Giovedì 26 gennaio 2012 - 15.28
Milleproroghe, la Camera vota la fiducia Passano per ora le modifiche effettuate dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio. I lavoratori esodati, cioè quelli che si sono licenziati in anticipo rispetto all’età pensionabile su incentivi dell’azienda, non saranno interessati dalla riforma Fornero, a patto che il rapporto di lavoro sia cessato prima del 31 dicembre 2011.
Passano per ora le modifiche effettuate dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio. I lavoratori esodati, cioè quelli che si sono licenziati in anticipo rispetto all’età pensionabile su incentivi dell’azienda, non saranno interessati dalla riforma Fornero, a patto che il rapporto di lavoro sia cessato prima del 31 dicembre 2011.
TG1 Online
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SCIOGLIERE ALCUNI NODI. Le commissioni hanno ripreso il decreto dopo che martedì scorso l'aula di Montecitorio lo aveva rimandato indietro per sciogliere alcuni nodi, in primis l'aumento dei contributi degli autonomi per coprire i benefici pensionistici per i lavoratori precoci e gli 'esodati'. La nuova copertura del governo prevede l'incremento del prezzo delle sigarette, che sarà deciso dai Monopoli in modo tale da rendere 15 milioni nel 2013.
MODIFICHE ALLE PENSIONI DEGLI 'ESODATI'. Accontentato il Pdl, contrario all'aumento dei contributi degli autonomi, l'emendamento del governo ha scontentato il Pd per le modifiche alle pensioni degli 'esodati', quei lavoratori, cioé, che hanno lasciato l'azienda in crisi dopo un accordo pensando di poter andare entro pochi mesi in pensione, ma che dopo la riforma si ritrovano senza di essa e senza lavoro. La modifica prevede che beneficeranno delle vecchie regole previdenziali quanti sono usciti dall'azienda entro il 31 dicembre; invece la versione precedente faceva sì che la platea comprendesse tutti coloro che avevano siglato un accordo prima del 6 dicembre, anche se si dimetteranno nelle prossime settimane.
LA PROTESTA DEL PD. Il Pd ha subito protestato chiedendo al Senato di tornare al testo precedente. Analoga la richiesta di Lega e Idv. E una retromarcia l'hanno fatta quei partiti (Lega, Pdl, Pd e Terzo Polo) che la scorsa settimana avevano inserito nel decreto in condono delle salate multe per le affissioni abusive delle forze politiche: hanno infatti detto sì a un emendamento del ministro Piero Giarda che cancella tale norma, che era stata scritta in modo tale da essere pure incostituzionale: il condono valeva anche per il futuro, fino al 29 febbraio, anche se il decreto sarebbe stato convertito prima di tale data. (Leggi tutto)
Milleproroghe, Camera vota fiducia. Nuove deroghe a riforma pensioni
Il decreto riconosce ora un regime di favore per l'accesso alla pensione nei confronti di due categorie di lavoratori: gli "esodati" e i precoci. I primi sono i lavoratori che, accettando incentivi economici dall'azienda, si sono licenziati con la prospettiva di maturare il diritto alla pensione in tempi brevi in base ai requisiti anagrafici e contributivi precedenti alla riforma voluta dal ministro del Welfare, Elsa Fornero. I secondi sono coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto, anche prima di 18 anni.Per quel che riguarda gli esodati, il decreto riconosce l'accesso alla pensione in base al vecchio regime a condizione che la data di licenziamento sia precedente al 31 dicembre 2011 e risulti "da elementi certi ed oggettivi". Il lavoratore deve anche aver maturato i requisiti che, "in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato il conseguimento del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a 24 mesi" dall'entrata in vigore del nuovo regime pensionistico.
Il lavoratore deve anche aver maturato i requisiti che, "in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato il conseguimento del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a 24 mesi" dall'entrata in vigore del nuovo regime pensionistico.
RispondiEliminaMa che significa???