del settore sono all’ordine del giorno e la “mitologica” legge anticorruzione, definita assolutamente prioritaria anche dal passato Governo, è anch’essa diventata “miraggio”!
· “Improvvisamente”, dopo anni di elogi pubblici della classe politica ad Equitalia per il presunto miglioramento del recupero fiscale, si scopre invece che devono ancora essere riscosse da Equitalia (Agenzia dell’Entrate e INPS) “Cifre da iperbole siderale: 545 miliardi di euro, venti Finanziarie importanti, un quarto del prodotto interno lordo, un quinto del debito pubblico”. Non ci sono parole da aggiungere se non che essendo importi relativi a 8-9 anni vuol dire mancato recupero di circa 65 Mld/anno (3 pesanti finanziarie annue)
· Chiudiamo il pro-memoria sulle risorse ricordando che:
o “l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata stimata in 60 miliardi di euro” (SAeT Dipartimento Funzione Pubblica)
o il sommerso in Italia vale il 21,4 % del PIL pari a 346 Mld euro/anno (rapporto Visa, peggio indica Eurispes), ovvero imposte evase per circa 182 Mld/anno
o il valore dell’economia criminale delle mafie 170 Mld euro/anno (CGIA Mestre su dati Bankitalia) con danno erariale di circa 75 Mld euro/anno
o 98 Miliardi di euro era la somma evasa accertata dalla Guardia di Finanza dovuta dai Concessionari di slot machine . Lo Stato li ha ridotti nel 2012 (mica anni fa, ma in piena crisi) a circa 2 MLD. E gli altri 96 Mld?
Questi sono i fatti, ma la teoria del Governo e di questa classe dirigente è che il problema sono i lavoratori e i pensionati !!! E tanto peggio per i fatti!
Il Ministro Giovannini preannuncia pubblicamente modifiche alla riforma delle pensioni prevedendo una flessibilità penalizzante per chi va in pensione a partire dai 62 anni. Si prospetta un altro furto ai lavoratori poiché non si comprende il motivo di una ulteriore penalizzazione laddove oramai le pensioni future sono erogate con il sistema contributivo!!
La Rete dei Comitati ritiene perciò una simile proposta un tentativo che serve solo a continuare a coprire, a spese dei soliti lavoratori dipendenti, i buchi generati dallo Stato stesso con il suo Ente INPDAP che, a differenza dell’INPS che è in attivo, risulta in passivo di circa 12 MLD (fonte relazione annuale INPS 2013), con uno Stato nel suo insieme debitore di decine di Miliardi all’Ente per contributi non versati.
In ogni caso questa proposta di parziale riforma della normativa pensionistica non può essere, come vuol lasciare intendere il Ministro Giovannini insieme al Sottosegretario Dell’Aringa, la soluzione per gli esodati.
Per i cosiddetti “esodati” deve essere ripristinato da subito il patto che lo Stato ha rotto, permettendo loro di andare in pensione con le norme previgenti !
O dobbiamo concludere che i Governi e la Classe Politica, come diceva un grande De Niro in un memorabile film, sono “solo chiacchiere e distintivo”?
Il dubbio lo abbiamo ormai da molto tempo! Ma con una differenza di cui abbiamo certezza: dalla nostra parte non abbiamo Al Capone!”
(Leggi)
 

2 commenti:

  1. ....... chi ha rubato i numeri ? ? ? per favore fuori i numeri perche' il ministro Giovannini e compagnia non possono lavorare ! ! ! Sono 18 mesi che vorrebbero aiutarci a risolvere il problema ripristinando il patto tradito con gli esodati, ma a causa di qualcuno che ha rubato i numeri e forse si nasconde tra le nostre file, sono impossibilitati.........
    WANTED - SCEGLI IL TUO DESTINO.... o consegni i numeri al ministro Giovannini e ai vari sottosegretari o porterai sulla coscienza il destino di oltre 350.000 esodati
    ( esodati postali quelli del 31.12.2011)

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  2. Ministro Giovannini, con tanti sottosegretari di cui ti circondi come mai non avete ancora sulla scrivania i numeri......... a furia di "darli" avete smarrito quelli " giusti"....... ministro mettili a lavorare e dagli il compito di trovare i numeri persi

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