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lunedì 2 luglio 2012

Il governo cerca fondi anche per esodati e terremotati

Politica
02/07/2012 - LA SETTIMANA DECISIVA
Spending review, il governo cerca fondi anche per esodati e terremotati
Misure per 4-8 miliardi di euro, possibile manovra in due tempi
PAOLO BARONI
rona
Giorni di trattative e di mediazioni sulla spending review. All’interno del governo, con le parti sociali, e coi partiti della strana maggioranza che ieri sono tornati di nuovo ad incalzare Monti. Sia Pd che Pdl chiedono di essere consultati.
La road map del presidente del consiglio, dopo la toccata e fuga a Kiev di ieri, riparte oggi con un vertice informale tra i ministri più direttamente interessati dalle misure di risparmio messo a punto dal commissario Bondi, ovvero il viceministro dell’Economia Grilli ed i ministri Giarda e Patroni Griffi. Domani poi tocca alle parti sociali e agli enti locali: da entrambi i fronti in questi giorni sono partiti degli altolà all’indirizzo del governo. Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono decise a contrastare nuovi interventi sugli statali posto che si parla di 10 mila esuberi, della possibilità di ricorrere alla mobilità e a pensionamenti anticipati, del taglio dei ticket restaurant a 7 euro o forse anche meno e della possibilità di rinviare il pagamento della prossima tredicesima. Regioni e Province frenano a loro volta sui tagli che potrebbero interessarle e che si annunciano altrettanto drastici.
A complicare il tutto non mancano alcune difficoltà all’interno del governo, in particolare sul fronte della Sanità. Il ministro Balduzzi ha già messo in conto per quest’anno un miliardo di risparmi, ma Giarda, Bondi spingono per avere di più. Anche il ministro della Difesa Di Paola non sarebbe contento di dover aumentare il contributo alla spending review. Troppi ostacoli, troppi nodi da sciogliere per immaginare che possa essere rispettato il calendario originario che prevedeva già per domani pomeriggio il varo delle misure di risparmio che oscillano ancora, a seconda di come verrà composto il menù, da un minimo di 5 ad un massimo di 8-10 miliardi di euro di qui alla fine dell’anno. L’obiettivo di fondo resta sempre quello di evitare l’aumento di due punti di Iva previsto per ottobre e di recuperare nuove risorse utili per finanziare gli interventi per il terremoto e rimettere mano a riforma del lavoro e caso esodati.
Anche l’agenda del governo, del resto non aiuta. Perchè mercoledì alla Camera di discutono le mozioni di sfiducia di Idv e Lega al ministro del Lavoro Fornero, finita sul banco degli imputati per la vicenda degli esodati, e nello stesso giorno è previsto un vertice bilaterale Italia-Germania che riporterà a Roma Angela Merkel. Poi, sempre alla Camera, inizierà il lavoro sul decreto sviluppo all’interno del quale Monti si è impegnato ad inserire le modifiche al ddl lavoro e nuove misure per gli esodati, come promesso ai partiti di maggioranza in cambio dell’ultimo voto di fiducia.
Inevitabile, dunque, il rinvio. Probabilmente a fine settimana, ma non è escluso nemmeno se questo consentirà a Monti di trovare la quadra all’interno del governo e dialogare con più serenità con le parti sociali. Possibile anche un interventi in due tempi: prima il pacchetto di risparmi su spese, acquisti e forniture di Monti e più in là un altro round i tagli a ministeri ed altri apparti.
Il segretario della Cisl Bonanni, che venerdì aveva minacciato «mobilitazioni a tappeto» in difesa degli statali, ieri ha detto di voler collaborare col governo «alla condizione che sia tutto trasparente e che ci sai davvero l’occasione per dimagrire le troppe istituzioni e le troppe amministrazioni che fanno il bel pasto della politica». Idem i politici. «Un nuovo testo? Vorremmo saperne di più» ha dichiarato ieri il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto mettendo subito in chiaro che se il governo non ha intenzione di informare i gruppi parlamentari di maggioranza si scordasse fin da ora di pensare ad un’altra fiducia. «Pronto a costruire» anche il Pd, dice il segretario Bersani «assolutamente determinato ad evitare l’aumento dell’Iva». «Ma c’è modo e modo di farlo» aggiunge, e soprattutto chiede che se ne discuta anche con lui.


2 commenti:

  1. BERSANI SEMPRE DETERMINATO A FARE QUALCOSA, MA FINO AD ORA PER NOI NON HA FATTO NULLA. SEMPRE PRONTO A CALARE LE BRAGHE, TANTO PAGHIAMO NOI. PROPONGA DOVE TROVARE I SOLDI PER MANTENERE FEDE AI CONTRATTI DA NOI FIRMATI, IN REGOLA CON LE LEGGI VIGENTI. L'INPS HA FONDI SUFFICIENTI ANCHE PER NOI, PERCHE' NESSUNO LO DICE. NAPOLITANO ORA CHE L'EUROPEO DI CALCIO E' FINITO, NON HA PIU' NULLA DI CUI OCCUPARSI, FORSE E' IL CASO DI INFORMARLO CHE NEL PAESE C'E' ANCHE QUESTO GROSSO PROBLEMA, CAUSATO DAL GOVERNO SCELTO DA LUI. ESODATA POSTE 53 CHE PENSA DI VIVERE SULLA LUNA INSIEME A DEI MARZIANI

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  2. il nostro presidente si commuove solamente per 11 pantaloncini che calciano un pallone e nulla lo scalfisce davanti a 390200 esodati rimasti in mutande. SI VERGOGNI PRESIDENTE
    esodato 53

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