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domenica 29 gennaio 2012

Sintesi dell'incontro di Milano

Sesto S. Giovanni - MI - Ven. 27-01-2012

La riunione, alla quale hanno partecipato olre 100 persone, è giunta alla fine del percorso parlamentare alla Camera dei Deputati del “Decreto Milleproroghe”: le soluzioni approvate sono purtroppo peggiorative rispetto a quelle che la Camera stessa aveva votato fino a venerdì 20 gennaio.

Erano presenti 4 sigle sindacali nelle persone di: Nino Alessi UIL e Franco Boffa UIL Pensionati, Pietroni SLC-CGIL, Moretti CONFSAL, Mara Polato delegata da SLP-CISL Lombardia. Hanno espresso la propria solidarietà agli esodati ed hanno promesso di riferire subito ai vertici delle rispettive organizzazioni sindacali le nostre richieste volte, a migliorare gli emendamenti al Senato, e di condividerle.

Qualche frizione tra CGIL e UIL, CONFSAL, CISL visto che ci sono problemi tra di loro nei rapporti con Poste (ma noi abbiamo chiesto unità per salvare tutti gli esodati).

I rappresentanti dei 4 sindacati hanno promesso di fare azioni e di condividere il testo della Lettera aperta che Vito Maffeo (Coordinatore Esodati Lombardia) ha letto all'inizio con preghiera di diffonderla tra i lavoratori.

Un appello all'unità dei sindacati per compattarsi nel chiedere alla Azienda Poste, ai Ministeri, agli onorevoli, ai senatori, ai vertici Sindacali, ed anche alle altre Aziende di risolvere la situazione di tutti gli esodati.

L’incontro è durato oltre 3 ore (20 interventi). Un malore a Gaetano, pensionato che era lì per sua moglie esodata, ha fatto sospendere i lavori fino all'arrivo del 118. Auguri Gaetano da tutti.

A nome del Comitato Esodati e Lavoratori Precoci d'Italia Luca Ardizio ha spiegato il percorso fin qui fatto: il contatto attraverso la Rete, le pressioni sui Deputati, il presidio del 20-01-2012 a Roma con atre associazioni (una delegazione è stata ricevuta dalla Segreteria Generale del Ministero ed è stata consegnata una lettera per la Fornero).

Resta molto da fare a partire dal Senato dove il testo deve essere modificato secondo le promesse, partendo dalla formulazione-beffa che ha escluso chi ha lavorato il 31-12-2011.

Per questo bisognerà continuare a fare pressione con e-mail sui Senatori, ma a questo punto si deve sentire forte la voce e la presenza dei vertici nazionali del sindacato sul Governo, sul parlamento e sulle aziende (che devono fornire urgentemente tutti i dati sui propri esodati al Ministero).

Il Governo deve onorare l’impegno preso da Monti e Fornero: «Non lasceremo alcuno senza stipendio e senza pensione».

5 commenti:

  1. una domanda: c'e' qualcuno come me,che esodato con vecchie regole, mi spiego uscita da poste 31/12/2010 maturazione diritto dovendo pagare 3 mesi 3 di versamenti volontari marzo 2011 per 40 anni di lavoro, pensione aprile 2012. ma ex ipost per la loro burocrazia per passaggio inps credo,non mi ha ancora mandato i versamenti volontari, domanda presentata a gennaio 2011. cosa succede , c'e' qulcuno come me. grazie per una risposta.

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  2. IL 31 dicembre cosa significa? io ho firmato all'ufficio prov.le del lavoro a luglio 2011, ho lavorato il giorno 31. 12.2011. (anche se in realta' quel giorno ero in ferie)Sono salva o no? GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CI STANNO AIUTANDO. FATECI SAPERE!!!!

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  3. No!!!!!
    Se non cambiano al Senato, sei fregata (come me)!!!!

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  4. In un paese civile la legge e' uguale per tutti.
    Tutti coloro che hanno risolto il contratto di lavoro con "Poste Italiane prima del decreto salva Italia devono andare con le vecchie regole poichè gli accordi erano già stabiliti, onde evitare una valanga di ricorsi nei confronti dell'azienda che non rispetta gli impegni.

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  5. Buonasera a tutti, dopo l’errore macroscopico fatto da questo governo nella manovra “Salva Italia sacrificando gli Italiani”, ora il governo corre al riparo con il mille proroghe. Partiamo comunque dal presupposto che tutti i governi fanno di tutto per arraffare soldi con tasse e sovra tasse riconoscendo a fatica i diritti dei cittadini, ma riempiendo di privilegi la propria vita. Che governo è quello che vai a letto la sera e ti alzi la mattina con la vita stravolta da nuove regole; è il nostro governo Italiano quello dell’equità. Ai pensionati e ai lavoratori hanno tolto il 5% del loro stipendio di 1000 euro, uguale 50 euro.. Togliessero il 5% a chi prende 10.000 euro??? uguale 500 euro, si sarebbe salvata l’Italia senza sacrificare gli Italiani: come dire l’intervento è riuscito, ma il paziente è deceduto. Nella nuova manovra sarebbe stato sufficiente evitare, nella riforma pensionistica, di conteggiare il 2012, visto ormai la vicina scadenza, la manovra è stata varata il 06.12.2011, mi chiedo chi in quella data era ancora presente sul lavoro che avrebbe dovuto andare in pensione nel 2012, forse il 10% dei lavoratori che poi potevano essere risparmiati, il resto era già tutta fuori, chi in cassa integrazione, in mobilitò, esodati in gruppo con accordi sindacali, chi con fondi di solidarietà, chi esodati perché incentivati all’esodo. Per il 2013 – 2014 - 2015 ecc. ci sarebbe poi voluto uno scaglionamento come fatto nelle troppe manovre precedenti rispettando finestre e precoci. Ci voleva il pianto del ministro in diretta a convincere gli Italiani del passo indispensabile e doveroso? Eccesso di zelo o di esibizionismo governativo? Fatto sta che ora siamo noi quelli delle povere pensioni, che poi è questo di cui si parla, pensioni da 1200 euro al mese, al limite della sopravvivenza, rasenti la povertà a dover faticare per far rispettare i nostri diritti di lavoratori, quelli che veramente dopo 40 di DOVERI, si possono definire i VERI SALVATORI D’ITALIA…..

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