Welfare 5 ottobre 2012, 18:10
Esodati, finalmente il decreto libera-tutti in aula. Ecco il testo
Ok bipartisan in Commissione Lavoro alla proposta per tutti gli esodati
Finalmente la notizia che tutti gli esodati stavano attendendo: la Commissione Lavoro della Camera ha approvato all’unanimità la proposta di decreto per tutti i non salvaguardati, ossia le migliaia e migliaia di lavoratori rimasti senza pensione e senza stipendio in seguito agli effetti della riforma Fornero.
Stavolta, dunque, pare che ci siamo davvero. La proposta – passata agli archivi come ddl 5103 – è stata votata favorevolmente da tutti i membri della Commissione, e dovrebbe arrivare in aula già questo lunedì 8 ottobre. Intano, le acque simuovono anche la fetta dei 55mila, prevista nel secondo decreto, che ha ottenuto la firma del ministro dell’Economia Vittorio Grilli.
Dunque, si vede la luce in fondo al tunnel per tutti quegli esodati – di cui non si conosce ancora l’effettiva quantità – che erano rimasti esclusi sia dal primo decreto esodati, che dal secondo inserito tra i mille rivoli della spending review.
I due provvedimenti coprivano un totale di 120mila lavoratori non salvaguardati: il primo, infatti, tutelava 65mila esodati e il secondo, che a pochi giorni dalla scadenza sta, come detto, ricevendo il decreto di attuazione, altri 55 mila.
Con la proposta approvata dalla Commissione, però, più che sulle singole unità di lavoratori, si interviene finalmente sulla norma stessa che ha creato questo gigantesco impasse economico-burocratico. Scopo della legge in arrivo al Parlamento è infatti quello di “correggere gli errori di una riforma che non ha previsto alcuna gradualità nell’innalzamento dell’età pensionistica”, ha spiegato l’esponente Pd ed ex ministro del Lavoro Cesare Damiano.
Secondo la legge salva esodati proposta, allora, la possibilità di andare in ritiro dal lavoro con le regole antecedenti alla riforma Fornero sono estese anche ai lavoratori coinvolti in accordi di mobilità stipulati non oltre il 31 dicembre 2011 e ai quei lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi, senza più l’applicazione dei vincoli attuali.
Insomma, rispetto a quanto previsto nel testo originario, il termine passerebbe al 31 dicembre rispetto al 4 dicembre sinora previsto e, nel secondo caso, vengono distolti i limiti di almeno un contributo versato entro il 4 dicembre stesso e l’inattività successiva al via libera alla prosecuzione volontaria.
Non è tutto:le vittorie per gli esodati non sono finite, poiché, per quelli più “datati” emersi già di due anni or sono, nei giorni scorsi è arrivato un decreto che assicura ammortizzatori quali sostegno al reddito e entrata in alveo pensionistico con le vecchie regole.
Il nuovo provvedimento proroga a tutto il 2012 la mobilità superiore al tetto dei 10mila lavoratori secondo quanto contenuto nella cosiddetta “legge Sacconi” del 2010, dal nome dell’allora ministro del Welfare.
Qui il testo del ddl
Qui il testo della relazione della Commissione
(Leggi)
A noi esodati lasciateci ancora qualche
RispondiEliminasogno nel cassetto, altrimenti che vita sarebbe e sopratutto quale futuro per i nostri giovani, e quale vera Europa dei popoli lasceremo loro in eredità , forse senza Diritti, senza Valori, senza Morale,...spero proprio di no !!!
-----Canzone di Ivano Fossati--------
La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane
La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare
La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
come un grattacielo di cento piani
o come un girasole
Ed io ci metto l'esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lí
e che non fa male
E ad ogni piano c'è un sorriso
per ogni inverno da passare
ad ogni piano un Paradiso
da consumare
Dietro una porta un po' d'amore
per quando non ci sarà tempo di fare l'amore
per quando vorrai buttare via
la mia sola fotografia
E intanto guardo questo amore
che si fa piú vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo
E sono qui
e mi meraviglia
io qui stretto fra le mie braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia
Sono io che guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo
E tutto ció mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso
E la fortuna di un amore
come lo so che può cambiare
dopo si dice l'ho fatto per fare
ma era per non morire
Si dice che bello tornare alla vita
che mi era sembrata finita
che bello tornare a vedere
e quel che è peggio è che è tutto vero
perché
La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane
La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare
E intanto guardo questo amore
che si fa piú vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo
E sono qui
e mi meraviglia
io qui stretto fra le mie braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia
Sono io che guardo questo amore
che si fa grande come il cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo
E tutto ció mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso
Sì.
