La crisi travolge il lavoro
«Sono un esodato della Dresser. Quando sono finito in mobilità c'era la possibilità di andare in pensione attraverso le "finestre", poi la situazione è cambiata. Io avrei dovuto ricevere la pensione, ma al momento non ho risposte e non ne so ancora niente. Vivo con i 750 euro della mobilità, fino ad aprile sarò coperto da questo assegno. Ma poi cosa succederà? O si trova una soluzione, o resterò senza alcuna entrata».
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SONDRIO: SCIOPERO LAVORATORI RIELLO MANIFESTAZIONE
E PRESIDIO SOTTO SEDE UNIONE INDUSTRIALI CONFINDUSTRIA
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«Siamo indignati, sia per i tagli, sia per la riforma delle pensioni che impedisce ai giovani di entrare nella scuola. Per molti è difficile andare avanti. Siamo disoccupati senza disoccupazione». Marinella Zecchin ha lavorato fino a un anno e mezzo fa alla New Cocot, poi la storia dell'ex Cotoni di Sondrio si è conclusa nel peggiore dei modi. «Fra le persone espulse dalle industrie tessili, spesso dopo decine di anni di lavoro, ci sono molte donne, non sappiamo cosa fare».
Giancarlo Crivelletto, pensionato di settantacinque anni, va giù duro.
«Aumenta il costo della vita, in dieci anni si è perso il trenta per cento del potere d'acquisto. Se andremo avanti di questo passo, saranno sempre di più i pensionati che chiederanno ai fruttivendoli le mele cadute dal l'albero pur di risparmiare qualche centesimo. Cambiano i governi, ma quelli che devono tirare la cinghia sono sempre gli stessi». La Cgil lancia la proposta di un tavolo contro la crisi e per lo sviluppo, puntando su pochi ragionamenti teorici e molti provvedimenti concreti. «Dobbiamo unire le idee e le forze per lo sviluppo - ha spiegato Giocondo Cerri, segretario generale della Cgil di Sondrio -. Come dimostra la nostra mappa, realizzata sulla base di un'analisi che ha visto impegnati funzionari e delegati da Livigno a Madesimo, la crisi prosegue senza alcuna sosta».
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