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domenica 8 luglio 2012

Non ne possiamo davvero più

L'Appello degli esodati ai Politici di tutti i Partiti: Basta siamo stanchi, non ne possiamo davvero più!
Dell'ormai storica problematica degli esodati, se ne parla e se ne riparla da ben otto mesi. Le soluzioni sinora adottate dal Governo ed avvallate dai partiti che lo sostengono, sono sufficienti a coprire forse un terzo dell'intera popolazione di ex lavoratori, vittime di essersi imbattuti in una banda di affaristi che dietro la maschera di professori, stanno indirizzando tutto il popolo italiano, e non solo gli esodati, ad affrontare quotidianamente, chi più e chi meno, un percorso di vita sempre più in salita che porta solo impoverimento e malessere nella maggior parte delle famiglie italiane. Con il D.L. sulla Spending review la banda Monti & C., ha colpito d’imperio. Il ns. amato professore, ha salvaguardato un'altra piccola platea di ex lavoratori, 55.000 unità oltre le 65.000 salvate già dal D.L. Milleproroghe.
Ma tutto questo non basta, mancano all'appello circa 280.000 ex lavoratori CHE VANNO ANCH'ESSI SALVAGUARDATI.
Sempre il solito professore e la sua banda, mentre si stava discutendo in Parlamento, alla Commissione Lavoro, di una Proposta di Legge integrata (a partire dalla 5103 dell’on. Damiano) condivisa da tutti i partiti per “riparare” all’orrore “olocaustico” (quasi mezzo milione di persone più le loro famiglie) generato dalla folle ed incostituzionale Riforma Previdenziale voluta cocciutamente dalla "teorica" Ministro Fornero, con un colpo di mano, stile dittatura sudamericana, hanno venerdì scorso “introdotto” repentinamente, nell'ambito del D.L. di Spending review, con fini assolutamente estranei, la salvaguardia di altri 55.000 “esodati”. Ci si domanda, perché solo 55.000 che si aggiungono alle ulteriori 65.000 unità , laddove l'Ente Previdenziale indica in 390.000 gli ex lavoratori da salvaguardare? ll Partito Democratico poneva come sua condizione alla fiducia sul pacchetto lavoro la salvaguardia di almeno altre 280.000 persone, dove è andata a finire questa condizione?
Girando nei meandri della Legge Fornero, ci si accorge poi che il Governo arriva addirittura all’assurdo giuridico di distinguere le mobilità con “stipula in sede governativa” dalle altre. L'esecutivo continuando ostinatamente la sua politica di “rattoppi” non fa altro che ampliare la distorsione del Diritto e le diseguaglianze di trattamento a parità di condizioni pensionistiche. Esodati e contributori volontari sono stati derubati, avendo introdotto nel decreto attuativo del 1 giugno, paletti che fanno fuori chi ha lavorato in regola qualche settimana, o non ha versato un contributo – quando nella stessa Legge Salvaitalia e nel Decreto Milleproroghe tale criterio non è legiferato.
Un Governo che viola le sue stesse leggi, è anticostituzionale e non merita di governare!
I Partiti TUTTI ed il Presidente della Repubblica devono intervenire perché l'offesa al Diritto e alla Costituzione oramai ha raggiunto livelli non più sostenibili, e se non lo fanno si devono assumere la corresponsabilità di queste evidentissime violazioni di legittimità costituzionale. Non possono esistere precedenti che aprono la porta all’arbitrio legislativo. La massima Autorità interpretativa è la Corte Costituzionale e non la Corte dei Conti Organo di mero controllo gestionale/contabile dello Stato!
E' giunto il momento che TUTTI i Parlamentari, devono scegliere se dobbiamo continuare ad essere uno Stato di Diritto oppure se il loro desiderio è quello di farlo diventare solo uno Stato Debitore! La loro scelta peserà tra qualche mese sulle elezioni politiche.
Subito vanno rigettate queste norme, scorporandole dal D.L. di Spending review e si riprenda con immediatezza il dialogo in Parlamento, con una “corsia preferenziale” per raggiungere l’equità che TUTTI i Partiti, a parole, hanno sempre dichiarato di volere.
Occorre ricomprendere casi, oggi esclusi e taciuti da tutti, come quello delle tante donne licenziate che pagheranno ancora più duramente degli uomini questa riforma, e di coloro che pur firmando accordi a metà dello scorso anno 2011 hanno lasciato, e non per colpa loro, il posto di lavoro nei primi mesi del 2012, ma sono in possesso di tutti gli altri requisiti richiesti.
Le finestre aumentate dalle leggi Sacconi 122-2010 e 111-2011 hanno sottratto a migliaia di esodati e di mobilitati dei diritti acquisiti al momento della stipula degli accordi di esodo o di mobilità, spesso svincolando il diritto a raggiungere la decorrenza delle pensioni. Un grossolano errore a cui porre rimedio. E' inutile inscenare altri balletti come quello indecoroso della sfiducia al Ministro del Lavoro, in cui TUTTI i Partiti l’hanno accusata di incompetenza ed a parole sfiduciata (la sfiducia sostanziale è giunta soltanto dall'IdV e dalla Lega), ma è bastato che il professore alzasse la voce e TUTTI i partiti di maggioranza hanno votato la fiducia smentendo se stessi.
Il Presidente della Repubblica deve intervenire con la saggezza del buon padre di famiglia affinché il problema generato dalla riforma delle Pensioni sia ripreso nella sede Parlamentare, invitando il Governo a scorporare il tema relativo ai 55.000 esodati dal Decreto di Spending review.
I Partiti TUTTI si devono impegnare ad aprire, nei prossimi giorni, perchè la chiusura delle Camere è vicina, un canale preferenziale "autostradale" in Parlamento per la discussione di un provvedimento che ripari gli “orrori” provocati dalla riforma Fornero, riprendendo la proposta di legge Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico (C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini – Rel. Muro) e le richieste dei Comitati esodati, aprendo i tavoli di confronto con i Sindacati TUTTI e con la Rete dei Comitati, affinché si raggiunga, e nel più breve tempo possibile, l’obiettivo di evitare un disastro sociale preannunciato che porterà circa 400.000 famiglie, dimenticate dal Governo, sulla soglia della povertà assoluta, nonché per evitare l' assurda discriminazione che subirebbero inevitabilmente le donne da questa riforma! Il popolo italiano pretende che la classe politica si muova con trasparenza ed onestà morale ed intellettuale!
Non esiste altra soluzione, se non quella di consentire a tutti questi ex lavoratori di Aziende in crisi, di andare in pensione secondo le regole previdenziali vigenti all'atto del loro licenziamento o della prima sottoscrizione dell'accordo di uscita dal lavoro, senza alcun paletto d'uscita "entro il 31 dicembre 2011", perché deve far fede esclusivamente la data di firma del licenziamento o dell'accordo.
Gustavo Carmignani
Patrizia Baldini
Leonora Perinetti
(Leggi)

