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lunedì 24 settembre 2012

Scadenze

Lunedì, 24 Settembre 2012 12:31
Esodati, domani l'Inps conclude la verifica per i primi 65mila salvaguardati
L'Inps si appresta a concludere la verifica dei primi 65mila salvaguardati. Sale il malcontento tra i pensionati: non tutti infatti hanno ancora ricevuto le lettere e anche chi l'ha ricevuta non ha la garanzia di andare in pensione con le vecchie regole.
Il pasticcio esodati non trova soluzione. Dopo le polemiche sollevate dalle parole del Ministro del Lavoro Elsa Fornero che la settimana scorsa in un'intervista alla trasmissione Ballarò su Rai Tre aveva ammesso che "sono stati fatti errori" decine di migliaia di pensionati dovranno ora comprendere se si trovano in posizione utile per mantenere le vecchie regole di pensionamento.
Domani l'Inps concluderà infatti le procedure di verifica della potenziale salvaguardia per il primo gruppo di 65mila lavoratori, le stesse che hanno consentito l'invio delle lettere ai potenziali salvaguardati. Non tutti però sono stati così fortunati. "Solo alcune delle sette categorie dei salvaguardati le hanno ricevute - afferma Bruno Palmieri del patronato Inca - e anche chi le ha ricevute non può dormire sonni tranquilli perchè queste non garantiscono l'accesso alle vecchie regole ma solo la 'potenziale' inclusione nella graduatoria".
Questo perchè i dati dell'Inps sono ancora incompleti. In parte e' stata la stessa Inps ad ammetterlo con il messaggio numero 14907 del 14 Settembre in cui ha indicato che le graduatorie potrebbero non tenere conto degli 8mila lavoratori che hanno l'onere di presentare istanza di accesso alla pensione entro il 21 Novembre alle Direzioni del Lavoro. "Senza contare i ritardi di alcune sedi di zona, in particolare nel sud, e alcune difficoltà nel passaggio delle posizioni previdenziali dell'ormai soppresso Ipost all'Inps". Quanto basta per gettare ancora nell'incertezza centinaia di migliaia di pensionandi, anche coloro che hanno già ricevuto la lettera.
"Coloro che sono in possesso dei requisiti ma non hanno ricevuto la lettera devono contattare un patronato oppure l'Inps" ha concluso il delegato Inca. "Non sarebbe la prima volta in cui solo l'incontro con il funzionario di sede ha consentito di scoprire una lacuna nella verifica della posizione di un pensionando".
La conferma - Per la conferma di andare in pensione con le vecchie regole si dovrà però attendere almeno l'anno prossimo. L'inps deve infatti stilare la graduatoria dei 65mila sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro. "Per intenderci l'Inps comunicherà che l'ultimo lavoratore in posizione utile per mantenere le vecchie regole avrà risolto il rapporto lavorativo entro una precisa data" ha detto Palmieri. "Solo a quel punto gli inclusi riceveranno la comunicazione ufficiale e potranno avere qualche certezza".
Fermento e caos anche alle DTL - Anche alle direzioni territoriali del lavoro si avvicina una scadenza, quella del 21 Novembre. Entro questa data i lavoratori cessati dal servizio con accordo, gli esonerati e i congedati per assistere figli con gravi disabilità devono presentare apposita istanza di accesso alla pensione con il modello disponibile sul sito del ministero del lavoro. Ma la paura di rimanere fuori sta spingendo anche i salvaguardati delle altre categorie a presentare comunque l'istanza. "E' solo un aggravio per i Commissari - afferma Palmieri - perchè le domande (dei salvaguardati non tenuti a questo onere, ndr) non saranno prese in considerazione".
Cresce l'attesa per il nuovo decreto - Entro metà Ottobre il governo deve pubblicare il nuovo decreto per i 55mila lavoratori salvaguardati con la spending review. Ma anche su questo fioccano i giudizi negativi: "La nuova misura che individua ulteriori 55 mila lavoratori non dà una risposta compiuta a tutta la platea di coloro che sono interessati alle deroghe" ha detto Palmieri. "Questo nuovo provvedimento, quindi, non può essere spacciato come la soluzione del problema: rimangono fuori da ogni copertura, infatti, oltre 200 mila tra lavoratori e lavoratrici." Senza contare che "anche i criteri scelti per la selezione dei 55000 rischiano di essere sottoposti ad una ennesima lotteria in cui non c'è certezza del diritto per nessuno" ha concluso Palmieri.
Le prossime quattro importanti scadenze:
1)  25 Settembre - L'inps conclude la verifica dei primi 65mila salvaguardati. Successivamente sarà ancora possibile inserire manualmente i lavoratori nelle liste sulla base delle segnalazioni provenienti dalle Direzioni Territoriali del Lavoro o di singole segnalazioni.
2)  13 Ottobre - E' il termine entro cui il Ministero del Lavoro deve pubblicare il decreto per i nuovi 55mila lavoratori salvaguardati dalla [LINK=http://www.businessvox.it/documenti/item/11876-il-testo-del-decreto-sulla-spending-review.html]spending review[/LINK].
3)  21 Novembre - E' il termine ultimo entro il quale i lavoratori cessati dal servizio con accordi individuali o collettivi entro il 31.12.2011, gli esonerati dal servizio e coloro in congedo per assistere figli con gravi disabilità devono presentare presso le competenti DTL apposita istanza di accesso alla pensione.
4)  Gennaio 2013 - E' la data che presumibilmente i primi 65 mila lavoratori salvaguardati dovranno attendere per ricevere la comunicazione di conferma di accedere alla pensione con le vecchie regole
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2 commenti:

  1. Con questi tipi di discussioni, non si fa altro che aumentare ansia e depressione.
    Mai una notizia positiva per noi rognosi e lebbrosi esodati.
    mario 1952

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  2. Intanto sara' passato un anno, un po' troppo per riconoscere i diritti altrui, scioccamente ignorati dal nostro Governo. Paola

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