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sabato 3 novembre 2012

Esodata e "Assistenza Sociale"

ESODATA E "ASSISTENZA SOCIALE"
Stefania Guiotto
02.11.2012
Ministro Fornero, ho 58 anni e faccio parte della nuova categoria degli "esodati" creata da Lei e dal governo Monti. Mio padre era un operaio, mia madre casalinga, persone semplici, non certo di cultura scolastica ma con una cultura innata dell'onestà, della correttezza e del rispetto, valori che si respiravano in famiglia e che io ho assimilato.

Come donna ho dovuto lottare da subito tra lavoro, figlio e famiglia, quando finalmente il figlio è diventato grande ho dovuto fare i conti con il lavoro (sempre) e la vecchiaia dei miei genitori che, dopo aver tanto dato, avevano bisogno della mia assistenza.
Ora sono nonna, mio figlio è un cassaintegrato a rischio di perdita del lavoro, quando il mio datore di lavoro, ritenendomi troppo vecchia e "costosa", mi ha offerto di restare a casa ho accettato (mi sono licenziata dopo 37 anni e mezzo di lavoro, con accordo consensuale, il 1° gennaio 2011 e ho cominciato fare i versamenti volontari per arrivare ai 40 anni, non 15 o 20) per fare la baby-sitter visto che mio figlio non poteva permettersi di pagare il nido essendo già gravato dal mutuo per la casa.
Ora da un anno vivo nell'incertezza e nell'ansia di non sapere quando e a quale costo supplementare potrò avere la pensione, dopo aver sopperito da un vita alle carenze dello Stato in fatto di asili e assistenza agli anziani, nonostante il fatto (e per fortuna) di avere un lavoro a tempo pieno, grazie a Lei che di punto in bianco ha cambiato le regole, con decorrenza retroattiva, con le quali ero stata liquidata.

Dov'è la giustizia in questo Stato in cui regna la corruzione e la "furbizia" è il valore vigente?
Quando ci metteremo al passo davvero con gli altri paesi europei, non solo con le regole pensionistiche ma anche con i servizi, in modo che le donne come me possano "permettersi" di lavorare fino ai 66 anni con una certa serenità? Perchè, parliamoci chiaro signor Ministro, Il servizio che le donne hanno reso finora allo stato in materia di "assistenza sociale" ha un valore inestimabile.
In attesa di un Suo gentile riscontro La saluto.
 

3 commenti:

  1. Cara Stefania, purtroppo noi donne siamo quelle che paghiamo di piu in tutto e per tutti, ma questa la prof.ssa ministro non lo sa perché sono problèmi a Lei ignoti!! come tanti altri problemi.
    Mi auguro che il Ministro del lavoro legga la sua lettera e soprattutto sarei curiosa di sapere cosa potrà risponderLe, magari le dirà!
    Tanti cari auguri di cuore per la soluzione dei suoi e nostri problemi di "Esodati"
    Pensionata senza reddito dal 2013 al 2019!

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  2. Bussate! tanto qui non vi aprirà nessuno.
    mario 1952

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  3. Per Stefania, e' giusto quello che tu vuoi far conoscere al Ministro, le donne hanno da sempre dato e solo dato a : famiglia , societa', stato, ora che era il momento di pensare a noi con un poco di serenita', di ricevere in parte cio' che avevamo dato, non ne abbiamo il diritto e siamo qui ad inseguire giorni pieni di ansia e amarezza, in attesa che almeno i nostri diritti ci vengano riconosciuti. Paola

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