Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

sabato 28 gennaio 2012

Dall'assemblea di Sesto San Giovanni del 27-01-2012


LETTERA APERTA AI SINDACATI DI POSTE ITALIANE

Cari Colleghi,

come avrete visto l’emendamento presentato nell’aula del Parlamento non mette al riparo tutti gli esodati di Poste Italiane e di altre aziende; esso infatti specifica che è nelle deroghe del Decreto Monti chi ha “ risolto il rapporto di lavoro antecedente il 31/12/2011” ed inoltre matura i requisiti “alla decorrenza del trattamento pensionistico” entro 24 mesi dall’entrata in vigore dello stesso decreto Monti.

Se non intervengono le modifiche annunciate in sede di voto al “ Milleproroghe”, ciò pone di fatto fuori dalla copertura gran parte degli esodati di Poste Italiane e di altre Aziende: quelli il cui ultimo giorno di lavoro è stato il 31/12/2011, quelli la cui uscita è prevista per i primi mesi del 2012 e quelli che non raggiungono i requisiti entro i 24 mesi. L’esodo incentivato di Poste Italiane d elle altre Aziende copre infatti- nella gran parte dei casi- i due anni che mancano alla corresponsione del primo assegno di pensione a partire dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro.

La nostra azione di pressione continua sui Parlamentari ha comunque portato degli effetti positivi e messo al riparo diverse centinaia di Lavoratori.

A questo punto e per ottenere il risultato che tutti auspichiamo ( il diritto degli esodati a fruire della pensione nei tempi previsti al momento in cui hanno firmato l’accordo ) c’è bisogno di una iniziativa che sia supportata anche dalle OO.SS. Gli stessi Parlamentari con i quali interloquiamo, ritengono che un Vostro intervento sia necessario ed opportuno per cercare di risolvere anche i problemi ancora aperti.

Eppure la pratica dell’esodo come modo “soft” per risolvere gli esuberi in Poste Italiane è da Voi perfettamente conosciuta 8 audizione alla Camera del Presidente di Poste Italiane nel Marzo 2009 dove si annunciano 10.700 esodi incentivati dal 2009 al 2011) e finanche approvata.

E sì il 13 luglio del 2010 firmavate un “ Verbale di accordo” con Poste Italiane nel quale era testualmente scritto, alla seconda pagina, “ le parti concordano, al fine di individuare soluzioni per la gestione delle risultanze individuate nell’allegata Tabella A, che fa parte integrante del presente accordo, di fare ricorso agli strumenti di seguito indicati” al punto 2 degli strumenti individuati( come seconda scelta perciò) è scritto “ Esodi volontari incentivati”.

Ecco perché vi invitiamo a scendere in campo unitamente alle Confederazioni Sindacali che dopo un periodo di divergenze oggi stanno ritrovando l’unità rispetto all’attacco alle condizioni del lavoro dipendente ed ai pensionati, attacco pesante e pretestuoso.

Questo è il momento di un forte intervento unitario del Sindacato e noi lo vogliamo sollecitare, perché riteniamo che l’unità sindacale, unitamente all’impegno parlamentare, sia indispensabile per sostenere le ragioni che non sono solo le nostre, ma che riconoscano il diritto a vivere decentemente e civilmente.

Cordiali saluti.

Sesto San Giovanni, 27 Gennaio 2012 

                                           I Lavoratori e le Lavoratrici esodati da Poste  Italiane e da altre Aziende

                                           Comitato esodati e lavoratori precoci d’Italia

8 commenti:

  1. La modifica deve essere fatta in modo da salvare tutti gli esodati, perchè quelli che non rientrano nei 24 mesi o nei 36 mesi, che sono tanti, sono più penalizzati perchè rimangono senza stipendio e senza pensione per più anni e Monti ha dichiarato che tutte queste anomalie dovranno essere risolte.

