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giovedì 10 aprile 2014

Si continua a rimandare

Riceviamo e volentieri pubblichiamo gli atti della Commissione Lavoro

SEDE REFERENTEMartedì 8 aprile 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli. 
La seduta comincia alle 15.20.
Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
Nuovo testo unificato C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo. (Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 aprile 2014.  
Cesare DAMIANOpresidente, ricorda che nella seduta del 2 aprile 2014 la Commissione ha preso atto della mancata trasmissione della relazione tecnica, la cui predisposizione era stata richiesta al Governo, entro il termine di 7 giorni, nella seduta del 20 marzo 2014, sollecitando l'Esecutivo a trasmetterla nel minor tempo possibile.
Segnala, altresì, che il rappresentante del Governo, nella medesima seduta del 2 aprile, si era impegnato a sollecitare l'INPS per la trasmissione dei dati necessari all'elaborazione di tale relazione tecnica, ai fini di una esaustiva quantificazione dei relativi oneri finanziari. Rammenta, inoltre, che, secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, l'avvio dell'esame in Assemblea delle proposte di legge in discussione è previsto per il prossimo 14 aprile.  
Nell'avvertire che la predetta relazione tecnica non è ancora stata trasmessa alla Commissione, rappresenta che, dalle informazioni assunte per le vie brevi, risulta che la relazione tecnica è stata predisposta ed è stata trasmessa al Ministero dell'economia e delle finanze per le verifiche previste dalla legge di contabilità.  
Anche alla luce di questa circostanza, ritiene che si debba valutare il percorso da seguire nell'esame del provvedimento, tenuto conto che non appare possibile, allo stato, concludere l'iter in sede referente in tempi compatibili con l'inizio dell'esame in Assemblea, mancando le informazioni necessarie per la quantificazione dei relativi oneri.
Fa presente, poi, che, in considerazione dell'urgenza di individuare una soluzione di tipo strutturale alla problematica in oggetto, ha preso contatto con il Ministro Poletti, il quale ha assicurato che è sua intenzione aprire un tavolo di confronto istituzionale tra Parlamento, Governo ed INPS su tali tematiche, in vista dell'individuazione delle misure più adeguate, impegnandosi, peraltro, a sottoporre tale questione al prossimo Consiglio dei ministri.  
Alla luce di quanto testé riferito, propone, ove la Commissione concordi, di informare la Presidenza della Camera di tali sviluppi, chiedendo un rinvio dell'inizio della discussione in Assemblea.  
Massimiliano FEDRIGA (LNA), nel prendere atto di quanto riferito dal presidente, ritiene che la Commissione debba proseguire speditamente nell'esame del provvedimento, giudicando inaccettabile uno slittamento dell'inizio dell'esame in Assemblea, anche in considerazione del fatto che le proposte in discussione sono all'attenzione del Governo da lungo tempo. Ritiene, pertanto, che la Commissione non possa adeguarsi passivamente alla logica dei rinvii, stigmatizzando con forza l'atteggiamento dell'Esecutivo, che non è stato ancora in grado di trasmettere una relazione tecnica credibile sul testo in esame.
Renata POLVERINI (FI-PdL) fa presente che tutti i gruppi lavorano da tempo con spirito costruttivo sul testo in esame, nel tentativo di individuare una soluzione adeguata alla delicata problematica dei lavoratori «esodati». Sottolinea come tali categorie di lavoratori, ormai prive di alcuna forma di reddito, continuano ad esprimere con forza la loro preoccupazione, anche con manifestazioni pubbliche davanti a Montecitorio, che si svolgeranno anche nella giornata di domani. Dichiara, tuttavia, di comprendere le ragioni della proposta della presidenza, concordando con il percorso procedurale descritto, purché esso conduca all'individuazione in un tempo certo e ragionevolmente breve di misure risolutive della problematica.
Fa presente che, in caso di assenza di una disponibilità dell'Esecutivo a risolvere quanto prima tale questione sin dall'esame del DEF, il Governo non potrà aspettarsi alcuna forma di collaborazione con riferimento alle annunciate riforme del pubblico impiego, in quanto, a suo avviso, sarebbe paradossale lasciare irrisolta la questione dei lavoratori «esodati», così come quella, analoga, dei lavoratori della scuola della cosiddetta «quota 96», mentre nel settore pubblico si prefigura l'attuazione di un piano di «staffetta generazione».  
Giorgio AIRAUDO (SEL) chiede che la condivisibile proposta della presidenza sia accompagnata dall'individuazione di una data certa entro la quale concludere i lavori di approfondimento sulla tematica, in vista della sollecita definizione dei necessari interventi in favore delle categorie coinvolte.
Cesare DAMIANOpresidente, nel concordare con la deputata Polverini circa i rapporti tra la disciplina previdenziale applicabile nel settore pubblico e in quello privato, fa presente che tutti i gruppi – avendo a cuore le sorti dei lavoratori «esodati» – lavorano da tempo per un obiettivo comune, che è quello di assicurare in tempi brevi una soluzione di tipo strutturale alla questione. Nel far presente di aver preso contatto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali proprio per sollecitare una positiva conclusione dell’iter del provvedimento in esame, ritiene che la disponibilità mostrata dal Governo su tale questione costituisca un elemento di novità che non può non essere preso in considerazione.
Fa presente, in ogni caso, che sarà sua cura ricontattare il Ministro una volta conclusa la riunione del Consiglio dei ministri, prevista per la giornata odierna, al fine di ottenere maggiori delucidazioni circa l'avvio entro tempi certi del predetto tavolo di confronto. Dichiara che si farà carico di riferire alla Commissione quanto prima circa gli esiti di tale dialogo con il Ministro, precisando che nella prossima seduta, che potrebbe essere convocata nella mattinata di domani, potrà fornire.  
Nel sottolineare il rischio di iniziare la discussione del provvedimento in Assemblea senza la necessaria quantificazione degli oneri, ritiene che qualsiasi determinazione circa il prosieguo dell'esame potrà essere assunta, in ogni caso, nella giornata di domani, anche alla luce dell'orientamento che manifesterà il Governo sulla materia.  
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.  
La seduta termina alle 15.30.
(Leggi)

2 commenti:

  1. L'ennesima presa per i fondelli! Dopo 2 anni e mezzo un altro rinvio a cui ne seguirà un altro, poi ci saranno le elezioni, poi un approfondimento, e così via fino a farci crepare di rabbia. Non c'è volontà politica di risolvere il problema perché i soldi, se vogliono, si trovano (come dimostrano i 10 miliardi saltati fuori in un baleno per la riduzione IRPEF).

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  2. Siamo entrati nella Terra promessa.
    Alleluja.

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