di Ruggiero Capone
26 giugno 2012POLITICA
«Nei piani di integrazione dell’ex-Inpdap e dell’ex-Enpals in Inps non c’é alcun programma di esubero o mobilità di dipendenti», fanno sapere dall’Inps, precisando che «per quanto riguarda il personale non è all’ordine del giorno alcun intervento, sono quindi destituite di ogni fondamento le cifre indicate oggi da alcuni organi di stampa». E non è stato solo il Messaggero a citare ieri un documento che indica «23 direttori generali in meno, 70 direttori di 2/o livello eliminati, 5 mila dipendenti in mobilità». Il documento è sfuggito al Welfare, agli uffici previdenziali, e potrebbe esserci l’ennesimo zampino della Fornero.
«Il processo di integrazione è stato finora tracciato dagli indirizzi del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) dell’Istituto e dalle linee programmatiche del Presidente, che affidano alla Tecnostruttura la predisposizione di un piano industriale, che non è stato definito - spiegano i supertecnici Inps -. Mancano peraltro ancora l’approvazione del bilancio 2011 dell’Inpdap e i successivi decreti ministeriali. Nei documenti fin qui redatti sono già stati individuati i piani di razionalizzazione della spesa, a partire dall’integrazione logistica e delle piattaforme informatiche». L’ Inps precisa che il tema della riduzione del personale «è stato peraltro formalmente escluso nel corso di una videoconferenza interna rivolta alla dirigenza dell’Istituto, condotta mercoledì scorso, 20 giugno, congiuntamente dal direttore generale dell’Inps, Mauro Nori e dal presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua». È la Fornero che cerca sempre di stupirci: pare lavori al superscivolo che garantisca un salto mortale ai redditi medio-bassi da lavoro dipendente.
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Piu' salti mortali di quelli che stiamo facendo, tutti noi cittadini Italiani dai redditi meno alti,cosa ancora dovremmo aspettarci da questo Ministro cosi' insensibile al nostro e altrui futuro. Paola
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