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venerdì 26 ottobre 2012

L'appoggio dall'Isola di Casssintegrati

Esodati: “Le nostre 10 domande a Elsa Fornero”
di Redazione | @cassintegrati
(26 ottobre 2012)“Se mi invitano, in piazza ci vengo anch’io”. È quanto ha affermato il ministro Elsa Fornero a margine di un convegno all’Assolombarda, rispondendo a una domanda sulla manifestazione annunciata dalla Cgil per il prossimo 14 novembre.

Parlando di riforma del lavoro, nel corso del convegno, il ministro si è detto convinto che “ci possa essere la collaborazione anche con i sindacati, alcuni sono più disponibili al dialogo, altri invece protestano di più. La mia porta al Ministero – ha aggiunto Fornero – è sempre aperta, basta che si presentino in delegazione e non tutti insieme”.
Il ministro Fornero ha poi detto di aver “masticato amaro su questa riforma presa male dai datori di lavoro, dal sindacato e illustrata abbastanza malamente dai giornali”. Infine Fornero ha spiegato che “a dispetto di tutto quello che si è detto di me come ministro tecnico, sono un ministro che ama il dialogo, lo favorisce e non si sottrae mai al confronto”.
Ed è con questa premessa che pubblichiamo:

10 DOMANDE TECNICHE DEGLI ESODATI AL MINISTRO FORNERO
  1. La riforma pensionistica avrà effetti pratici soltanto a partire dal 2013 ed il fondo lavoro dipendente dell’INPS è in attivo dal 2008. Perché, allora, inserirla in un decreto urgentissimo, senza consultare le parti sociali e senza prevedere un periodo di transizione?
  2. I verbali di conciliazione degli accordi vengono depositati presso le Direzioni Territoriali del Lavoro e Lei, Ministro, è stata per anni collaboratrice dello stesso Ministero. Perché non si è fatta alcuna ricognizione presso le stesse tanto che nelle prime deroghe alla riforma, previste nel “salva Italia” questa casistica non compare per nulla?
  3. La Riforma del lavoro guarda alle generazioni future, si dice. Perché nessuno dei risparmi che produce è destinato allo sviluppo del lavoro dei giovani e/o al rafforzamento e rilancio dei Fondi Pensionistici Aziendali?
  4. Le risorse previste nel “Salva Italia” dovevano bastare a coprire la salvaguardia per 65000 persone. Perché nel decreto attuativo dei 65000 sono inserite ulteriori restrizioni per l’accesso alle deroghe per tutte le casistiche? Si erano sbagliati i conti?
  5. La risoluzione del problema esodati a partire dai numeri e dalle capacità di spesa crea iniquità su iniquità. Una lavoratrice che compie 60 anni ad agosto 2013 è nelle deroghe dei 55000, un’altra che li compie a settembre 2013 è fuori dalle deroghe. Una persona nata il 31/12/1952 con 35 anni di contribuzione è nelle deroghe, un’altra nata il 1/1/1953 con 38 anni di contributi è fuori dalle deroghe. Perché non si sono stabiliti i criteri di accesso alle deroghe certi per tutti e poi dimensionare la spesa anno per anno?
  6. Per salvaguardare tutti, si dice, non ci sono risorse. Perché non si utilizzano i risparmi sulle pensioni (sulla erogazione di pensione anticipata per i lavori usuranti erano previste 6000 domande ne sono giunte 900, l’erogazione delle pensioni nel 2012 è calata del 35%) per finanziare la risoluzione del problema esodati?
  7. Gli sportelli INPS non sono in grado di dare risposte agli esodati. In particolare per i fondi recentemente unificati ad esempio il fondo dei lavoratori postali – ex IPOST. Le autorizzazioni ai versamenti volontari sono in ritardo anche di un anno, riscatti e ricongiunzioni sono fermi, nessuno sa come liquidare le pensioni privilegiate, i pagamenti delle pensioni sono in ritardo. Perché questo “supplemento di pena” per moltissimi di noi?
  8. Alcune aziende hanno commesso errori nel comunicare alle Direzioni Territoriali del Lavoro la data di cessazione del rapporto (2 gennaio invece che 31 dicembre). Vale quanto è scritto sul verbale di conciliazione e sugli accordi ufficiali, oppure l’errata comunicazione dell’azienda?
  9. La proposta di Legge 5103 viene considerata, da Lei Ministro, un tentativo di sfasciare la riforma delle pensioni. Perché e dove, se l’applicazione del contributivo era una misura che Lei indicava come possibile per la risoluzione del “buco” esodati appena il 19 e 20 giugno scorsi nelle comunicazioni alle Camere e c’è anche la disponibilità a ritirare la proposta del contributivo?
  10. Lei ha riconosciuto che la questione esodati è un errore nella riforma delle pensioni continua, però, a proporre soluzioni parziali e a dire che non tutti possono essere salvaguardati. La pratica giusta, in questi casi, non è correggere gli errori? Oppure è quella di “mettere pezze”?
(La Rete degli esodati di Roma)

