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lunedì 18 giugno 2012

Franceschini PD - Prima gli esodati, poi la riforma sul lavoro

Politica
roma 18/06/2012 - RIFORME LE MISURE ALLO STUDIO
Esodati, il governo pensa a un decreto
Pressing di Franceschini (Pd): "Poi potremo approvare la riforma sul lavoro"
FRANCESCO SEMPRINI
«Parto con un animo più sereno», aveva detto Mario Monti alla vigilia del vertice dei G-20 in Messico.
Sereno ma non troppo. Mentre l’attenzione dei leader del Pianeta è rivolta alle elezioni in Grecia, il premier non perde di vista la situazione interna.
Nella mente del professore c’è una data precisa, il 28 giugno: in agenda il prossimo Consiglio europeo. Monti lo ha detto, vuole sbarcare a Bruxelles con la riforma del lavoro in tasca, altrimenti il rischio è «perdere punti» in termini di credibilità. Rischio che cresce, stando agli ultimi sviluppi. Nella fase attuale la questione è prettamente politica, avverte Gianfranco Fini, visto che «non ci sono ostacoli procedurali o regolamentari».
Secondo il presidente della Camera è necessario «contrariamente a quanto accaduto fino ad oggi, che Pdl e Pd, condividano la necessità» della riforma. Condivisione che appare assai incerta. Per il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, devono essere sciolti due nodi cruciali quello degli ammortizzatori e degli esodati.
Gli fa eco Dario Franceschini, presidente dei deputati del Pd, secondo cui «per un iter più veloce, il ddl potrebbe essere aiutato non da un impegno ma da un decreto per risolvere la questione esodati».
Dall’altra parte a farsi sentire è Fabrizio Cicchitto che puntella l’esecutivo sulla scelta del veicolo usato per varare la riforma. «Se Monti avesse avuto una grande urgenza, avrebbe potuto e dovuto presentare il progetto sotto forma di decreto legge».
Già, il decreto legge. Via non scelta per il tema lavoro, ma che potrebbe tornare utile per sanare la questione degli esodati. Strada, probabilmente, non a caso battuta ieri proprio dal capogruppo a Montecitorio del Pd.
Settimane, quindi, «cruciali» per il governo, sia in campo nazionale che continentale.. Con un test intermedio rappresentato dal vertice a quattro di venerdì prossimo con Angela Merkel, Francois Hollande, e il premier spagnolo, Mariano Rajoy.
Incontro al quale Monti arriva con un risultato al suo attivo, il «decreto sviluppo» per far ripartire la locomotiva economica nazionale. Ma date le incertezze sul nodo lavoro, non è abbastanza per il premier, che cerca rassicurazioni altrove. Così il governo tenta di accelerare sul capitolo «spending review», l’altro grande obiettivo della «road map» di Monti.
Il premier punta a varare il riordino della pubblica amministrazione in tempi brevi, e le sue speranze si riflettono nelle rassicurazioni del ministro per la Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, secondo cui il via libera al provvedimento sarà ultimato a fine mese. L’obiettivo è reperire circa 13 miliardi di euro nel biennio 2012-2013 per evitare l’aumento di due punti delle aliquote Iva del 10 e 20 per cento.


1 commento:

  1. SE VOLETE ESSERE CREDIBILI, MANDATE A CASA ICHINO E QUELLI COME LUI, FATE UN PO' DI PULIZIA NEL PARTITO E CERCATE DI OCCUPPARVI DEI PROBLEMI REALI DEI CITTADINI ANZICHE' DEI PROBLEMI DELLE VOSTRE SEDIE E DEI VOSTRI INTROITI. SIATE ALMENO ONESTI.NON CREDERO' AL VOSTRO IMPEGNO FINCHE' NON VEDRO' IL RISULTATO. TROPPE VOLTE CI AVETE INGANNATI. ESODATA POSTE 53

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