saluti da un nonno Esodato------
ALL'ON. DAMIANO ED A TUTTI COLORO CHE SI SONO SCHIERATI DALLA PARTE DEGLI ESODATI VA UN SINCERO RINGRAZIAMENTO.OVVIAMENTE E' A LORO CHE ANDRANNO I NOSTRI VOTI.IN PARLAMENTO BISOGNA MANDARE CHI CONSIDERA LA POLITICA UN SERVIZIO E NON UN MODO PER CURARE I PROPRI SPORCHI INTERESSI.ESODATA53
EliminaLa tanto decandata PDL 5103 non salva gli esodati che andranno in pensione con le vecchie regole, che raggiungeranno i requisiti nel 2014 con finestra nel 2015ecc.ecc, lavoratori che hanno versato contributi allo stato per 36,37,38,39 anni,è hanno firmato nelle rispettive aziende nel 2010,2011.On Damiano saranno gli unici ha salvare L'Italia PERCHè PER PERCEPIRE LA PENSIONE FARANNO DOMANDA CON LA 5103 è RICEVERANNO LA PENSIONE CON IL SISTEMA CONTRIBUTIVO?EMANUELE 53 esodato postale non salvaguardato dai due decreti Fornero nè dalla 5103.
RispondiEliminaCOMUNICATO STAMPA : INCONTRO con i PARLAMENTARI su 5103
RispondiEliminaLa Rete dei Comitati di Mobilitati, Esodati, Licenziati, Fondi di Settore, Contributori Volontari, Donne ESMOL, Quindicenni, incontrerà il giorno 9 Ottobre 2012 alle 18:30, nella Sala della Mercede presso la Camera dei Deputati, le forze politiche che hanno contribuito alla presentazione della Proposta di legge unitario 5103 e alla sua approvazione in sede di Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
La PdL 5103 si propone di porre rimedio alla drammatica situazione sociale determinata dalla entrata in vigore della riforma previdenziale di cui alla Legge 214/2011 “Salva Italia” e dai successivi decreti attuativi che hanno ulteriormente inasprito le regole per l’accesso alle salvaguardie previste dalla Legge, già insufficienti a tutelare i lavoratori che si sono trovati, in stato di disoccupazione, con prospettive di pensionamento enormemente allungate. Situazione drammaticamente esasperata per i lavoratori già colpiti nel 2010 dalla legge 122 e nel 2011 dalla legge 111, le cui salvaguardie non furono sufficienti e ancora lasciano 35.000 lavoratori senza reddito e senza garanzie per il futuro, tanto che ad oggi non è neppure ancora stato firmato il DL per il sostegno al reddito del 2012 e non c’è nessun impegno governativo per gli anni successivi.
La PdL 5103, contrariamente a quanto tendenziosamente divulgato da alcuni media, non incide sulla struttura della riforma previdenziale, occupandosi sostanzialmente solo di gestire in modo equo la transizione dalla precedente all’attuale normativa e di evitare l’estensione retroattiva di quest’ultima anche ai lavoratori già privi di occupazione causando così problemi insostenibili alle varie tipologie di non salvaguardati, genericamente detti esodati.
Lo scopo dell’incontro è quello di venire informati in merito alle posizioni delle varie forze politiche e di sensibilizzare ulteriormente le stesse circa la drammaticità delle situazioni che gli esodati vivono permanendo in uno stato di totale incertezza e spinti ai margini della Società, nonché di confrontarsi sui reali costi delle salvaguardie previste dalla PdL 5103 e sulle possibili fonti di finanziamento.
La PdL 5103 stima il costo delle salvaguardie in circa 5 miliardi di Euro in 6 anni, importo che costituisce solo il 3,6% degli enormi risparmi generati dalla riforma, stimati in 140 miliardi di Euro in 10 anni e che fanno della riforma previdenziale e dei pensionandi la principale fonte di finanziamento della riduzione del debito pubblico.
La conclusione è che il Governo tecnico abbia fatto scelte eminentemente politiche determinando in modo assolutamente discutibile quali aree sociali del Paese debbano contribuire in modo sostanziale al risanamento, utilizzando il falso alibi del “lo chiede l’Europa”, per apportare cambiamenti enormi alle basi dello stato sociale. Tali cambiamenti, essendo in ultima analisi cambiamenti radicali e permanenti della nostra Società, devono fare capo a scelte politiche ponderate e responsabili e quindi è essenziale che le forze politiche rivendichino la loro autonomia decisionale e rafforzino il rapporto dialettico con la popolazione e con le istanze che emergono dal Paese reale.