    RispondiElimina
  2. vorrei commentare l'interpretazione " i postali che hanno cessato il 31/12/2011", non rientrano nella deroga, a me pare che quanto chiarito da Moffa ed altri autorevoli esperti chiarisce appunto che la frase "i lavoratori il cui rapporto si sia risolto in data antecedentemente al 31/12/2011 ...." si riferisca alla firma dell'accordo per l'esodo. Pur tuttavia sono d'accordo che bisogna che i parlamentari ed i "noti sindacati di categoria" possano fare la loro parte per allargare la possibilità per gli altri che rimangono fuori. Tutti siamo impeganti affinchè si ponga fine a questo calvario.Se qualcuno la pensa diversamente e sempre buono confrontarsi con chi a a livello giuridico è più ferrato in materia (quindi chiediamo a qualche legale), in ogni caso ritengo è necessario aspettare la definitiva stesura del decreto.
    Filippo Abate
    filippo-abate@alice.it

    RispondiElimina
  3. da email di un deputato PD a me esodato:

    PER CHI HA PERSO IL LAVORO E ESODI INCENTIVATI : abbiamo ottenuto una vittoria, siamo riusciti ad ampliare la platea di chi ha diritto ad andare in pensione con i requisiti in vigore al 31.12.2011,
    vale però la pena di ricordare che i requisiti anagrafici e contributivi in vigore al 31.12.11 prevedevano e quindi continueranno a prevedere una finestra di 12 mesi per i lavoratori dipendenti e 18 mesi per gli autonomi per AVER DIRITTO ALLA DECORRENZA DEL TRATTAMENTO pensionistico.
    Il comma 14 dell'articolo 24 della L 214/2011 (Salva Italia) non contemplava nè chi ha perso il lavoro a qualunque titolo, nè chi è stato incentivato a lasciare il lavoro, termine ormai noto "esodato" : l'emendamento approvato nel milleproroghe quindi è importante per questo, adesso sono compresi ed ognuno deve vedere nel proprio caso personale quando avrebbe iniziato a percepire la pensione.
    Pone 2 limiti :
    1) considera tutti coloro che hanno cessato di lavorare il 31.12.11, sappiamo che il testo recita "antecendente al 31.12.2011", ma nell'accordo trovato in commissione era compreso il 31.12, quindi siamo sicuri che si arriverà a questa correzione formale, l'altro limite è che possono andare in pensione tutti coloro che avrebbero ottenuto "la decorrenza del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a 24 mesi dalla data di entrata in vigore del dl" quindi entro il 7.12.2013 avrebbero percepito la pensione.
    Questo sta creando molti dubbi e molti ci scrivono per sostenere che la finestra non deve essere compresa, ovviamente noi cercheremo ancora di fare in modo che l'interpretazione possa essere migliorata, ma bisogna per il momento rimanere al testo approvato. Chi ha seguito tutti i passaggi ha visto che c'è stata anche una versione che riconosceva il diritto al mantenimento dei requisiti previgenti a tutti coloro che avevano stipulato un accordo di esodo o di uscita dal lavoro prima del 6 dicembre 2011, indipendentemente dalla data dell'ultimo giorno di lavoro, ma non ha resistito al passaggio dell'aula, il testo è tornato in commissione e si è ottenuto uno spostamento della data di cessazione del lavoro al 31.12, ma non sono compresi tutti coloro che cesseranno il lavoro, quindi che stanno ancora lavorando nonostante abbiano già firmato.
    C'è anche su questo chi sostiene che aver firmato un accordo di fine lavoro va considerata come risoluzione del rapporto di lavoro, ma capiamo tutte le interpretazioni possibili, ma in questo momento rimanere al testo approvato vuol dire che NON si lavori dal 31.12.2011. Questo lo diciamo non perchè sia da noi condivisa come posizione, ma perchè secondo il Governo chi sta ancora lavorando potrebbe modificare la situazione e continuare il lavoro, come con la legge 122/2010 che prevedeva esplicitamente la prosecuzione del rapporto di lavoro.
    2) DECORRENZA DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO entro 24 mesi, piacerebbe anche a noi che valga il perfezionamento dei requisiti per l'accesso alla pensione entro 24 mesi, ma entro il 31.12.11 chi raggiungeva il requisito anagrafico e contributivo doveva aspettare 12 mesi o 18 mesi per poter far decorrere il pagamento della pensione.
    Noi faremo di tutto perchè anche questi 2 limiti si modifichino, ma va tenuto conto che i provvedimenti vanno approvati anche con i voti della PDL e vorremmo che tutti ricordassero cosa hanno fatto PDL e LEGA al governo contro le pensioni dal maggio del 2008. Siamo sicuri che se fossimo stati noi al governo non avremmo fatto le norme che sono state approvate, sempre con la fiducia, quindi senza nessuna possibilità di apportare modifiche, almeno questa volta siamo riusciti ad ottenere miglioramenti, anche se noi avremmo voluto che venissero mantenute le quote Damiano e che fosse garantita reale gradualità.
    mario 1952

