Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

martedì 30 luglio 2013

Esodati: Letta e Giovannini non ne parlano più

Esodati: nessuno ne parla più come ultimi discorsi Letta e Giovannini su programma Governo autunno
I fondi servono per dare la pensione non solo agli 11mila esodati, cifra resa noto proprio qualche giorno fa dall’Inps, ma a tutti i 130mila già salvaguardati dall’ex governo Monti; per allargare la platea dei tutelati alle altre 200mila persone in bilico; e per pensare ad eventuali sussidi da destinare a chi ancora aspetta la pensione.
I fondi servono per dare la pensione non solo agli 11mila esodati, cifra resa noto proprio qualche giorno fa dall’Inps, ma a tutti i 130mila già salvaguardati dall’ex governo Monti; per allargare la platea dei tutelati alle altre 200mila persone in bilico; e per pensare ad eventuali sussidi da destinare a chi ancora aspetta la pensione.
Secondo l’Inps, finora dei 130.130 lavoratori, circa 11.384 sono andati in pensione con le vecchie norme e sono coloro che hanno maturato i requisiti per andare in pensione, una prima tranche di quei 65mila lavoratori salvaguardati con il decreto del 2011.
Inoltre, nel primo decreto riguardante 65mila persone, oltre 3mila accessi non sono stati assegnati. Nonostante le proposte presentate a tutela di questi esodati e le discussioni che si protraggono ormai da mesi, tutto sembra di nuovo tornato a tacere, per dare priorità ad altre questioni come Iva e Imu.
Si aspetta comunque l’autunno, quando il governo presenterà anche un piano di privatizzazioni, come ha annunciato il presidente del Consiglio Enrico Letta. Il premier ha detto: “Presenteremo in autunno, appena sarà definito, il piano di privatizzazioni: ora non sono in grado di dire che cosa e quanto. Non voglio dare adito a speculazioni: ci lavoreremo fra agosto e settembre.
Il piano di dismissione del governo sarà largo. Lo presenteremo e ne discuteremo con tutti, ne ho già cominciato a parlare con le parti sociali”. Tra le priorità anche la volontà di cambiare la legge elettorale: “Cambiare la legge elettorale è una priorità e le Camere sono l’alveo naturale dell’impegno riformatore.
Mi auguro che succeda e farò di tutto perché ciò accada”. Intanto, entro settembre, arriveranno i primi risultati dell'attività del gruppo di lavoro, messo in campo dal ministero del Lavoro per sperimentare forme di reddito di inserimento, che non è di cittadinanza, com’è stato annunciato dal ministro del lavoro Enrico Giovannini.
(Leggi)

5 commenti:

  1. SILENZIO SUGLI INNOCENTI ! ! !
    DOVE SONO FINITI I SINDACATI ? ? ?
    PERCHE" QUESTO SILENZIO E QUESTA INDIFFERENZA ? ? ?
    In un momento di sgomento, ma di riflessione , la mia mente e' volata lontano di qualche anno , quando i sindacati ( non ricordo quali in particolare), casapound, indignatos, centri sociali e chi piu' ne ha ne metta, quando al governo c'erano altri personaggi, organizzavano grandi manifestazioni...........vorrei tanto che ne organizzassero almeno una di quella portata in numero di partecipanti e con la stessa animosita' , perche' questo e' un problema che oggi coinvolge noi, ma avendo cosi' creato un precedente, domani sicuramente coinvolgerà' TUTTI ! ! ! .....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne han organizzato una il 22 giugno. A Roma sono giunte centinaia di migliaia di persone.
      Evidentemente tu non c'eri.

      Elimina
    2. Con una, mentre prima se ne faceva una al giorno, vedi i frutti raccolti.......IL NULLA ..........io non c'ero per motivi personali che non devo raccontare a te ! ! !

      Elimina
  2. Per un articolo scritto su un giornale per delle dichiarazioni fatte dal cantante DE GREGORI un telecronista invita alla riflessione su quello che dice DE GREGORI........ da 18 mesi noi ESODATI postali , senza lavoro, senza stipendio e senza pensione, gridiamo gustizia per dei PATTI e ACCORDI non riconosciuti dallo STATO ...... PASSIAMO ORMAI INOSSERVATI. ! ! ! !

    RispondiElimina