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sabato 7 gennaio 2012

Voglio almeno capire

Al Ministro del lavoro, Professoressa Elsa Fornero,
sono un ex postino, incentivato all’esodo.
Ho cominciato a lavorare a 14 anni perché, essendo il primo di 4 fratelli mio padre, prima degli esami di terza media (fui licenziato col giudizio “ottimo”), mi disse: «Devi andare a lavorare perché non abbiamo i soldi per farti studiare. Così, forse almeno i tuoi fratelli potrebbero continuare gli studi». Lavorava 9 ore al giorno nell’essiccatoio della fornace di mattoni dove respirava il fumo della nafta pesante bruciata per l’essiccazione. Tornato a casa tornava a respirare lavorando i 3 “piò” di terra annessi alla cascina colonica dove abitavamo in affitto.
Fui felice ed orgoglioso di essere considerato un aiuto e non un peso per  la mia famiglia.
In vita mia (me l’ha insegnato mio padre) non ho mai lavorato in nero.

A 54 anni aderisco alla proposta di Poste per l’esodo incentivato e col 31-12-2011 cessa il lavoro con Poste.  Avrei maturato il mio requisito pensionistico (40 anni di contributi versando 4 mesi di contributi volontari) alla fine di aprile del 2012.
La riforma del Suo governo oggi mi fa rimanere  senza lavoro, senza pensione e dovrei versare una contribuzione aggiuntiva per 2 anni e 5 mesi. Per avere poi una pensione ridotta, per sempre, del 10%.
Non so come farò.
Mi angoscia molto, ma credo che dovrò dire a mio figlio che, nonostante in IV superiore abbia la una media vicina al 9, non potrà continuare gli studi perché i soldi per l’università non li abbiamo e che quindi dovrà attivarsi già da ora per trovarsi un qualsiasi lavoro. Certamente sarà dura rinnegare anche l’insegnamento di mio padre “niente lavori nero”.
Le aziende non cercano persone della mia età. Ma anche se riuscissi a trovarlo, la mia nuova contribuzione sarà solo INPS e quindi, se non sbaglio, dovrei anche ricongiungere onerosamente quei 39 anni e 4 mesi dal fondo IPOST, nel quale avevo già ricongiunto tutti i miei contributi.
Questo per ottenere comunque la stessa pensione con la stessa riduzione.
Non so, sono veramente confuso ed incredulo. Non riesco ad accettarlo.
Non mi rincuora neppure il fatto che ce ne siano tanti altri in situazioni simili e addirittura.
Ne conosco alcune
La ringrazio se mi risponderà nel merito.
Voglio almeno capire.

7 commenti:

  1. manovra monti - fornero. e'un incubo per tutti gli italiani. ho 58 anni , ma non ho mai visto una manovra simile sulle spalle dei lavoratori, e sopratutto i pensionati o pensionandmai vista. era molto meglio 50 anni fa. altro che governo tecnico,governo di lad............... mi avete capito. poi non stupiamoci se cuccedono disgrazie. dicono che i soldi non fanno la felicita'..... firuriamoci la miseria!!!!!! e ci stiamo arrivando. grazie a monti-fornero

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  2. Ex postino senza nome, hai inviato la stessa direttamente alla Monti-Fornero e co.? Tutto questo e' frutto di una vita egoista in cui pur avendone i poteri non si vuole 'estendere' una mano: basta trovare la soluzione.Ora l'italia(minuscolo) e'veramente rovinata insieme a noi.Verra' il momento che andremo al voto........ raffaele c.

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  3. Questo è una delle e-mail che vengono spedite all'indirizzo per i contatti nella quale si paertecipava il contenuto del proprio scritto spedito agli indirizzi indicati nel post TANTI AUGURI.
    Probabilmente non tutti sanno come fare e anziché continuare la discussione postando direttamente il commento ad un argomento, qualcuno pensa si debba scrivere una e-mail. Dopo aver chiesto il permesso, ci è sembrato giusto pubblicarla per riprendere il racconto delle nostre storie, di come si sia troncato un percorso pianificato a ragion veduta.
    Non siamo degli avventati.

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  4. postali esodati 2011:non ho capito l'articolo delle 15.26 del 07 01 2012. grazie. raffaele c.

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  5. Sono stato incentivato a lasciare il lavoro da parte di Poste Italiane, ma ora resto senza reddito. Il superscalone mi costringe ad altri 5-6 anni di attività, senza un’entrata come potrei pagarmi tutti i contributi pervidenziali. Spero in un vostro aiuto grazie.

    Paolo.

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  6. Ho appena riposto le statue del presepio che avevo preso il 4 dicembre 2011 e mi sono accorto di aver saltato il Natale

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  7. Dopo quasi 37 anni di lavoro, vivere il Natale con angoscia e tristezza e' una cosa oscena.Quello che fa veramente indignare e' la totale mancanza di solidarieta' politica e morale verso chi si trova nella nostra condizione.

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