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sabato 27 ottobre 2012

"Tassa sui ricchi" chi è a favore, chi contro

Tassa sui ricchi per gli esodati: no dalle imprese
LA MANOVRA. Alla Camera continua l'assalto
Confindustria: contributo iniquo Detrazioni, la sfida retroattività

26/10/2012
ROMA La tassa del 3% sui redditi oltre i 150 mila euro per risolvere i problemi degli esodati non piace a Confindustria, preoccupata dell'aumento della pressione fiscale. E viene smentita anche dal Pdl che pure martedì l'aveva votata in commissione Lavoro della Camera. Di tutt'altro parere il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, e l'ex ministro Cesare Damiano, uno dei padri della norma, mentre il segretario del Pd Pierluigi Bersani invita il governo a trovare coperture alternative. A tuonare contro la «tassa sui ricchi» per ampliare la platea degli esodati è stato Aurelio Regina, vicepresidente degli Industriali: «È un provvedimento iniquo che colpisce una fascia di popolazione che è l'unica che spende, minacciando ulteriormente i consumi». A fine mattinata il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, disconosce la tassa su cui molti suoi deputati avevano arricciato il naso. E reagisce con durezza anche il segretario della Lega Robertio Maroni: «È assurdo salvare gli esodati introducendo un' altra tassa». Ma il presidente della commissione Lavoro, Silvano Moffa, difende le scelte fatte e accusa Confindustria: «Non vedo alcun elemento di iniquità in una tassa che è una tantum applicata per soli due anni». Per il segretario della Cisl, Bonanni, invece la copertura trovata è credibile. E spiega: «L'importante è che si trovino i soldi» . Pier Luigi Bersani lascia intravedere una via di uscita in una copertura finanziaria alternativa: «Non è che il problema degli esodati ce lo siamo inventati noi. Possono esserci anche altre soluzioni. Discutiamo. A me interessa arrivare all'obiettivo». BATTAGLIA SULLE DETRAZIONI. Ma quella degli esodati non è l'unica grana sulla strada del governo. Ieri oltre ai tagli alla sanità è stata battaglia sulla retroattività delle detrazioni fiscali e l' allungamento dell'orario dei professori. Sul capitolo fisco si lavora a fare in modo che le nuove misure su deduzioni e detrazioni (franchigia e tetto) siano applicate solo a partire dal prossimo anno, facendo saltare la tanto contestata retroattività. Un dietrofront che potrebbe essere accettato dal governo Correzione che si potrebbe aggiungere agli interventi sul cuneo, vale a dire sulla differenza tra quanto le aziende pagano il lavoratore e quanto a questo entra poi effettivamente in tasca, e forse sulla Tobin tax. Sull'introduzione di questa nuova tassa dubbi sono stati espressi dal presidente della Consob Vegas: «Attraverso la delocalizzazione di importanti comparti dell'industria finanziaria nazionale permangono rischi di elusione». Sul tavolo però non ci sono solo i macro capitoli. Dalla tassazione delle cooperative sociali alle pensioni di guerra, sono numerosi i temi che stanno arricchendo il menù delle potenziali correzioni.
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