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giovedì 25 ottobre 2012

Esodati: arriva la tassa sui ricchi

Esodati, arriva la tassa sui ricchi
25 Ottobre 2012, ore 13:04
Sugli esodati "una soluzione bisogna trovarla" e "il Parlamento ha dato un'indicazione credibile" con la decisione di una tassa del 3% sui redditi oltre i 150mila per alimentare un fondo ad hoc. Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, stamane ha commentato il blitz della commissione Lavoro della Camera che, contro il parere del governo, ha approvato in prima battuta un emendamento alla Legge di stabilità che punta a ampliare le garanzie per tutti i lavoratori rimasti senza reddito nel 2011. Le risorse necessarie arriveranno, tra l'altro, da un contributo di solidarietà del 3% da parte di chi guadagna oltre 150mila euro. La proposta per avere qualche chance di diventare operativa deve però passare al vaglio dell'esame della commissione Bilancio di Montecitorio, che tra una decina di giorni inizierà a votare gli emendamenti. E certo il nodo delle coperture si riproporrà: in tutto, secondo i calcoli dei deputati, potrebbero servire 3 miliardi. L'emendamento in effetti, oltre a prevedere il contributo di solidarietà da parte dei 'ricchi', punta a rafforzare il Fondo ad hoc previsto dall'Esecutivo nel quale, oltre i 100 milioni iniziali, confluirebbero anche i 9 miliardi messi in campo finora per offrire garanzie agli esodati (così da poter utilizzare anche gli eventuali risparmi). Fissata poi una clausola di salvaguardia che stabilisce che, qualora le risorse risultassero insufficienti, possa scattare l'aumento delle accise sulle sigarette già potenzialmente previsto dal Salva-Italia.
"In questa delicata fase della vita economica e sociale del Paese - ha commentato Maurizio Petriccioli, segretario confederale Cisl - è giusto chiedere a chi ha di più un piccolo sacrificio a beneficio di chi si trova a vivere una condizione di maggiore disagio, come i lavoratori esodati". Un problema, dice la Cisl, che "bisogna risolvere" per "superare una vicenda che ormai si trascina da mesi e che non è sostenibile nè sul piano sociale, nè su quello occupazionale. Il Governo se ne faccia una ragione e assuma con senso di responsabilità le modifiche proposte dalla Commissione lavoro". Petriccioli ha spiegato, infatti, che "bisogna potenziare le risorse attualmente stanziate per il Fondo esodati in modo da mettere in sicurezza non solo chi fa parte dell'attuale platea salvaguardata ma anche coloro che hanno già cessato o cesseranno nei prossimi anni il lavoro e che si trovano nell'impossibilità di accedere al pensionamento con i vecchi requisiti per effetto della riforma e che non rientrano ancora fra le casistiche che danno diritto alle deroghe previdenziali".
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