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venerdì 13 gennaio 2012

L'iniziativa di Latina

LAVORATORI “ESODATI” DA POSTE ITALIANE: LA CGIL SLC CHIEDE L’INTERVENTO DEL PREFETTO

Richiesta d’intervento al Prefetto di Latina Antonio D’Acunto da parte del segretario generale Cgil – SLC (Sindacato Lavoratori Comunicazione) Bruno Carlo a favore delle lavoratrici e dei lavoratori “esodati” di Poste Italiane S.p.A.
“La politica attuata in questi anni da Poste Italiane con l’obiettivo di ridurre il costo del lavoro e, di conseguenza, gli organici, in particolare nel settore della sportelleria e del recapito, si è concretizzata con proposte individuali di incentivi all’esodo che hanno prodotto migliaia di accordi, sottoscritti da altrettante lavoratrici e lavoratori, che prevedevano, tra l’altro, a carico di questi ultimi, il versamento volontario dei contributi per il periodo utile al raggiungimento della pensione.
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3 commenti:

  1. a questo pseudo-governo (NON eletto dal popolo) ma in quante lingue bisogna spiegargliele le cose prima che gli entrino in testa? Sono illegittimi loro e la loro manovra. Il danno (economico e psicologico) che hanno provocato lo vede anche uno scemo, a questo punto mi viene da pensare che il tutto sia fatto volutamente (tanto fra qualche mese quei poveri allocchi subiranno e non ci penseranno più, avrà' pensato il sig.Monti).
    esodato postale

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  2. Monti, Passera, perchè non costrigete le Aziende a riprendere le persone che hanno sottoscritto gli accordi? Così da poter lavorare secondo l'attuale legge fino a 67 anni?

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    1. condivido questa posizione; perchè i politici possono lavorare fino a 75 anni e noi a 59 ci mandano a casa? Io che sono stato esodato da Poste a 58 anni e 9 mesi, voglio lavorare come tanti politici o magistrati o insegnanti fino a 67 anni visto che l'inps non ha più soldi, il governo deve costringere Poste a riassumere gli esodati dal momento che la fascia di esodabilità si è spostata di 5 anni e l'accordo sottoscritto è diventata carta straccia

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