Esodati, tavolo tecnico tra sindacati e Camera
In attesa del decreto l'obiettivo è «trovare una soluzione per tutti».
Il 30 maggio si è tenuto un tavolo tecnico tra sindacati e commissione Lavoro della Camera sugli esodati. Il tema è caldo, soprattutto dopo l'invito da parte del presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua di arrivare a una soluzione in tempi rapidi che vada oltre i 65 mila lavoratori fino a ora 'salvaguardati' dal governo.
All'incontro hanno partecipato anche i segretari di Cgil Susanna Camusso e della Cisl Raffaele Bonanni.
IN ATTESA DEL DECRETO MINISTERIALE. La commissione ha da tempo all'ordine del giorno una proposta di legge del Pd, primo firmatario Cesare Damiano ma si attende anche il decreto ministeriale sugli esodati che va adottato entro il 30 giugno.
Su questo, ha spiegato ai cronisti il presidente della commissione Lavoro Silvano Moffa insieme ai sindacati e a Damiano, «abbiamo aperto un confronto estremamente importante tra il Parlamento e i rappresentanti sindacali, un tavolo che si impegna a trovare una soluzione complessiva a un problema di iniquità».
OBIETTIVO: UNA SOLUZIONE PER TUTTI. L'obiettivo è proprio di trovare una soluzione per tutti i lavoratori coinvolti puntando più sull'individuazione delle tipologie interessate che sui numeri, soprattutto considerando che il 52% degli italiani ha pensioni di meno di mille euro.
Susanna Camusso ha aggiunto che fondamentale «è il mantenimento per queste tipologie di lavoratori della legge in vigore, prima della mannaia» della riforma.
La parola d'ordine è dunque quella di un accordo per salvare tutti.
«VECCHIA NORMATIVA PER CHI HA FIRMATO ACCORDI». «Coloro che hanno firmato accordi entro il 31 dicembre» ha sottolineato Bonanni «dovranno essere tutelati. L'impatto lo verificheremo in sede tecnica».
«Il percorso individuato» ha poi aggiunto il segretario confederale della Uil Domenico Proietti «é quello per cui chi ha sottoscritto accordi ha diritto a vedersi applicata la vecchia normativa».
Si è in attesa, dunque del decreto ministeriale di cui non c'è ancora un testo ufficiale.
«Speriamo che non sia peggiore di quello che abbiamo che é già restrittivo nelle norme e nei numeri, individuando solo 65mila esodati» ha concluso Damiano.
Mercoledì, 30 Maggio 2012
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CON IL COMMENTO FINALE DI DAMIANO ABBIAMO GIA' PERSO TUTTE LE SPERANZE. SE QUESTI SONO I PRESUPPOSTI PER OTTENERE QUALCOSA, IL CIELO CI AIUTI POICHE' CHI LO DOVREBBE FARE CON QUESTA FRASE DIMOSTRE DI ESSERE MOLTO FATALISTA E POCO DETERMINATO. I POLITICI SONO LORO, SONO LORO CHE DEVONO RISOLVERE IL PROBLEMA, DA CHI SI ASPETTANO IL MIRACOLO, ASPETTANO FORSE L'ISPIRAZIONE DELLA FORNERO? SE NON C'E' LA VOLONTA' DI CONTRADDIRLI, LO DICANO CHIARAMENTE E NON CONTINUINO AD ILLUDERCI COME HANNO FATTO PER SEI MESI. ESODATA DI POSTE 53 SCHIFATA
RispondiEliminaNoi intanto aspettiamo di sapere, carta canta, che tutti vengano salvati con le vecchie regole. raffaele c e la sua famiglia
RispondiEliminaTUTTI gli esodati devono essere garantiti, subito. La proposta Damiano non va bene, perché sarebbe solo un'altra lotteria. GIUSTIZIA X TUTTI, senza ambiguità.
RispondiEliminaNon bastano 6 mesi di angoscia quotidiana senza saper come andra' a finire questa storia. dobbiamo attendere ancora , sperando che la soluzione sia buona per tutti noi.Paola
RispondiEliminaci hanno costretto in tutti i modi a lasciare il lavoro, ci hanno promesso che ci davano la pensione, ci accusano che non abbiamo voglia di lavorare, ci hanno illusi e continuano ancora a promettere. BASTA: alle prime elezioni elettorali scriverò sulla mia scheda ESODATO SENZA STIPENDIO E SENZA PENSIONE. inviterò tutti, famigliari, parenti e amici a fare come me.
RispondiEliminasaluti al tutto il popolo dei presi in giro come me.
hai ragione concordo, anch'io, sono un'esodato come te...scriveremo tutti inseime cosi', e spero lo facciano anche gli altri...buonanotte
RispondiEliminai sindacati conoscono la realta' lavorativa e sanno che ci sono tanti cinquantenni senza lavoro che non sono esodati perche' dopo la mobilita' non arrivano alla pensione ma sono stati costretti a lasciare il lavoro perche' le aziende erano in crisi.
RispondiEliminapossibile che queste persone siano penalizzare anche dalla nuova riforma sulle pensioni visto che gia' non percepiscono stipendio.
cosa devono fare, andare sotto i ponti dopo avere lavorato per tanti anni. bisogna tenere conto di queste situazioni per evitare tanti suicidi