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mercoledì 11 luglio 2012

Recuperare tutti per ritornare ad una situazione di giustizia

PATRONATI ITALIANI NEL MONDO- BILANCIO SOCIALE INCA - ON.GNECCHI(PD):"BISOGNEREBBE RADDOPPIARLI I FINANZIAMENTI AI PATRONATI...ESODATI. DECRETO MINISTERIALE VA OLTRE IL DETTATO DI LEGGE...".
(2012-07-10)
Eventuali tagli ai Patronati, l'on. Gnecchi (PD) è stata molto chiar intervenendo alla presentazione del Bilancio Sociale del Patronato INCA "Non andavano abrogate le quote e ai patronati, anche solo per quest'ultimo anno di lavoro, bisognerebbe raddoppiarli i finanziamenti perche io mi immagino le code agli sportelli e la disperazione della gente sia agli sportelli dell'inps e soprattutto ai patronati e quindi assolutamente in una situazione di tale incertezza INPS e patronati andrebbero non solo rafforzati ma potenziati all'ennesima potenza per rispondere ai cittadini ed anche aiutarli a trovare delle soluzioni."
Gnecchi parla anche dell'INPS con "grande orgoglio" ricordano to il proprio passato ruolo di dipendente dell'Istituto nel periodo dei Militello e Billia, grazie al quale " e' entrata l'informatizzazione all'Istituto di Previdenza Sociale, per la quale "c'e' stata una grande partecipazione attiva da parte di tutti i dipendenti...abbiamo fatto turni volontari sulle 18 e sulle 24 ore per riuscire ad informatizzare tutto, e' stata una gara con noi stessi, per un senso di appartenenza a questo ente che voleva diventare ed era diventato il centro elettronico piu' importante sul territorio" .
" Era - ha ricordato ancora Gnecchi - il famoso anno dello statuto dei lavoratori ed anche l'anno della legge sul divorzio, e anche quella e' stata la dimostrazione di come ci si e' occupati di tutele collettive e all'interno delle tutele collettive il diritto individuale del singolo lavoratore...questa e' la contraddizione che io vedo oggi rispetto al mercato del lavoro e il sistema previdenziale".
E fra queste in primo piano al centro del dibattito sugli interventi del Governo Monti due questioni sulle quali l'esponente del PD si è espressa in più occasioni: esodati e ricongiugimenti onerosi.
"Parto dalle ricongiunzioni onerose, dice ad Italialavorotv/Italiannetwork, perche' è la situazione piu' datata, la legge 122 del 2010 con l'articolo 12 ha purtroppo reso piu' onerose tutte le ricongiunzioni contributive, anche quelle verso l'INPS. Mentre - prosegue la parlamentare - era dal 1958 che esisteva la possibilita' di trasferire gratuitamente i propri contributi perche' ovviamente l'INPS e' l'ente per eccellenza della previdenza pubblica e come spirito e funzione l'istituto deve garantire una pensione ai lavoratori e alle lavoratrici.
Dunque, tutte le ricongiunzioni verso fondi, enti che garantivano poi una prestazione migliore da sempre erano onerosi. Su questo aspetto la legge fondamentale e' la legge 29 del 79 e quindi c'erano stati anni ed anni di esperienza. Il fatto che il governo Berlusconi e il ministro Sacconi abbiano voluto rendere onerose tutte le ricongiunzioni solo per impedire alle donne nel pubblico impiego di trasferire gratuitamente i propri contributi dall'INPDAP verso lINPS per andare in pensione di vecchiaia prima e' stata veramente una cosa gravissima di una gravita' inaudita anche per tutti i guai che ha poi comportato e dei quali non si erano neanche resi conto. Lo ha affermato lo stesso sottosegretario Bellotti in aula, nel luglio del 2011 quando ha riconosciuto che non c'era la volonta' di creare tutti i guai che si sono creati e che il ministro Sacconi aveva intenzione di dare una interpretazione autentica all'art.12 della 122 in modo da far tornare non onerose quindi gratuite le ricongiunzioni per tutti tranne che per le donne
Ma - prosegue l'on. Gnecchi - siamo invece ancora qui, non e' successo nulla. Abbiamo presentato una proposta di legge sulla totalizzazione - che oggi chiamiamo "cumulo dei contributi", perche' possa rimanere in essere la legge sulla totalizzazione. Ovvero rimanere in essere tutte le forme di ricongiunzioni per chi sceglie o comunque ha la convenienza di ricongiungere i contributi, ma chiamiamo "cumulo" il fatto che ogni ente, ogni fondo paghi pro quota la quota di pensione in base ai contributi che ha ricevuto versati". Quindi si procede ad una legge che garantisca tutti, che parta dal presupposto che ogni settimana contributiva deve dare adito ad un pezzo della propria pensione. Questa e' la cosa fondamentale. Le settimane contributive non devono mai essere pagate due volte, e quindi questo e' il nuovo concetto.
On. Gnecchi - PD

Oggi, la affrontiamo in commissione lavoro, in sede referente, e speriamo che questa proposta di legge - che vede tutti i gruppi parlamentari d'accordo - possa diventare veramente legge e non rimanga solo una proposta".
Commenterà poco dopo al seminario dell'INCA "la legge 122 art 12 del 2010 e' stata secondo me il primo smontare veramente il sistema previdenziale …. "
Altro fronte "caldo : gli esodati"
"Sono una di quelle convinte fin da subito, fin dal decreto "salvaitalia" che l'atto camera 4129 con il quale il "salvaitalia" e' arrivato alla Camera fosse profondamente sbagliato. L'abrogazione delle quote era profondamente sbagliata. La pagina 99 dell'Atto Camera 4129 prevede solo 13 miliardi di risparmi da qui al 2018 per la abrogazione delle quote e ricordo che le quote riguardavano tutti, pubblici, privati, autonomi. Pensare adesso che per 65000 esodati siano serviti 5 miliardi, che per altri 55000 servano altri 4 miliardi ci fa ovviamente pensare che i conti fossero sbagliati.
Inoltre io ritengo - come lo ritiene anche l'INPS- che non si tratti semplicemente di 120.000 persone. Dunque, sono assolutamente convinta che si debba trovare una soluzione per tutti. Anche perchè in particolare chi ha l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria viene molto penalizzato dal decreto ministeriale che per fortuna non e' stato ancora pubblicato perche' profondamente illegittimo, perche' va' oltre il dettato della legge, quindi noi pensiamo con la nostra proposta in Commissione lavoro stiamo cercando di recuperare tutti per ritornare ad una situazione di giustizia".
(Leggi)

2 commenti:

  1. Desidero sapere dai membri della commissione lavoro; che fine faranno quegli esodati che non riescono a raggiungere i requisiti pensionistici entro il 2014? Grazie a chi riesce a portare avanti questa mia richiesta.
    Giuseppe 53

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  2. Mi associo anch'io a questa domanda , perchè si parla tanto di salvare tutti e poi si finisce col dire: per quelli che maturano i requisiti ne 2014; Ed io ad esempio che li maturo nel 2015 con le vecchie regole, non faccio parte degli esodati? Maggiormente penalizzata perchè dovrò aspettare più a lungo! Per cui devono essere salvaguardate tutti coloro che avevano firmato antecedente la data dell'avvento della riforma pensionistica Fornero cioè il 6 Dicembre 2011. E basta!!! io ne ho diritto tu no,siamo tutti dei lavoratori usciti dalle aziende per giuste cause e non per capricci individuali. Esodata poste 17

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