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domenica 13 aprile 2014

MOBILITAZIONE DEGLI “ESODATI” A ROMA IL 14, 15 E 16 APRILE 2014

Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate, “Quindicenni”, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati.

 COMUNICATO STAMPA

 MOBILITAZIONE DEGLI “ESODATI” A ROMA IL 14, 15 E 16 APRILE 2014

 

La "Rete dei comitati degli esodati" annuncia l'organizzazione di due giornate di presidio  a piazza Montecitorio  per il 14 e il 15 aprile dalle 9h alle 14h e una mobilitazione per il 16 aprile davanti al Ministero del lavoro dalle 9h alle 14h.

Questa prolungata mobilitazione ha come obiettivo quello di spingere risolutamente Governo e Parlamento a RISOLVERE VERAMENTE E STRUTTURALMENTE IL DRAMMA DEGLI “ESODATI” NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE;

VOGLIAMO SOLLECITARE i lavori dell’annunciato gruppo di lavoro tra Ministeri, INPS e Commissioni Parlamentari referenti che sarà costituito per la “perimetrazione” delle platee e dei numeri degli esodati (poiché a 28 mesi dalla riforma ANCORA MANCA UNA PRECISA QUANTO CORRETTA QUANTIFICAZIONE !!!) e per predisporre una proposta di soluzione per tutti i soggetti individuati.

MANIFESTIAMO in primo luogo PER EVITARE che, come è successo in questi 2 anni, Governo e Ragioneria Generale dello Stato finiscano per far di nuovo insabbiare la risoluzione del nostro dramma a dispetto della volontà più volte espressa e nonostante il gruppo di lavoro fortemente voluto dalle Commissioni Parlamentari Referenti, E PER RICORDARE che dietro il fenomeno “esodati” ci sono decine di migliaia di famiglie che rischiano l’indigenza davanti ad un presente e futuro di anni senza alcun reddito e senza la pensione.

VOGLIAMO SOLLECITARE Governo e Parlamento a RISOLVERE SENZA ALTRO INDUGIO E STRUTTURALMENTE L’EMERGENZA SOCIALE DEGLI “ESODATI” EVITANDO CHE SI RIPETANO ANCORA UNA VOLTA LE INUTILI PROMESSE DEGLI ULTIMI 2 ANNI.

INFINE LA “RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI” VUOLE FARSI PARTE ATTIVA E PROPOSITIVA PER EVITARE che, con la soluzione annunciata, si ripetano le discriminazioni consumate dai precedenti parziali provvedimenti di salvaguardia degli “esodati”, richiedendo che venga restituito il diritto alla pensione a tutti gli “esodati che si trovano nella condizione di:

  1. Non essere più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a qualsiasi      titolo, oppure avere entro quella data sottoscritto accordi collettivi o individuali che come esito finale prevedano il futuro licenziamento.
  2. Maturare il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018.
 

NON ACCETTEREMO SOLUZIONI PARZIALI O SOLUZIONI CHE PREVEDANO “SCIVOLI” ASSISTENZIALI MA ESCLUSIVAMENTE IL RIPRISTINO DEL NOSTRO DIRITTO ALLA PESIONE DEL QUALE SIAMO STATI DEFRAUDATI.


A distanza di oltre due anni dall'inizio del dramma degli "esodati" provocato dalla Riforma previdenziale Fornero-Monti la mancanza di una soluzione strutturale del gravissimo problema sociale ha prodotto livelli di disperazione inaccettabili per i soggetti colpiti e le loro famiglie.

Sono certamente ancora decine di migliaia i cittadini italiani, scippati violentemente di un loro diritto che, senza più lavoro e non potendo accedere alla pensione con le norme previgenti, versano già da tempo in precarie condizioni economiche.

Gli “esodati” saranno ancora in piazza per urlare la loro NON rassegnazione al silenzio e all'indifferenza e all’insensibilità della gran parte della classe politica. Gli “Esodati” non abbandoneranno la battaglia per il recupero del loro diritto e quindi per un ritorno a una giustizia sociale!

E' ora che Governo e Parlamento risolvano INSIEME, ascoltando gli “Esodati”, questa vergogna TUTTA italiana passando dalle promesse ai FATTI.

Riferimento per la “Rete dei Comitati degli Esodati”
Francesco FLORE

2 commenti:

  1. Se fossi a Roma sarei con voi tutti i giorni.
    Grazie per tutto l'impegno.
    Ci vediamo presto.

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  2. CONFIDO NELLE PREGHIERE DI SUA SANTITA FRANCESCO.

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