Bersani: SUGLI ESODATI NON MOLLIAMO

Bersani a Monti: «Inaccettabili tagli al sociale»

Il segretario a Livorno: «Primarie ora? Saremmo da ricovero» | Sugli esodati: «Non molliamo, sono 270-280mila» | Sulle alleanze: «Voglio un centrosinistra di governo, non quello di una volta. Il populismo italiano finisce a destra, Vendola e Di Pietro dicano la loro. Comunque non arriviamo a Grillo». Sulla spending review: «Inaccettabile se taglia il sociale»

2 luglio 2012
Alleanze, primarie, esodati, Monti, alleanze. Da Livorno Bersani riannoda i fili tenuti nei giorni scorsi e chiarisce la linea della sua segreteria. Mettendo l'accento sui temi attuali, ma pensando anche al dopo-Monti.
PRIMARIE ORA SAREMMO DA RICOVERO
«Abbiamo detto che faremo le primarie, non che si aprono le primarie perché altrimenti saremmo da ricovero, chiamerebbero il 118». Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani, ai giornalisti che gli chiedevano se all'assemblea del 13 luglio saranno definite le regole per le primarie. «Abbiamo davanti - ha aggiunto , a margine dell'assemblea programmatica del Pd livornese - il problema dell'Italia in questo momento, quindi quando sarà il momento ne parleremo».
IMU PIÙ BASSA E IMPOSTA SU GRANDI PATRIMONI
«Vogliamo un'Imu più bassa e affiancata da un'imposta sui grandi patrimoni immobiliari. Se non si farà ora si farà quando saremo al governo», ha detto ancora il segretario a Livorno.
VOGLIO PARTIRE DA CENTROSINISTRA DI GOVERNO
Quanto alle prospettive generali ha dichiarato: «Voglio partire da un centrosinistra di governo. Io - ha spiegato sulle alleanze - voglio partire da un centrosinistra, non sto facendo inciuci con nessuno. Voglio partire da un centrosinistra ma non dal centrosinistra di una volta». 
SULLE ALLEANZE NON ARRIVIAMO FINO A GRILLO
«Le alleanze sono un 'di cui' rispetto all'Italia. Io parto da questo: mi interessano molto, ma non le si fa prescindendo dall'idea che abbiamo di questo Paese». Parlando del centrosinistra di governo Bersani ha insistito sul fatto che in questo tipo di alleanza non devono esistere «teorie a scavalco o di proprietà transitiva per cui se ci sta uno deve starci anche l'altro finché si arriva a Grillo: no perché questo Paese c'è da governarlo». Bersani ha tuttavia ribadito «che c'è una grandissima disponibilità a discutere sapendo che - ha puntualizzato - partendo da lì noi dobbiamo rivolgerci a tutte quelle forze democratiche moderate, costituzionali ed europeiste che possono dare una mano a sconfiggere il populismo e la deriva di destra che si stanno muovendo in Europa».
IN ITALIA POPULISMO SINISTRA FINISCE A DESTRA
«Vediamo cosa si sta muovendo anche in Italia di tendenze populiste: che sembrano perfino delle volte nascere a sinistra, ma finiscono sempre a destra». «Questo - ha aggiunto - è il punto che abbiamo davanti. Io cerco di svolgerlo, Vendola, Di Pietro dicano se è un punto o no perché da qui, per noi, non si prescinde»
SPENDING REVIEW: INACCETTABILE SE TOCCA SOCIALE
Il leader dei Democratici ha toccato la Spending review: «Credo che nessuno auspichi l'aumento dell'Iva a cui ci ha inchiodato la coppia Berlusconi-Tremonti. Quindi dobbiamo trovare altre soluzioni, discutendo della spesa della pubblica amministrazione, senza andare a toccare la sostanza e la risposta sociale, cosa che per noi non sarebbe accettabile». Per il partito «si deve arrivare a un obiettivo, c'è modo e modo, discutiamo. non credo che una spending review o i tagli siano una cosa solo da funzionari del tesoro». 
NON VOGLIO ARRUOLARE MONTI
I cronisti hanno domandato se Monti fosse una risorsa per il centrosinistra e Bersani ha risposto: «Monti non voglio arruolarlo. Che è una risorsa lo vedrebbe anche un bambino». «Come mai si è riusciti a fare un patto al vertice Ue? Perché Monti ha giocato bene le sue carte, ma anche perchè non c'era Sarkozy».

SUGLI ESODATI NON MOLLIAMO, SONO 270-280MILA

«La garanzia che voglio dare è che su questo tema non molliamo», ha voluto chiarire il leader Pd. «Nessuno in Europa lascia a casa senza salario e ammortizzatori. Noi glielo avevamo detto in cinese: abbiamo offerto una proposta, con un'uscita flessibile, la risposta è stata no perché così si risparmia di meno ma poi con quel buco i soldi ce li dovete mettere lo stesso». Secondo i calcoli del Pd, ha segnalato, gli esodati sono circa «270-280 mila». 
(Leggi)