Siamo almeno 5.000 dipendenti postali colpiti, vittime del decreto Monti-Fornero del 6-12-2011.
Siamo PERSONE in carne ed ossa, cittadini italiani, lavoratori che si sentono TRATTATI COME SCORIE.
Adesso abbiamo uno strumento in più per far sentire la nostra voce.
Usiamolo con intelligenza.
Se mi posso permettere, Paola, ti consiglio di non andare a fare alcun lavoro assicurato. Non perché io sia per il lavoro nero eh!? Anzi... Ma ti dico questp per non fare lo sbaglio di uscire dalla forma previdenziale IPOST. Siccome a pagare la pensione sarà l'ultima forma pensionistica nella quale si è versato, noi postali siamo "obbligati" a non lavorare fino alla pensione e coprire eventuali buchi contributivi con i Versamenti Volontari. Se lavorassimo assicurati, la forma assicurativa saebbe, ovviamente, INPS e quindi dovremmo poi anche ricongiungere i nostri contributi dal fondo speciale IPOST al fondo INPS. Ma cadremmo dalla padella nella brace delle RICONGIUNZIONI ONEROSE, altro capitolo triste ed irrisolto che riguarda migliaia di lavoratori e per il quale non c'è la nostra stessa visibilità, anche se l'ingustizia è di gran lunga superiore a quella che subiamo noi.
Se mi posso permettere, Paola, ti consiglio di non andare a fare alcun lavoro assicurato. Non perché io sia per il lavoro nero eh!? Anzi...
RispondiEliminaMa ti dico questp per non fare lo sbaglio di uscire dalla forma previdenziale IPOST. Siccome a pagare la pensione sarà l'ultima forma pensionistica nella quale si è versato, noi postali siamo "obbligati" a non lavorare fino alla pensione e coprire eventuali buchi contributivi con i Versamenti Volontari.
Se lavorassimo assicurati, la forma assicurativa saebbe, ovviamente, INPS e quindi dovremmo poi anche ricongiungere i nostri contributi dal fondo speciale IPOST al fondo INPS. Ma cadremmo dalla padella nella brace delle RICONGIUNZIONI ONEROSE, altro capitolo triste ed irrisolto che riguarda migliaia di lavoratori e per il quale non c'è la nostra stessa visibilità, anche se l'ingustizia è di gran lunga superiore a quella che subiamo noi.