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giovedì 19 gennaio 2012

Da Brescia

Brescia Oggi - giovedì 19 gennaio 2012
WELFARE. Convocato l´incontro. Il governo: mobilità e flessibilità
Lavoro, tavolo con i sindacati
Misure in vista per le pensioni

Il governo apre il tavolo su "riforma del lavoro in una prospettiva di crescita". Le parti sociali sono state convocate per lunedì a Palazzo Chigi. Mentre il premier Monti anticipa: il governo sta facendo "sforzi per ridurre la segmentazione del mercato del lavoro" e per "l´ingresso dei giovani". Con un pacchetto che mira "alla prospettiva di aumentare la competitività dell´economia"; si va verso un modello di "flex security", intervenendo sul sistema degli ammortizzatori sociali, per creare le condizioni per una "maggior mobilità", che "proteggerà il lavoratore ma non renderà il mercato del lavoro sclerotico". Dai sindacati arrivano segnali di fiducia, ma viene ribadito l´invito al governo a garantire un confronto vero. E ad allargare l´agenda del confronto sul modello della piattaforma unitaria definita martedì dai vertici di Cgil, cisl e Uil: cambiare politica economica puntando su crescita, occupazione, equità sociale e fiscale; e in questo quadro discutere di riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali, ma anche di redistribuzione della pressione fiscale, delle pensioni, del dossier liberalizzazioni. La Cgil pesa parola per parola l´ordine del giorno della convocazione arrivata da Palazzo Chigi ("riforma del mercato del lavoro in prospettiva di crescita"), e rileva che sarebbe "più giusto il contrario": "Prospettive di crescita per un´occupazione stabile e qualificata in un mercato del lavoro riformato"; l´auspicio è che il confronto che si apre "sia aperto e costruttivo e che tenga insieme crescita e equità".
IL NODO PENSIONI. Strettamente legato al lavoro è il capitolo pensioni. Ieri come previsto sono stati presentanti nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, gli emendamenti dei relatori al Decreto milleproroghe per la parte relativa alla previdenza. Di fatto arriva un salvagente per i lavoratori precoci e i cosiddetti "esodati", coloro che messi in mobilità o in prepensionamento con le nuove norme rischiano di rimanere per alcuni anni senza reddito nè pensione. Il capitolo pensioni non è però l´unico contenuto nel decreto. Tra le novità c´è la norma che prevede che le Regioni in deficit sanitario possano coprire il "buco" finanziario vendendo immobili, ma dovranno farlo entro quatto mesi. Slitta al 2013 la stretta alle spese per il personale educativo e scolastico degli enti locali. Arriva una nuova sanatoria per le affissioni di manifesti politici: le violazioni commesse fino al 29 febbraio 2012 potranno essere sanate versando mille euro per ogni anno e provincia. Il governo non ha ancora sciolto le riserve sulle coperture finanziarie del decreto, oggi le Commissioni voteranno il testo.


Giornale di Brescia – 19 gennaio 2012
Milleproroghe, spunta un salvagente sulle pensioni
ROMA Misure per mitigare il rigore della riforma previdenziale, a beneficio dei professori di scuola, dei lavoratori precoci e dei cosiddetti «esodati» sono contenute in alcuni emendamenti al decreto Milleproroghe, presentati ieri nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, che stanno esaminando il provvedimento.

Ma è spuntata tra le proposte anche un condono sulle affissioni abusive da parte dei partiti. Il Governo non ha ancora sciolto le riserve sulle coperture finanziarie e oggi le Commissioni voteranno il testo che approderà in aula lunedì prossimo. In mattinata i relatori hanno presentato dodici emendamenti dopo un breve incontro con il Governo. I più attesi erano quelli riguardanti le pensioni. Il primo prevede che i lavoratori precoci, quelli che hanno iniziato a lavorare a meno di 20 anni, potranno ritirarsi prima dei 62 anni senza le penalità previste dalla riforma. Il secondo dà un approdo anche agli «esodati», cioè quelli che avevano accettato di lasciare le aziende in crisi, con la prospettiva di andare in pensione nel giro di uno-due anni e che con la riforma non hanno né il lavoro né la pensione stessa; anche per essi varranno le regole precedenti. Analogo il discorso per il personale della scuola: coloro che avranno raggiunto i requisiti per la pensione con le vecchie regole entro agosto 2012 potranno lasciare il lavoro. Il Governo non ha detto «no», ma si cercano circa 100 milioni per coprire finanziariamente i costi.

4 commenti:

  1. Ti giro una domanda che ho letto su topic:
    "Nel milleproroghe, a proposito degli esodati, i 24 mesi si riferiscono al raggiungimento dei requisiti (ossia 60 per noi donne) o al conseguimento della prima rata di pensione?"
    Chissà se qualche sindacalista preparato risponde...

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  2. la risposta a breve, mi pare lunedì' 23, forse qualcuno dal cielo ha avuto misericordia di noi esodati.
    esodato poste 52

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  3. e quelli superiori a due anni?

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  4. scusate qualcuno sa se i 24 mesi si riferiscono al raggiungimento dei 40 di contributi o 41 quelli compresi della vecchia finestra in dipendentemente dall'eta anagrafica ?Franco54

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