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martedì 26 giugno 2012

Scivoli

Fornero, arriva il superscivolo
di Ruggiero Capone
26 giugno 2012POLITICA
 
Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, casca sull’ennesima buccia di banana. Perseverare è davvero diabolico, specie se si considera che proprio dal ministero del Lavoro avevano dato in pasto all’opinione pubblica la cifra di 65mila esodati. Dato che aveva permesso alla Fornero d’asserire «ci sono solo 65mila esodati». È notizia di qualche settimana fa è che, proprio l’Inps aveva comunicato che gli esodati sono 400mila, ma nei meandri della comunicazione del Welfare s’erano virtualmente ridotti a 65mila (di fatto stavano già slittando vero i 500mila). E l’inizio settimana s’è aperto con nuove cifre del Welfare, questa volta su eventuali esuberi (circa 5 mila secondo notizie di stampa) derivanti dall’accorpamento di Inpdap ed Enpals in Inps. Notizie che hanno mandato in bestia il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: «Chi dà questi numeri, sia sull’Inps sia sul pubblico impiego, è un irresponsabile. Il governo deve darci un piano industriale da cui si desume ciò che deve avvenire e non il contrario... È davvero sconcertante come persone pagatissime e con grande responsabilità giochino con i numeri, con le sorti degli istituti, delle persone e dei servizi». E la mente di Bonanni corre d’istinto alla Fornero, la sterminatrice di lavoratori.
«Nei piani di integrazione dell’ex-Inpdap e dell’ex-Enpals in Inps non c’é alcun programma di esubero o mobilità di dipendenti», fanno sapere dall’Inps, precisando che «per quanto riguarda il personale non è all’ordine del giorno alcun intervento, sono quindi destituite di ogni fondamento le cifre indicate oggi da alcuni organi di stampa». E non è stato solo il Messaggero a citare ieri un documento che indica «23 direttori generali in meno, 70 direttori di 2/o livello eliminati, 5 mila dipendenti in mobilità». Il documento è sfuggito al Welfare, agli uffici previdenziali, e potrebbe esserci l’ennesimo zampino della Fornero.
«Il processo di integrazione è stato finora tracciato dagli indirizzi del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) dell’Istituto e dalle linee programmatiche del Presidente, che affidano alla Tecnostruttura la predisposizione di un piano industriale, che non è stato definito - spiegano i supertecnici Inps -. Mancano peraltro ancora l’approvazione del bilancio 2011 dell’Inpdap e i successivi decreti ministeriali. Nei documenti fin qui redatti sono già stati individuati i piani di razionalizzazione della spesa, a partire dall’integrazione logistica e delle piattaforme informatiche». L’ Inps precisa che il tema della riduzione del personale «è stato peraltro formalmente escluso nel corso di una videoconferenza interna rivolta alla dirigenza dell’Istituto, condotta mercoledì scorso, 20 giugno, congiuntamente dal direttore generale dell’Inps, Mauro Nori e dal presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua». È la Fornero che cerca sempre di stupirci: pare lavori al superscivolo che garantisca un salto mortale ai redditi medio-bassi da lavoro dipendente.
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1 commento:

  1. Piu' salti mortali di quelli che stiamo facendo, tutti noi cittadini Italiani dai redditi meno alti,cosa ancora dovremmo aspettarci da questo Ministro cosi' insensibile al nostro e altrui futuro. Paola

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