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martedì 3 luglio 2012

Non solo esodati

Lettera di una madre al Ministro Fornero
Al Ministro Fornero
Sono la mamma di una donna disabile di 39 anni con Sindrome di Rett, grave malattia rara che in lei ha avuto effetti devastanti rendendola già dall’infanzia persona totalmente non autosufficiente. L’abbiamo cresciuta insieme a suo fratello e sorella cercando di offrirle il meglio secondo le nostre possibilità,ho lasciato il lavoro per seguirla e non doverla affidare alle “cure” di qualche struttura, che allora si chiamavano istituti, tetri ghetti che toglievano alle persone , anche bambini , ogni rispetto, dignità , diritto.
Claudia ha necessità di molti ausili, farmaci, controlli, riabilitazione, ricoveri ospedalieri anche solo per cure ai denti o per esami invasivi in anestesia totale , è certamente un costo rilevante per la sanità pubblica.
Percepisce l’indennità d’accompagnamento messa in discussione in questi ultimi temi dalla politica e una pensione d’invalidità civile di ben 270 euro al mese,cifre che non sono sufficienti per tutto quello di cui necessita e che noi come famiglia ci facciamo carico per amore, da ben 39 anni.
Si legge sui quotidiani e si sentono nelle trasmissioni televisive e radiofoniche le affermazioni e esternazioni dei vari ministri che hanno ormai dato vita a una vera e propria guerra contro la disabilità con il chiaro intento di cancellare questa voce dal vocabolario italiano. L’ultima in ordine di tempo è stata la sua voce, Ministro Fornero, durante il convegno a Milano Autonomia delle persone con disabilità “Non si può pensare che lo Stato sia in grado di fornire tutto in termini di trasferimenti e servizi”.
Gravissime parole da parte di un ministro perché significa che oltre a non prendere in considerazione l’argomento che è un tema sociale ha anche dimenticato l’articolo 38 della Costituzione Italiana a cui lei ha giurato di tenere fede e fare rispettare,oltre a ignorare totalmente la Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili che l’Italia ha ratificato Con la legge 3 marzo 2009, n. 18. La legga , è istruttiva!
Sembra che sia la spesa sociale e sanitaria a aver gettato il nostro Paese nella crisi economica, non le spese eccessive per la politica, gli stipendi d’oro dei ministri, i privilegi vergognosi che vengono riconosciuti a Enti e organizzazioni ,acquisti di beni di lusso inutili, finanziamenti per spese varie …..,senza alcun rispetto per i cittadini comuni.
Sembra che sia la spesa sociale il grande dramma del nostro Paese, è vero è un dramma, ma per le famiglie che vivono la disabilità e vengono quotidianamente vessate e che ora vedono ora togliere quel poco che ci permetteva di rimanere nel contesto sociale .
Sembra ci sia un percorso già tracciato per indirizzare le risorse del sociale su altri capitoli, sento parlare di assicurazioni, no profit, servizi, preferite alimentare ulteriormente le lobby piuttosto che garantire pari opportunità e vita dignitosa ai cittadini.
O questo è forse un modo per far cadere nello sconforto i genitori come noi che vedendo la vecchiaia avanzare e non avendo concretamente possibilità di decisioni a livello pubblico, si preferisca la “soluzione finale” e cioè eliminarci dopo aver fatto la stessa fine ai nostri figli?
MARINA COMETTO  combot at alice.it
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2 commenti:

  1. Queste sono quelle cose che non si dovrebbero mai sentire. L'appelo di una mamma per la propria figlia malata. Queste cose alla casta non succedono, loro sanno a chi rivolgersi e come fare in questi casi. VERGOGNATEVI POLITICI TECNICI E SINDACALISTI

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  2. E' proprio cosi' condivido il giudizio di chi mi ha preceduto, ma dico anche da mamma a mamma, non mollare, cara MariNA e' tuo diritto avere tutto cio' che e' possibile per alleviare le sofferenze di tua figlia, anche se questi grandi cervelloni che ci governano, sono insensibili alla cosa e pensano solo al risparmio. Sara' poi vero che e' per la salvezza dell'Italia? Paola

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