7 commenti:

  1. Non ne possiamo proprio piu'di stare in una perenne angosciosa attesa e di subire le riforme-pasticcio di questi professori-sanguisughe ed incompetenti.vadano a casa questi parrucconi arroganti e supponenti!!!!esodati

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  2. Governo inaffidabile con ministri pagliaccio, sindacati timorosi e inconcludenti, politici incollati alla poltrona che arraffano di tutto e di più' e con questo scenario cosa potremmo sperare noi poveri esodati? Staremo un po' a vedere.
    Esodato poste

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  3. Sono mesi che politici, tecnici e sindacati ci prendono in giro. Lo volete capire che non se ne può più di questo salvaguardare a pezzi e bocconi dove solo una minima parte degli esodati viene considerata. E' una roulette russa che uccide giornho per giorno una grande platea di famiglie. L'unica preoccupazione dei politici ormai è la campagna elettorale per arraffare una poltrona. Nessuno parla più dei disgraziati come me che sono in prosecuzione volontaria che ad un passo del raggiungimento dei requisiti si vede tutto vanificato perchè i signori "Tecnici" hanno deciso di considerare come maturazione dei requisiti la decorrenza della pensione. Perquello che mi riguarda sulla scheda elettorale scriverò: ESODAT§O SENZA STIPENDIO E SENZA PENSIONE!!!
    Esodato dal 2009 e non salvaguardato.

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  4. carissimi amici della redazione,perchè non create un movimento in cui TUTTI gli esodati possano aderire, in modo da far valere i nostri diritti aquisiti? la mia opinione personale è quella di muoverci tutti insieme a livello legale perchè l'unione fà la forza.

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  5. Bisogna agire per vie legali tutti insieme anche perche'a questo punto e' l'unica strada percorribile.Oltre al danno economico bisogna rivendicare anche quello psicologico perche' non si possono far vivere nella piu' totale incertezza ed angoscia tante famiglie.tutta la situazione degli esodati e' stata gestita in modo superficiale e menzognero e dopo ben 7 mesi siamo al punto di partenza.esodati poste

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    1. SONO D'ACCORDO SULL'AGIRE PER VIE LEGALI ANCHE PERCHE' PIU' CI PENSO E PIU'MI CONVINCO CHE CI SONO GLI ESTREMI PER FARLO IN QUANTO E' STATO FIRMATO UN ACCORDO BEN PRECISO ENON POSSONO VENIRE MENO LE CONDIZIONI SOLO PERCHE' NON SI VOGLIONO TOCCARE PRIVILEGI E GRANDI PATRIMONI!!!I SOLDI CI SONO IN ITALIA ,MA SONO MAL DISTRIBUITI E AMMINISTRATI!ESODATA54

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  6. Sarebbe opportuno, che finalmente qualcuno, si mettesse coscienziosamente a cercare soluzioni Vere e Fattibili, per liberarci da questo incubo, che non accenna a finire,Paola

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