L’incontro del 9 Ottobre costituisce un passo importante in questa direzione e la Rete dei Comitati intende utilizzarlo in modo propositivo per mantenere vivo tra cittadini organizzati e forze politiche il dialogo che sembra essersi perso progressivamente e che è invece l’unico strumento che può garantire solidarietà, partecipazione e condivisione di obiettivi comuni per la Nazione, uniche modalità praticabili non solo per l’uscita dall’attuale situazione di crisi ma anche per la costruzione di uno Stato migliore.
La Rete dei comitati esodati, mobilitati, fondi di settore, contributori volontari , licenziati , Quindicenni , Donne ESMOL
CGIL CISL e UIL chiedono al Parlamento di accelerare la discussione e l’approvazione di una legge che allarghi la salvaguardia dai nuovi requisiti pensionistici per i lavoratori esodati, a partire dal testo del disegno di legge unificato, approvato all’unanimità dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati.
RispondiEliminaCGIL CISL e UIL ritengono che la questione dei lavoratori esodati, delle ricongiunzioni onerose e della proroga delle deroghe già previste dal D.lgs 503/92 rappresentino una vera e propria emergenza sociale, cui deve essere data una risposta definitiva e strutturale in tempi brevi . Non è ammissibile, infatti, che, a seguito della manovra Monti - Fornero, migliaia di lavoratori possano trovarsi senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione o che a due anni di distanza dalla legge che ha reso onerose le ricongiunzioni prima gratuite dei contributi non si sia ancora trovata una giusta soluzione.
Per questi motivi CGIL CISL e UIL la mattina del 9 ottobre, a partire dalle ore 10.00, organizzano un presidio davanti al Parlamento, in piazza Montecitorio a Roma per sollecitare i gruppi parlamentari - ai quali è stato chiesto un incontro nella stessa mattinata - sulla necessità di trovare in tempi brevi una soluzione definitiva ai problemi sopra richiamati.
La PDL 5103 non salvera' affatto tutti! Non salvera' noi piu' giovani che non abbiamo prodotto domanda di versamento di contributi volontari entro il 31/12/2011, siamo in molti che dovremmo andare in pensione nel 2015-2016-2017-2018, e proprio perche' ci mancavano tanti anni, senza pensione ne' stipendio, non avevamo nessuna convenienza a versare un mare di soldi per tanti anni per percepire una miseria in piu' si pensione! Quindi danneggia appunto le fasce piu' deboli di noi: dobbiamo aspettare tanti anni in piu' senza reddito e non abbiamo potuto versarci contributi volontari perche' troppo oneroso. Chi poi come me e' uscito con 30 anni di servizio, che all'epoca erano sufficienti (maggio 2010) non potra' accedere neanche a quell'elemosina di pensione contributiva! Occhio a mettere in giro notizie che alimentano false speranze!
RispondiEliminavisto che ti mancavano tanti anni per la pensione, perchè hai sfidato la sorte?
Eliminapotevi essere più prudente.
2, o 3 anni è comprensibile, ma oltre..........
Buongiorno mia madre che compie 60 anni a febbraio del 2013 ed è stata licenziata nel 2011 (con 31 anni di contributi effettivi) e accordo individuale con il datore di lavoro (preciso che ha ricevuto un incentivo all'esodo di 20.000Euro per permetteregli di arrivare al 2014 data in cui avrebbe dovuto percepire il primo assegno di pensione) con le modifiche della DPL 5103 potrebbe se ho capito bene essere "salvaguardata" e quindi andare in pensione come previsto al momento del licenziamento? E' giusto? cose si deve fare adesso? quale sono le modalità da seguire per beneficiare della deroga? grazie se qualcuno potrà darmi una ripsota in merito.
RispondiEliminaVito
Per prima cosa rivolgiti ad un Patronato e fai valutare con precisione la situazione di tua madre alla luce delle norme attualmente in vigore.
EliminaPer ora la 5103 è solo una PROPOSTA DI LEGGE che comincerà ad essere discussa alla Camera da domani 8-10-2012. Per il suo buon esito martedì 9 ottobre i Sindacati presidieranno Montecitorio.
Sarebbe utile che anche lei partecipasse. Le cose non vanno avanti da sé. Bisogna che qualcuno le pensi, che trovi le alleanze per avere una maggioranza parlamentare e che almeno gli interessati lo sostengano.