Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

mercoledì 25 luglio 2012

Esodati, Dissestati, Disoccupati è la Terza Guerra Mondiale

 Economia
    Bollettino di Guerra Finanziaria
Esodati, Dissestati, Disoccupati è la Terza Guerra Mondiale
di eb - 24/7/2012
"Una guerra che, come tutte le principali guerre europee degli ultimi due secoli, i posteri rubricheranno sotto il capitolo intitolato ‘La stupidità europea e le sue devastanti conseguenze’ dichiara Pio De Gregorio, Responsabile Research & Analysis di Centrobanca.
Forse tra qualche anno, quello che stiamo vivendo, verrà ricordato semplicemente con l’espressione «la prima guerra finanziaria mondiale». Cominciata nel 2008 con la scoppio della bolla subprime negli Usa, presto degenerata in crisi del sistema finanziario internazionale e nella crisi del debito sovrano europeo.Ma l'uscita dall’eurozona significherebbe emergenza civile ed etica ed una sempre più crescente disparità fra le classi sociali. Siamo in guerra! Il capitalismo è ricerca continua di predominio planetario, perciò le guerre sono la sua condizione abituale. Guerre permanenti, di aggressione finanziarie, commerciali, geopolitiche, ideologiche, etniche, mediatiche, dirette contro i popoli del mondo, ma anche contro altri capitalisti concorrenti. L'Italia reagisce nominando il suo generale Monti. L’economista Mario Mario sale al potere in qualità di tecnico e inizia a "fraseggiare" con una Merkel di ghiaccio che neanche le battute di Berlusconi l'avevano sciolta anzi la innervosivano. Un solo sorrisetto ci riservò e lo fece con l'altro suo "amante sfortunato" Sarkò di Parigi.

La Germania, che prima era indifferente ai greci, spagnoli, italiani, avida della sua leadership adesso si ricorderà degli aiuti ricevuti dopo la seconda guerra mondiale, dagli stessi paesi che oggi le chiedono soccorso?
Il pessimismo divampa e se dopo la seconda guerra mondiale c'era voglia di costruire partendo dal nulla, adesso c'è voglia di scappare partendo dal poco che è rimasto. Tutti i giorni il Bollettino di Guerra Finanziaria fa l'elenco delle sue vittime. Ieri Il Sole24ore pubblicava i Comuni italiani in dissesto da Napoli ad Alessandria, poi l'ANCI - associazione dei comuni nazionali - protestando a Roma ha detto che il rischio fallimento riguarda troppe amministrazioni pubbliche e basterebbe che città come Milano e Torino dichiarassero di non rispettare i patti di stabilità che l'intero sistema andrebbe in crisi. Abbiamo poi i nostri esodati, cioè diciamolo chiaramente, persone che andate in pensione (oltre 100mila) dopo anni di duro lavoro non si vedono più nulla sul conto bancario da mesi perchè sono in un limbo che li piazza tra i fuoriusciti dalla produzione e i mai entrati in pensione. Sono dei profughi del Vietnam ed è guerrà di sopravvivenza.

E' cambiata la forma, oggi non è più quella obsoleta, quella militare, sostituita dalla assai più efficace economico finanziaria. L'attacco più feroce è stato su Grecia, Portogallo, Spagna e Italia. Da più parti esponenti anche autorevoli chiedono il ritorno delle valute nazionali ma 100mila spagnoli in piazza a Madrid testimoniano che non c'è modo di rifugiarsi da queste bombe finanziarie.
La cartina (The 2007–2012 global financial crisis - Wikipedia) che alleghiamo spiega chiaramente la situazione planetaria e quindi o ci salviamo tutti insieme o scompariremo. In rosso gli stati più o meno sofferenti, in azzurro gli stati in crescita


1 commento:

  1. Queste cose l'uomo comune di buon senso, le ha capite, prima dei nostri governanti, che hanno altro a cui pensare.Paola

    RispondiElimina