    RispondiElimina
    Risposte
    1. possiamo sapere il nome di questo politico che presumo sia del PD?
      grazie
      Lorenzo

      Elimina
  4. Siamo giunti alla scrematura del latte!- Non riesco a spiegarmi il motivo:
    Certamente,la modifica pensionistica del milleproroghe
    ha portato tranquillità ad alcuni di noi; ma non ha senso in tutto questo contesto, fare dei "distinguo":
    - Ci siamo trovati nella medesima situazione. E non vedo la ratio della modifica, quei diritti e regole vigenti al momento della risoluzione lavorativa debbano valere per alcuni, mentre per altri si mandano a farsi benedire. Non c'è giustizia né equità. LE VECHHIE REGOLE DEVONO ESSERE APPLICATE PER TUTTI.

    RispondiElimina
  5. Il limite dei 24 mesi va assolutamente eliminato . . . mantenerlo significherebbe porre in essere una odiosa discriminazione tra lavoratori . . a taluni si permetterebbe di godere della legge precedente e a tal'altri si negherebbe l'applicazione della medesima legge . . . i lavoratori esodati hanno, tutti, indistintamente, accettato l'esodo confidando nella legge vigente. . . e chi deve stare più di 24 mesi ad aspettare la pensione è doppiamente penalizzato . . . nessuno darà più un lavoro a persone di 58 - 60 anni . . . e restare senza risorse economiche sei o più anni è una tragedia da suicidio . . non si può e non si deve scherzare con la vita dei cittadini . . esodati più deboli che, non appartenendo a corporazioni, possono essere considerati carne da macello !!!

    RispondiElimina
  6. Sono un esodata mi chiamo Isabella ieri ho partecipato alla riunione svoltasi a Sesto San Giovanni, ho trovato interessanti le varie proposte fatte. Sono convinta che il decreto che si dovrà approvare entro il 31/01/2012 al Senato, apporterà alcune piccole modifiche al testo licenziato alla Camera, dove non tutti gli esodati ne faranno parte. QUINDI l'ora del PIANTO e della RASSEGNAZIONE è finito. Ribadisco, con questa mia, la necessità che anche il sindacato "unitario" si debba adoperare affinchè la nostra situazione di esodati diventi un problema per tutta la collettività e agisca di conseguenza per portare con forza la nostra voce nelle sedi del potere. La costituzione in Comitato degli esodati dimostra la necessità di organizzarci e di essere propositivi per azioni di visibilità, come è stato ribadito più volte dai vari partecipanti e questo dimostra la volontà di proseguire anche da soli. Ritengo che tutti gli esodati, sia essi inclusi o esclusi dalla legge, devono partecipare a questa iniziativa perchè la nuova legge comprenda "tutti" nessuno escluso. Concordo pienamente con la frase detta con forza: - ci hanno portato via i nostri sogni- e io aggiungo noi non dobbiamo permetterlo a NESSUNO.

    RispondiElimina
  7. Ma qual'e l'equità che stanno decandando quando approvano norme discriminatorie, gli esodati sono tutti uguali.

    RispondiElimina