Fonte: L'Isola dei Cassintegrati

5 commenti:

  1. Io farei solamente una domanda a questo specie di ministro: Ma ci sei o ci fai?

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  2. ESODATO NATO NEL 195326 ottobre 2012 alle ore 19:30

    GLI ESODATI DEL 53 DEBBONO ESSERE SALVAGUARDATI ANCHE LORO PERCHE' DOPO UNA VITA DI LAVORO E DI STENTI E DOPO AVER PAGATO 36-37-38-ANNI DI CONTRIBUTI RIMANGONO DOPO LA RIFORMA FORNERO SENZA PENSIONE E SENZA LAVORO PRATICAMENTE NELL'INDIGENZA TOTALE.NOI ESODATI DEL 53 ABBIAMO CONTRIBUITO A:"SALVARE L'ITALIA" ORA IL GOVERNO ED IL PARLAMENTO DEBBONO TROVARE IL MODO DI SALVARE GLI ESODATI DEL 53.ESODATO NATO NEL 1953

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  3. ESODATI POSTALI DEL 5326 ottobre 2012 alle ore 20:24

    QUESTA STORIA INFINITA DEGLI ESODATI DEVE GIUNGERE AL TERMINE.SENZA SE E SENZA MA PERCHE' E' UNA QUESTIONE SOCIALE DRAMMATICA CHE DIVENTA ANTICOSTITUZIONALE ALLORQUANDO SI CERCA DI SALVAGUARDARE DALLA RIFORMA PENSIONISTICA FORNERO CHE HA PARTORITO SECONDO STIME FATTE 370.000 ESODATI SOLTANTO UNA QUOTA DI 130.000 PENSIONANDI E GLI ALTRI?IO SONO UN EX POSTALE ESODATO CHE A DIFFERENZA DI UN EX COLLEGA ESODATO POSTALE DEL 52 NON SARO' SALVAGUARDATO PERCHE' NATO NEL 1953 PUR AVENDO ENTRAMBI FIRMATO ACCORDI DI ESODO CON POSTE PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO.E' ASSURDO STARE DOPO UNDICI MESI DI SOFFERENZA A CONTINUARE A SPERARE IN QUALCHE DECRETO CHE CI TOLGA DALLA DISPERAZIONE E CI DIA IL DIRITTO AD ANDARE IN PENSIONE SECONDO LE LEGGI IN VIGORE PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO CON LE QUALI ABBIAMO SOTTOSCRITTO CON POSTE ITALIANE L'ACCORDO DI SCIVOLO ALLA PENSIONE.ABBIAMO SALVATO L'ITALIA ANCHE NOI ESODATI POSTALI DEL 53, ORA BISOGNA CHE IL GOVERNO ED IL PARLAMENTO, TUTTO, SALVI DALLA MISERIA, IN UN FUTURO PROSSIMO,GLI ESODATI POSTALI DEL 53.

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  4. ESODATO SFORTUNATO DEL 5326 ottobre 2012 alle ore 22:23

    AH!SE MIO PADRE BUONANIMA SI FOSSE DECISO UN ANNO PRIMA A METTERMI AL MONDO...SAREI UN ESODATO SALVAGUARTDATO!SI PERCHE' SONO NATO NEL 1953 ANNO SFORTUNATO PER GLI ESODATI.

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  5. LA PAURA E' TANTA, DI COSA? CHE LA QUESTIONE ESODATI VADA A FINIRE IN:"CHI HA AVUTO,HA AVUTO E CHI HA DATO A DATO"PERCIO' CI VOGLIONO IN QUESTA LEGISLATURA I CORRETTIVI, PER SALVARE TUTTI GLI ESODATI POSTALI CHE AVEVANO FATTO ACCORDI PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO COMPRESI GLI ESODATI DEL 53 ATTUALMENTE FUORI DALLE DEROGHE. E' UN ATTO DOVUTO DEL GOVERNO E DEL MINISTRO FORNERO PER RISOLVERE UNA QUESTIONE DI UNA GRANDE RILEVANZA SOCIALE.UNA QUOTA DEL RISPARMIO CHE SI AVRA' DALLA RIFORMA DELLE PENSIONI SI POTRA' UTILIZZARE PER GLI ESODATI CHE NON RIENTRANO NELLE DEROGHE ATTUALI E CHE AVREBBERO PERCEPITO LA PENSIONE NEL 2015 E 2016.

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