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martedì 19 giugno 2012

Esodati, Fornero ne trova altri 55 mila

Esodati, Fornero ne trova altri 55 mila
giugno 19, 2012
Brevi stralci dell’intervento del ministro Fornero al Senato sul tema degli “esodati”. Il ministro ne “trova” altri 55 mila e oltre a una possibile “deroga alla riforma delle pensioni” propone vecchi strumenti: sussidi di disoccupazione, lavori di pubblica utilità, incentivi alle imprese per riassunzioni. Nessuna certezza, dunque, nemmeno sul numero complessivo:
Elsa Fornero al Senato:
I lavoratori che saranno salvaguardati sono 65.000 unita’. Fornero afferma che si sono voluti salvaguardare lavoratori gia’ usciti dal lavoro e quindi piu’ a rischio di rimanere senza reddito e senza pensione.
Il numero di 400.000 lavoratori nella Relazione dell’Inps sui lavoratori esodati ‘non è numero dei lavoratori da salvaguardare”. Ci sono circa 60.000 lavoratori che hanno maturato i requisiti nel 2011 e quindi andranno in pensione nel 2012.
I lavoratori da salvaguardare oltre i 65.000 gia’ previsti dal decreto del Governo sono 55.000: tra questi 40.000 sono quelli in mobilita’.
Una ipotesi di soluzione per la platea di esodati ancora da salvaguardare potrebbe essere “una deroga alla nuova disciplina pensionistica”. Ma “oneri e coperture dovranno essere attentamente vagliati”.
Per far fronte al problema dei lavoratori esodati oltre a quelli gia’ salvaguardati o che il Governo intende salvaguardare con prossimi provvedimenti il Governo potrebbe estendere il trattamento di disoccupazione o pensare alla partecipazione a lavori di pubblica utilita’.
Ci sono “ipotesi” sulle quali “il governo vuole confrontarsi con le parti sociali e il Parlamento” per salvaguardare la platea degli esodati. Proposta anche l’istituzione di “una sede permanente di monitoraggio” del problema.
“Sento l’esigenza di un intervento serrato con le parti sociali per interventi piu’ approfonditi e per individuare situazioni di criticita’ per misure tempestive e per interventi finanziari modulati nel tempo”.
(Leggi)

4 commenti:

  1. lO STATO DEVE RISPETTARE GLI ACCORDI PRESI CON I LAVORATORI. SE NON LO FA' VUOL DIRE CHE SIAMO IN DITTATURA. SE SAPEVAMO DELLE CONSEGUENZE, ERAVAMO TUTTI AL LAVORO. QUINDI SE CE NE SIAMO ANDATI E' PERCHE'LE AZIENDE CI HANNO BUTTATO FUORI E NON PERCHE E' STATA UNA NOSTRA SCELTA. vOGLIAMO LA NOSTRA PENSIONE POICHE' GLI ACCORDI ERANO GIA' STABILITI.

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  2. NON BISOGNA TRATTARE GLI ESODATI CON DUE PESI E DUE MISURE.TUTTI GLI ESODATI CHE AVEVANO FATTO ACCORDI ANTE RIFORMA FORNERO E SONO USCITI AL 31.12.2011 DEVONO ESSERE SALVAGUARDATI.ANCHE GLI ESODATI DEL 53 DEVONO ESSERE SALVAGUARDATI.

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  3. Esodato53. Devono essere salvaguardati coloro che maturano la pensione entro il 2013 anche se hanno lasciato il posto di lavoro nei primi mesi del 2012. In particolare coloro che maturano il diritto alla pensione di anzianità (40 anni contributivi) entro questo mese di giugno ed il godimento alla pensione entro il 3° trimestre 2013. Queste persone già dal prossimo mese di luglio dovranno pagare, se non salvati n.31 ratei di contributi volontari ciascuno di circa 1.450 euro al mese oltre al fatto che da agosto 2013 a gennaio 2015 non hanno garantito alcuno stipendio da parte di Poste. Sono questi dei casi da salvaguardare? Un in bocca al lupo per tutti, perchè tutti vanno salvaguardati.

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  4. La dittatura continua. raffaele c e la sua famiglia schiavizzata

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