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domenica 4 ottobre 2015

Forza Italia all'attacco: 'Renzi pensi a esodati e quota 96'

Riforma pensioni: 'Renzi pensi a esodati e quota 96', Forza Italia all'attacco
Novità sulla pensione anticipata in Sicilia mentre a livello nazionale si discute di riforma pensioni per introdurre la flessibilità in uscita.
Risolvere i problemi per il pensionamento degli insegnanti e del personale scolastico della quota 96 scuola e degli esodati, certamente i lavoratori più penalizzati dalla riforma pensioni Monti-Fornero. Lo ribadisce al Governo Renzi la vice presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, Renata Polverini, di Forza Italia, che sollecita l'aumento della pensione minima e nuovi elementi di flessibilità per l'uscita anticipata. "I dati Istat di pochi giorni fa sono stati - ha detto la parlamentare azzurra che si occupa di lavoro e pensioni - enfatizzati dal governo e dal presidente del Consiglio".

Previdenza e lavoro, nuovo intervento di Renata Polverini (Forza Italia)

L'ex sindacalista, commentando invece i nuovi dati Istat sull'occupazione, ha criticato l'enfasi governativa sui segnali di riprese perché "resta indubbio che le difficoltà degli italiani - ha detto la Polverini - sono sotto gli occhi di tutti". Forza Italia, che anche con il leader del partito Silvio Berlusconi continua a strizzare l'occhio ad anziani e pensionati, proponendo e promettendo l'aumento delle pensioni minime a 1.000 euro al mese più la tredicesima, insiste sulla questione previdenziale che sta mettendo in difficoltà in governo che sta elaborando il piano per la legge di Stabilità 2016. "Dagli esodati ai quota 96 della scuola - ha detto la vicepresidente della commissione Lavori di Montecitorio auspicando interventi in tal senso - non é ancora arrivata una risposta definitiva da parte del governo".
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Gli azzurri, che hanno già chiesto modifiche alla legge Fornero per eliminarne le rigidità, chiedono risposte anche sullo sblocco dei contratti nella Pubblica amministrazione "per i quali c'è stata anche una sentenza della Corte costituzionale - ha sottolineato la Polverini - che non viene ancora onorata dal governo. L'esecutivo - ha aggiunto Renata Polverini - è intervenuto solo su quelle persone che avevano già un reddito con il bonus elettorale degli ormai familiari 80 euro al mese. Sebbene in Italia negli ultimi anni - ha proseguito - le famiglie al confine o al di sotto della soglia di povertà siano aumentate considerevolmente e oggi sono - ha detto la parlamentare azzurra - quasi 4milioni".

Prepensionamenti in Finanziaria, novità in Sicilia per il personale della Regione

Intanto, mentre si discute di nuove forme di flessibilità in uscita da inserire nella legge di Stabilità, novità sulla pensione anticipata per i dipendenti pubblici della Regione Siciliana, una delle regioni a statuto autonomo. "La Regione con la Finanziaria - ha detto l'assessore regionale alla Funzione pubblica e al personale - ha dato il via ad una modifica profonda. C'è innanzitutto - ha aggiunto Giovanni Pistorio in un'intervista al Giornale di Sicilia oggi in edicola - un allineamento progressivo del personale a quello statale a partire dalla questione pensioni. Abbiamo definito - ha spiegato parlando dei nuovi meccanismi per l'uscita anticipata dal lavoro - una modalità per il prepensionamento di una parte importante del personale, che dovrebbe alleggerire la macchina e il costo".
(Leggi)

4 commenti:

  1. "Risolvere i problemi per il pensionamento degli insegnanti e del personale scolastico della quota 96 scuola"
    TORNO A RIBADIRE CHE IL PERSONALE SCOLASTICO, DEVE ESSERE
    CONTENTO DI AVERE ANCORA IL PROPRIO POSTO DI LAVORO, E CHE
    AD OGGI SERVONO SOLO 42,5 ANNI DI CONTRIBUTI PER ANDARE IN PENSIONE.

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  2. Invece di nasconderti dietro l'anonimato dovresti dichiarare la tua identità e far capire chi sei. Io sono un insegnante appartenente alla quota96 della scuola al quale è stato impedito di andare in pensione dal 1° settembre 2012, perché in questa repubblica delle banane non si è stati capaci di far partire le nuove norme con l'inizio di un nuovo anno scolastico e cioè dal 1° settembre e non dal 1° gennaio come è stato fatto per tutti gli altri comparti. La scuola per chi non l'avesse ancora capito funziona ad ANNO SCOLASTICO e cioè inizio il 1° SETTEMBRE - e fine il 31 AGOSTO dell'anno successivo. Per questo motivo poiché le norme si cambiano a fine partita e non durante la partita, il cambiamento per il settore scolastico (cioè la legge fornero) doveva partire dal 1° settembre 2012 (al termine dell'Anno Scolastico 2011-2012) e non al 1° gennaio 2012 come era giusto per gli tutti altri settori. Per questo motivo protestiamo perché ci hanno cambiato le regole con la partita in corso; e mi spiego meglio: noi lavoratori della scuola avevamo iniziato l'anno scolastico il 1° settembre 2011 con fine dell'anno al 31 Agosto 2012, quindi per tutti i settori si è introdotta la legge fornero con l'inizio dell'anno 2012 (1°Gennaio), per la scuola in nuovo anno iniziava invece il 1° settembre 2012 e da quella data doveva partire la nuova legge. Quindi noi avevamo iniziato l'anno scolastico 2011-2012 e per noi le novità dovevano iniziare dall'anno scolastico successivo 2012-2013 e non spezzando l'anno in corso. Non si è mai sentito che si cambino le regole mentre la partita (anno scolastico) è in corso, se si vogliono introdurre nuove regole lo si fa partendo dalla partita successiva, e cioè alla fine dell'Anno Scolastico 2011/2012, e non come è stato fatto per noi a metà circa dell'anno scolastico 2011-2012. Spero di essere stato chiaro e ricordo che i quota 96 della scuola sono in tutta Italia 3976 persone tra docenti e personale ATA. Ma questa repubblica delle banane ha penalizzato queste 4.000 persone (ripeto in tutta Italia) per mantenere gli sporchi privilegi delle varie caste! E non voglio aggiungere altro.

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  3. Io mi nasconderei dietro l'anonimato? potrei essere Capitan Kid.
    E TU TI CHIAMI VERAMENTE GERONIMO? SE COSI' FOSSE, COMPLIMENTI
    ALLA FANTASIA DEI TUOI GENITORINEL SEGLIERTI IL NOME.
    Torniamo a parlare di cose serie, tu GERONIMO, non hai ancora capito la cosa più
    importante: devi innanzitutto ringraziare di avere ancora il tuo lavoro, perché fra poco
    i dipendenti statali verranno equiparati a quelli privati.
    A questo punto, quando un istituto scolastico, un asilo, un ospedale od un qualsiasi
    ufficio pubblico, non avrà più senso, il personale verrà licenziato come nel privato.
    A questo punto, dato che ti lamenti dal 1 gennaio 2012, non ti manca poi tanto per
    andare in pensione.
    Nel settore privato occorrono solo 42,5 anni di contributi e nel settore pubblico occorrono soltanto 65 anni di età anagrafica, indipendentemente da quella contributiva.

    Ringrazia di aver fatto l' insegnante per tutta la vita; ti sarebbe potuto capitare di peggio , come lavorare in miniera, in fonderia oppure di essere un semplice manovale.

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  4. Geronimo perché non vai in mobilita' o in cassa integrazione così ti riposi un po';
    addirittura potresti anche licenziarti incentivato, scegli tu.

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