Esodati, il 9 ottobre presidio Cgil Cisl Uil a Montecitorio
(3 ottobre 2012)
Cgil, Cisl e Uil chiedono al Parlamento di accelerare la discussione e l'approvazione di una legge che allarghi la salvaguardia dai nuovi requisiti pensionistici per i lavoratori esodati, a partire dal testo del disegno di legge unificato, approvato all'unanimità dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati". In una nota congiunta le tre confederazioni annunciano per il 9 ottobre un presidio a Roma n piazza Montecitorio. "Cgil, Cisl e Uil ritengono che la questione dei lavoratori esodati, delle ricongiunzioni onerose e della proroga delle deroghe già previste dal D.lgs 503/92 - si legge nel comunicato congiunto - rappresentino una vera e propria emergenza sociale, cui deve essere data una risposta definitiva e strutturale in tempi brevi . Non è ammissibile, infatti, che, a seguito della manovra Monti-Fornero, migliaia di lavoratori possano trovarsi senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione o che a due anni di distanza dalla legge che ha reso onerose le ricongiunzioni prima gratuite dei contributi non si sia ancora trovata una giusta soluzione.Per questi motivi Cgil Cisl e Uil la mattina del 9 ottobre p.v., a partire dalle ore 10.00, organizzano un presidio davanti al Parlamento, in piazza Montecitorio a Roma per sollecitare i gruppi parlamentari - ai quali è stato chiesto un incontro nella stessa mattinata - sulla necessità di trovare in tempi brevi una soluzione definitiva ai problemi sopra richiamati".
"I lavoratori che chiamiamo esodati sono persone che hanno perso il lavoro perché in esubero nelle aziende, il cui reddito garantito dagli ammortizzatori sociali o dagli incentivi ottenuti dai datori di lavoro per la cessazione anticipata dell`attività li avrebbe comunque condotti fino alla pensione", ha dichiarato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, rispondendo all`appello del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che ha chiesto al sindacato di dimostrare senso di responsabilità sulla vicenda degli esodati. "Quando abbiamo denunciato l`assenza di un confronto con il Governo sulla riforma pensionistica abbiamo messo in guardia il Paese sui rischi generati da un intervento realizzato senza nessuna gradualità. La concertazione con le Parti sociali avrebbe consentito di individuare soluzioni più eque e di apportare interventi correttivi al sistema pensionistico in un clima di maggiore condivisione. Questo non è avvenuto - ha sottolineato Petriccioli - e quindi il 9 ottobre a Roma unitariamente chiederemo al Parlamento di trovare una soluzione definitiva ad un problema che crea una situazione di disagio e difficoltà estrema a centinaia di migliaia di lavoratori e alle loro famiglie. In questo senso accogliamo l`appello al senso di responsabilità fatto dal Ministro del lavoro chiedendole di lavorare, insieme al Parlamento, per risolvere i problemi aperti che minano la coesione sociale e le potenzialità di sviluppo del Paese".
Intanto torna a chiarire e a puntualizzare il presidente dell'Inps dopo le rassicurazioni sul buco nelle casse dell'Inps a seguito dell'incorporamento dell'Inpdap. "Trovo scorretto giocare sulla pelle dei pensionati - dice Antonio Mastrapasqua contestando ancora una volta l'allarme lanciato ieri dal Corriere della Sera sui rischi derivanti dall'accorpamento Inps, Inpdap, Enpals - Non si scherza con le pensioni e con i pensionati". Mastrapasqua non sa se ci sono enti statali che non pagano i contributi previdenziali, ma assicura che se fosse vero "verrebbero perseguiti e saranno trattati come i lavoratori privati". E poi assicura di aver "disposto un monitoraggio, con un ritorno in tempi brevi, per sapere se è vero che delle amministrazioni non pagavano e, nel caso, quali sono".
Invece, sul caso delle 14° che non andavano corrisposte, Mastrapasqua dice di aver disposto una ispezione per capire chi ha aiutato i pensionati a dichiarare il falso sui propri redditi, facendoli figurare come inferiori al minimo di legge. Si tratta di 185mila casi lo scorso anno e di 200mila quest'anno. Quanto poi ai tempi per la restituzione, Mastrapasqua ha confermato che all'interno dell'Inps si discute per vedere se si può andare oltre le 12 rate, visto che si tratta di "persone debolissime". Ma è critico l'intervento di oggi nel corso di Radio Anch'io di Raffaele Bonanni sul fatto che, sul Super Inps, si sia deciso per "l'unificazione senza discussione" sotto la spinta del "furore ideologico".
E poi l'affondo sull'assetto degli enti previdenziali. "In tutta Europa gli istituti previdenziali sono governati dalle parti sociali, invece in Italia la politica scorrazza e adesso vogliono riportare i partiti dentro i cda. - dice il segretario della Cisl - Non si deve continuare a ritenere gli istituti cosa dei partiti, quando è cosa dei lavoratori".
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